ventuno .

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IL TRENO ERA AFFOLLATO.

i ragazzi erano tutti schiacciati in una carrozza ferroviaria e, dato che erano stati costretti a stare in piedi, erano molto scomodi. specialmente dato che jimin era schiacciato contro il suo fianco, e stava abbracciando la sua vita dato che jungkook lo aveva abbandonato per parlare con taehyung.

yoongi aveva sospetti sui due, eppure tenne la bocca chiusa. era l'ultima delle sue preoccupazioni al momento. le labbra di jimin erano pericolosamente vicine alla sua guancia; yoongi dovette resistere all'impulso di girare la testa e baciarlo lì e ora. inoltre, il coniglietto lo avrebbe probabilmente picchiato, e yoongi non voleva vedere dove sarebbe finito dato che era davvero muscoloso.

il treno si mosse un po' e jimin strinse la presa su yoongi. il più piccolo accoccolò la testa nel collo del biondo, facendo irrigidire yoongi che strinse la presa sul palo.

"hyung, sei così caldo." jimin mormorò. sulle guance di yoongi si poté notare una sfumatura rosa, ma il bruno non ci pensò.

"sto pensando di tingermi i capelli di un altro colore - cosa ne pensi?" chiese il più grande. "io penso che tornerò ai capelli neri. mi mancano. mi mancano i tuoi capelli color menta, hyung."

il ragazzo dai capelli biondi ridacchiò piano. "jiminnie, scommetto che starai bene, meglio di me, comunque."

jimin usò uno dei suoi piccoli pugni per colpire il biondo. "non dire così, hyung!"

le labbra di yoongi si curvarono in un piccolo sorriso mentre girava la testa per guardare il più giovane. "sei così morbido e carino."

"eh?" jimin arricciò il naso al suo hyung. "morbido?"

yoongi si sbatté una mano sulla fronte mentalmente, rendendosi conto di aver involontariamente lasciato uscire il suo fanboy interiore e gemette. "scusa, jimin, non dovevi ascoltarlo."

jimin sbatté le palpebre, prima di sorridere. "va tutto bene, hyung, anche tu sei carino."

poi si chinò e gli piantò un piccolo bacio sulle dita prima di metterle sulla guancia rossa di yoongi per qualche secondo.

"co-cos'era?"

"un bacio."

"...eh?" chiese yoongi, avvampando.

jimin ridacchiò e abbracciò forte il biondo.

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"ho sentito da uno degli hyung in giro per lo studio che c'è un nuovo ristorante giapponese qui intorno, quindi ho pensato di dargli un'occhiata." yoongi infilò le mani nelle tasche dei jeans, prima di guardarsi intorno. seokjin annuì in approvazione, la sua mano intrecciata con quella di namjoon.

"sì. ricordo che joonie aveva menzionato questo ristorante e volevo andarci." si sbatté piano il dito sul mento con la mano libera. "spero che non sia tanto costoso."

yoongi scosse la testa. "ho controllato, non è male."

seokjin si morse il labbro e guardò il suo ragazzo. "non so cosa intendi con 'non è male', ma va bene."

yoongi si limitò a scrollare le spalle e continuare a camminare. voltò lo sguardo per vedere jimin, jungkook e taehyung che ridevano insieme. sorridendo alla vista, guardò il suo telefono e seguì le istruzioni elencate sullo schermo.

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"non mi hai detto che era un buffet!" seokjin rimase a bocca aperta. yoongi ridacchiò.

"è un mangia-tutto-ciò-che-puoi, mettetevi al limite, ma ognuno paga per sé." disse agli altri che (finalmente) erano riusciti a raggiungerlo.

"merda, ho dimenticato quanto gli piaccia camminare velocemente." taehyung cercò di perdere fiato. gli altri respiravano affannosamente. yoongi si limitò a schioccarsi la testa e rivolgersi al cameriere.

"tavolo per sette, per favore." yoongi tirò fuori il portafoglio. "paghiamo separatamente, però."

il cameriere annuì. "potete ordinare le bevande adesso?" sarebbe utile. "

gli altri si affollarono intorno al menu. yoongi sospirò.

non lo avrebbe fatto mai più.

-

i sette ragazzi andarono in giro per la zona, dando calci alle foglie morte che svolazzavano a terra. yoongi controllò il suo telefono e quasi ebbe un infarto quando vide la data.

11 ottobre.

"hyung, che stai facendo?" jimin mise le mani sulla spalla del biondo. yoongi sobbalzò leggermente, infilando il telefono in tasca.

"ah, stavo solamente controllando il tempo. non volevo stare fuori fino a troppo tardi, sta iniziando a fare scuro adesso che è ottobre." disse al più piccolo, il vento intorno a loro. alzò il suo scaldacollo fino a coprirsi la bocca, e rallentò per stare a ritmo con il bruno così da poter parlare. jimin pensò che il più grande sembrasse carino.

aspetta, cosa?

"hyung, ho freddo." jimin mormorò. yoongi lo guardò, prima di togliersi il cappotto e metterlo a jimin. jimin scrollò le spalle e lo strinse forte, non volendo lasciarlo cadere.

"no, hyung, avrai freddo." jimin spinse dolcemente il cappotto nelle mani di yoongi. il biondo scosse la testa.

"jimin, ho uno scaldacollo e altre due maglie sotto, starò bene." rimise il cappotto al più giovane. jimin sbuffò prima aggiustarlo lentamente, guardando il più grande ogni secondo.

il cappotto era un po' grande (in realtà, era tanto grande dato che yoongi amava i vestiti oversize) e inglobava jimin. la punta delle sue piccole dita usciva a malapena e il cappotto arrivava fino alle sue ginocchia, quando ebbe finito di abbottonarlo, il cappotto coprì metà della faccia di jimin mostrando solo il ponte del naso.

era adorabile.

"grazie, hyung!" la voce più giovane uscì attutita. "sei così gentile!"

la testa di jungkook scattò in alto e vide yoongi che sorrideva affettuosamente a jimin e gli scompigliava i capelli. si morse il labbro; però, non disse nulla.

jimin inalò il fresco profumo del cappotto di yoongi e respirò l'odore della colonia del più grande. avvolse le sue braccia attorno a se stesso, affondando il naso nel materiale caldo. "il tuo cappotto ha un buon profumo." disse timidamente, con le guance rosse. yoongi rise.

"grazie."

i due camminarono in un confortevole silenzio, prima che jimin facesse qualcosa di inaspettato.

afferrò la mano di yoongi e la strinse.

yoongi fu preso alla sprovvista. "j-jimin?"

il più piccolo ridacchiò al biondo e continuò a camminare, stringendo la mano di yoongi.

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impulse + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora