*10 capitolo* "SCUOLA NUOVA?"

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Andrà tutto bene se non mi faccio convincere. Elisabeth devi solo ricordarti l'ultima cosa che è successa, quanto hai sofferto per un ragazzo che non ti merita, che non merita nemmeno la tua attenzione. RICORDATELO PER FAVORE. (penso tra me e me)

Scendo sperando solo di non pentirmi di tutte le cose che ho pensato prima di scendere.

SPEAK:
Io: Eccomi, cosa c'è?
Jackson: Mi aspettavo più un "ciao Jackson come stai?"
Io: Dimmi che ci fai qui se non vuoi che me ne vada.
Jackson: Che palle che sei.
Io: Hai 10 minuti.
Jackson: Ok ok.
Jackson: Perché mi hai bloccato? Cosa ti ho fatto?
Io: Sei serio?
Jackson: Non sarei qui se non fossi serio.
Io: Non sono un giocattolo lo sai vero? Non mi puoi trattare  come una marionetta che usi quando ti serve o che usi come vuoi per poi lasciarmi in qualche angolo della stanza.
Jackson: Non ho mai detto che sei un giocattolo o meglio non ti ho mai trattata come un giocattolo o come una marionetta.
Io: Questo lo credi tu il problema è che i fatti dicono tutto l'incontrario.
Jackson: Cosa intendi?
Io: Non ricordi la sera a casa tua? Quando tuo padre era ubriaco? Quando mi hai cacciata da casa tua per cosa?
Jackson: Lo sai che non avrei voluto cacciarti ma ..
Io: Ma cosa?
Jackson: Non capiresti.
Io: Hai ragione non capisco nemmeno come tu mi abbia fatto a convincere.

Mi giro per andarmene.

SPEAK:
Jackson: Dopo la morte di mia madre mio padre ha sofferto tanto, più di quanto tu possa immaginare, anche più di quanto possa soffrire un bambino senza l'abbraccio della proprio madre. Tu non capisci cosa significhi stare male per una persona perché non hai mai perso qualcuno a cui volevi veramente bene ma io si.
Io: Mi dispiace hai ragione non so quando tu e tuo padre abbiate sofferto ma questo non ti da il diritto di trattarmi come un giocattolo. A proposito i 10 minuti sono finiti. Ciao. *dico girata dall'altra parte per paura di guardarlo nei occhi per poi cedere*

21:58
Non posso ancora credere a quello che ho fatto a come l'ho trattato dopo essersi aperto  con me ma deve capire che non sono un giocattolo e poi ho sofferto già abbastanza.

Lydia entra in camera.

SPEAK:
Lydia: Tutto bene?
Io: Si.
Lydia: Meno male perché dobbiamo parlare.
Io: Di cosa?
Lydia: Em.. ho intenzione di cambiare scuola.
Io: Cosa? Sei sicura?
Lydia: Si, oggi ne ho parlato anche con Joseph e indovina un po' anche lui va nella stessa scuola in cui voglio andare.
Io: Ma solo tu?
Lydia: L'abbiamo deciso io e Kelly.
Lydia: Ne ho parlato anche con Lucy e secondo lei sarebbe anche un'opportunità per ampliare le mie conoscenze.
Io: Scusa io sono l'ultima a saperlo?
Lydia: Em..si.
Io: Non ho veramente parole. Minchia che merda.
Lydia: Mi perdoni? *dice abbracciandomi*
Io: Non so.. sono delusa.
Lydia: Daiii! Volevo esserne sicura prima di parlartene.
Io: Ok ok. Ti perdono, sta volta! *dico ridendo*

*squilla il telefono*

SPEAK:
Io: Non è il mio.
Lydia: Già è il mio.

SPEAKS LYDIA:
Io: Pronto?
Kelly: Ehii scema!
Io: Ehii, come va?

SPEAKS ELISABETH:
22:57
Ormai stanno parlando al telefono da un bel po' e non ne posso più. Sono stanca che palle la vita!

Entro su whatsapp e mi capita la chat con Jackson.
Appena penso a Jackson mi vergogno, la mia mente è devastata dalle sue parole su come lui e suo padre hanno sofferto, non lo avrei mai immaginato.
A questo punto decido di sbloccare Jackson.

VENERDÌ 2/11/2018
6:30
*suona la sveglia*
DRINN-DRINN

Per fortuna che anche questa settimana sta finendo, non ne potevo proprio più.

TUTTO PUO' CAMBIARE.. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora