~Capitolo 26~

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Ciao!
Ecco il seguito...
Grazie mille come sempre a chi legge e commenta :)! 
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo...fatemi sapere :)!
S.E.❤️

PS.
I capitoli da pubblicare sono sempre di menoooooo



Al castello la situazione non volgeva per il meglio.
Gli Inferi non erano avversari facili, sensibili solo al fuoco e alla luce molto intensi, facevano di tutto per portare a termine il volere di Elettra.
Il Golem anche dava filo da torcere, sembrava infatti immune ad ogni incantesimo di attacco, nell’attesa di trovare una soluzione definitiva erano riusciti ad ingabbiarlo…temporaneamente almeno.
Harry e Ron, i capi della resistenza, erano quasi a corto di espedienti e confidavano nel rientro dei 4 scomparsi ormai da quasi un’ora.
All’improvviso Elettra arrivò sul campo di battaglia seguita a breve distanza da Hermione, Remus e Minerva, di Piton non c’era traccia.
I nemici avevano temporaneamente smesso di attaccare, quasi dovessero riorganizzarsi ora che il loro capo era giunto, così anche i nostri ne approfittarono per riprendere le forze.
“Harry, come procede lo scontro?” chiese Remus,
“Difficile, ma nessuna perdita per fortuna..purtroppo gli Inferi sono quasi impossibili da uccidere, per esperienza personale so che serve il fuoco, ma si rischia di fare troppi danni. I maghi non sono un problema; il Golem invece….” La frase rimase in sospeso “Piton?” chiese infine.
Si vedeva chiaramente nei volti di tutti i presenti l’apprensione per la sorte dell’uomo; nell’ultimo anno infatti Severus era riuscito a farsi ben volere da molte vecchie conoscenze, senza contare che un mago con la sua preparazione e potenza avrebbe fatto molto comodo in quel momento.
La risposta però tardava ad arrivare; alla fine Minerva scosse il capo in un gesto di diniego misto a rassegnazione.
“Sono arrivata tardi..” disse Hermione a mo’ di spiegazione, lo sguardo vitreo, senza emozioni, come quello di una statua di pietra.
“Ma com…” stava per intervenire Ron ma ad un gesto di Harry si bloccò; il Prescelto aveva capito che non era il momento per chiedere spiegazioni, Hermione aveva lo stesso atteggiamento suo dopo lo scontro all’Ufficio Misteri al V° anno, la ragazza adesso pensava solo a vendicare Piton, dopo sarebbe passata ad incolpare sé stessa.
Minerva prese la parola.
“Allora, dobbiamo riorganizzare la difesa del castello, Elettra è decisa a non lasciare superstiti.
Per gli Inferi bisogna usare il fuoco, come giustamente ha detto Potter, cercate di radunarli in gruppi e mentre uno di voi li arrostisce l’altro getterà su di loro un incarceramus; questo non li ucciderà ma almeno li fermerà per un po’.
Per i maghi sapete cosa fare.
Per il Golem….Potter va da Albus, confido lui sappia cosa fare, sebbene sia solo un quadro adesso…tutto chiaro?”
“Io mi occuperò di Elettra”
Tutti guardarono Hermione preoccupati, la voce con cui aveva parlato non sembrava neanche la sua tanto era fredda, piena di odio e disprezzo.
“Hermione, sei indebolita dal rituale, non puoi combatterla, ti ucciderà…”
“Remus, non cercare di fermarmi, non ce la faresti. Lei è mia.”
Così dicendo si staccò dal gruppo e andò verso l’uscita della Sala Grande..incontro ad Elettra.
 
“Remus, non può andare da sola! Elettra è potente e senza scrupoli, non ce la può fare Hermione ora!” Minerva era molto preoccupata, aveva perso Piton, non voleva perdere un altro dei suoi ‘ragazzi’.
“Lo so, Minerva, lo so..ma come potevo fermarla??”
“La seguiremo, adesso parti te e io vado da Silente, appena riesco ti raggiungo; mi raccomando di non farti vedere, se la conosco un pò questo la farebbe infuriare a dir poco!”
“Buona idea Potter. E’ deciso” poi la Vicepreside parlò di nuovo, con tono più dolce “state attenti”
“Tranquilla Minerva, state attenti anche voi..” rispose Remus con un sorriso.
In quel momento si sentì uno scoppio all’esterno del castello, la tregua era finita.
 
La battaglia era ripresa più violenta di prima.
Le presenze di Elettra, da una parte, e Minerva, dall’altra, sembravano aver rinvigorito le rispettive fazioni.
La tattica della Vicepreside contro gli Inferi funzionava così per un po’ erano bloccati; i mercenari, forse aizzati dalla prospettiva di una ricompensa maggiore, erano più agguerriti di prima e davano filo da torcere ai difensori di Hogwarts.
 
Harry aveva corso a perdifiato ed in breve era arrivato da Silente, in quel momento lo stava ragguagliando sugli ultimi eventi.
“Oh Severus, ragazzo mio…” la notizia della morte di Piton lo rattristò visibilmente, “…il tuo piano non ha funzionato, cosa è andato storto??” Si domandò tra sé e sé. Il vecchio Preside infatti era l’unico a conoscenza del fatto che Piton stesse cercando una pozione contro la maledizione che lo aveva colpito…e per esperienza sapeva che difficilmente il Pozionista falliva.
Harry invece non capì quella domanda ma lasciò correre, non aveva tempo per gli indovinelli “Preside, mi scusi ma abbiamo bisogno del suo aiuto. Elettra ha un Golem al suo servizio…”
Potter lasciò la frase in sospeso e rimase in attesa della risposta del Preside.
“Un Golem dici?” sembrava quasi allarmato.
Annuì.
“Brutta faccenda; sai Harry, per sconfiggere il Golem bisogna sconfiggere il mago che lo governa. Esistono dei complessi incantesimi oscuri in ebraico ed aramaico ma purtroppo a memoria non li ricordo adesso. In ogni caso sarebbero solo provvisori, l’unico metodo definitivo è sconfiggere colui, o colei, che muove i fili” concluse il vecchio mago.
“Va bene Preside, grazie. Adesso devo andare” Harry fece per uscire ma Silente lo bloccò.
“Harry! Hermione?”
“Si è lanciata contro Elettra, Remus la sta sorvegliando e io devo raggiungerla.”
“Va bene, vai, ma state attenti. Elettra è accecata da qualcosa che non sappiamo e adesso anche Hermione dalla vendetta, non hanno niente da perdere, sono pericolose per loro e per gli altri.”
“Capito Preside, staremo attenti. A dopo. Tornerò a battaglia conclusa.” Ed uscì.
“Lo spero Harry…e spero anche non tornerai solo…”
 
Harry riferì alla McGranitt quanto gli aveva detto Silente e poi corse a raggiungere Remus.
Per fortuna non fu difficile trovarli, Hermione ed Elettra erano impegnate in un violento scontro testa a testa senza esclusione di colpi; la Grifondoro era veramente infuriata, lanciava incantesimi a raffica senza pronunciare neanche una formula, era sempre stata la migliore negli incantesimi non verbali e adesso lo stava dimostrando, purtroppo però mentre Elettra sembrava ancora relativamente fresca, la ragazza era visibilmente affaticata.
Il Golem alle spalle di Elettra era come una muta guardia del corpo in attesa di istruzioni.
Ad un tratto la strega pronunciò una formula sconosciuta e il mostro si mise in movimento, avanzando verso Hermione.
Remus ed Harry non persero neanche un secondo ad intervenire e si pararono al fianco della loro amica, per tenere a bada il Golem mentre lei continuava lo scontro.
Andarono avanti per un bel pezzo senza che nessuna delle due fazioni avesse la meglio sull’altra finché Elettra riuscì a schiantarla.
L’incantesimo lanciatole era molto potente e fece volare Hermione a diversi metri di distanza, ma in poco tempo sarebbe stata pronta a rialzarsi se non fosse che Elettra, intenzionata a non sprecare il vantaggio acquistato, la raggiunse subito e iniziò a cruciarla.
Hermione urlava a squarciagola, aveva già provato quella maledetta sensazione per mano di Bellatrix ma questa volta era persino peggiore: sembrava che le stessero martellando la testa e contemporaneamente le staccassero gli organi interni a morsi. Non sarebbe resistita molto prima di perdere i sensi.
Remus ed Harry cercarono subito di correre in suo aiuto ma purtroppo il Golem sbarrò loro la via.
La ragazza cercò di resistere, ma quando il dolore fu troppo forte crollò a terra, ai piedi della strega, che però non dava alcun segno di volersi fermare.

Una nuova vita per Severus Piton - SNAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora