ventiquattro.

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"TAE, VADO a lavoro." informò yoongi. "non so quando tornerò, ma cerca di non mangiare tutto."

girò la testa, prendendo le chiavi. "chiamami se hai bisogno di qualcosa."

con questo, si mise delle vecchie converse nere e uscì dalla porta, attento a non inciampare.

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yoongi sospirò, girando con la sua sedia. il comportamento di taehyung lo aveva fatto pensare per ore, e voleva sapere cosa c'era tra lui e jungkook.

namjoon e hoseok non erano venuti, lasciando tutto lo studio per lui. anche se la pace e la tranquillità gli piacevano, gli mancava la loro presenza. era quasi troppo tranquillo, e ciò faceva sprofondare yoongi nei propri pensieri. spesso, si addormentava anche mentre pensava.

si lasciò sfuggire un sospiro, aprì il file del suo mixtape ed esaminò le canzoni, poi cliccò su una sulla quale voleva lavorarci sopra, nel tentativo di eliminare il silenzio che gli colpiva le orecchie.

cypher pt 3, era chiamata.

mentre la canzone andava avanti, lui controllò il telefono per vedere se c'erano delle notifiche. non l'aveva controllato per tutto il giorno, quindi come risultato, la sua batteria era ancora a circa 96%.

cliccò il pulsante home per aprire il telefono, e guardò lo schermo.

non c'era niente.

yoongi sentì il sapore amaro della delusione sulla sua lingua. la forte musica non aiutava per niente ma non si sporse per metterla in pausa.

guardando il suo lockscreen, notò la data. 12 ottobre. l'indomani sarebbe stato il compleanno di jimin. si ricordò di fermarsi a un negozio più tardi così da prendergli qualcosa, non voleva che il più piccolo si sentisse come dimenticato. mise via il telefono e fece tornare la sua attenzione sulla musica.

la porta fece click, e yoongi alzò lo sguardo, vedendo un certo ragazzo dai capelli rosa.

"ciao, namjoon." yoongi si concentrò nuovamente sulla musica. il più piccolo, comunque, era sorpreso.

"hyung? cosa ci fai ancora qui?"

"cosa pensi che stia facendo?" yoongi rispose in modo secco.

"accidenti, non c'è bisogno di essere così dannatamente irritato." namjoon roteò gli occhi. "ma mi stavo chiedendo cosa ci facessi ancora qui dato che si sta facendo abbastanza tardi."

yoongi alzò le spalle, mettendo in pausa la musica e girandosi per essere faccia a faccia col più piccolo, che era seduto casualmente su una delle scrivanie, giocando con la sua memory stick. "non lo so. taehyung mi ha ignorato tutto il giorno... non sono sicuro del perché."

"gli hai detto qualcosa che potrebbe averlo fatto... arrabbiare?" namjoon scelse con cautela le proprie parole.

"gli ho chiesto cosa c'era tra lui e jungkook. poi si è incazzato e se n'è andato."

"quando è successo?"

"la scorsa notte." yoongi si poggiò stancamente la testa fra le mani. "appena dopo che siamo arrivati nel mio appartamento."

namjoon pensò per un secondo, tamburellando le dita sul mento. "forse non vuole parlarne."

"no merda." yoongi fece un mezzo sorriso, che sparì così com'era venuto. "ci ho pensato per tutto il giorno." confessò.

"forse dovresti mandargli un messaggio. chiedergli come sta, fargli sapere che non l'hai dimenticato."

"farglielo sapere. [let him know]" yoongi annuì, aprendo il telefono. "let him know... ce l'ho!"

impulse + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora