capitolo 7

214 19 1
                                    


Eren pov's

Spalancai la porta di casa e sbuffai, ero distrutto, quei ragazzini non sapevano proprio starsene tranquilli, non mi era mai troppo piaciuto starmene dietro i banchi ma non mi sarei mai abituato neanche tanto al fatto di essere dall'altra parte.

Dopo averla chiusa poggiai cappotto e valigetta all'ingresso e mi incamminai verso la cucina, avevo una fame da lupi, mentre camminavo sentì un imprecazione dal salotto che mi fece capire che Levi si trovava lì,

quando entrai lo trovai a sfogliare un libro, cosa quasi del tutto normale se non fosse stato per il fatto che lo teneva al contrario.
-Stai leggendo? Perché se così fosse dovresti girarlo sai -.

Lo vidi chiudere immediatamente il libro è poggiarlo sul tavolino, era i viaggi di Gulliver, uno dei miei preferiti.
-No! Non stavo leggendo - .
Si alzò e fece per andare al piano si sopra,
-Sono appena tornato che ne dici di mangiare con me? -
-Ho già mangiato. il tuo piatto è pronto sul tavolo-.

-Ah grazie... ti và un tè?-
Ci pensò e poi fece cenno di si ed andammo in cucina, lo stomaco inizio a brontolare, costatai che Levi sapeva cucinare visto che nel piatto albergava un ottimo Brotsuppe.
Ci sedemmo e nella casa iniziò a calare un rilassante silenzio dove si sentivano unicamente il ticchettio del cucchiaio sul piatto e il sorseggiare di Levi, avevo tantissime domande.

Chi era Levi?
E come si era ridotto in quello stato?

Erano quelle che mi tormentavano, ma non sapevo come chiedergliele, quindi feci la cosa più naturale, chiesi e basta.
-Levi.. Perché non mi racconti qualcosa su di te? Insomma non so niente-
-Perché non c'è niente da sapere. Semplice. Ora lasciami in pace -.

Non feci più domande e finì di mangiare,poi mi venne in mente una cosa, presi un foglietto e glielo passai assieme ad una penna e del inchiostro, il suo sguardo si cruccio e sbuffo.
-Perche' mi hai dato un foglio, una penna e del inchiostro? -
-Ho bisogno che tu scriva alcune cose -

Levi pov's

-Ho bisogno che tu scriva alcune cose -
Lo guardai come per ucciderlo, e strinzi i denti, seppi dal suo sguardo che lo faceva apposta voleva mettermi alla prova per sapere se sapevo leggere e scrivere, per mia sfortuna non sapevo fare né una né l'altra cosa, presi la penna, la intinsi e la posizioni sopra il foglio.

-Dovrei comprare alcune cose, potresti scrivermele mentre controllo cosa manca?
Mh.. Uova, pane, burro,verdura, farina, sale.
Ok penso sia tutto. Fatto? -

Riguardai quello che avevo "scritto", perché non erano altro che lettere messe a caso, cercai di strappare il foglietto ma Eren fu più veloce di me e lo prese, guardai dal altra parte mentre leggeva.

-Capisco, non sai né scrivere né leggere... Come mai? -
-Non è stato mai importante per me-
Gli vidi illuminarsi gli occhi, cosa parecchio inquietante , poi corse verso il salottino e tornò con il libro di prima ed altri fogli, la cosa non mi piaceva.

Passammo gran parte del pomeriggio a leggere e ad insegnarmi a scrivere, il che fu terribile, tra lui che non ci rinunciava ed io che ci avevo già rinunciato dall'inizio.

-Ecco Levi, hai visto! Sei riuscito a scrivere una frase senza errori e abbiamo letto le prime 5 pagine-
-Ora mi spieghi a cosa mi serve saper scrivere "il mio amico Jean sembra un cavallo"?! e poi chi è questo Jean? -
-È un un mio amico che assomiglia ad un cavallo. - disse con fare ovvio, mi diedi uno schiaffo mentale,

-È solo una frase, ma con un po' di pratica riuscirai a scrivere frasi ben formulate.
Aaah cavolo si è fatto tardi! Non era una scusa quella delle compere, devo veramente andarci.-
-Va bene-.

Ritornai a leggere da dove avevo smesso, forse saper scrivere patetiche frasi non mi sarebbe mai servito a nulla, ma lo stesso discorso non valeva per il saper leggere, cavolo era bello, eccome se mi piaceva, le parole scorrevano sotto i miei occhi, faticavo un po' ma ci riuscivo, Eren si era preso anche la briga di insegnarmi ad usare il dizionario, in modo da trovare le parole che non capivo, continuai a leggere anche dopo che sentì chiudersi la porta.

Eren pov's

Lasciai Levi mentre continuava a leggere e mi incamminai verso la piccola bottega, dove comprai ciò che mi serviva, mentre cercavo il sale qualcuno mi venne a sbattere sopra,
-Scusami -.

Riconobbi la voce ed abbassai lo sguardo trovandomi Armin che raccoglieva delle scatolette da terra, mi chinai e lo aiutai,
-Sei il solito! -
Lui mi guardò e sorrise,
-Eren! Cavolo non ti avevo riconosciuto, scusami stavo pensando ad altro e non prestavo molta attenzione -
-Pensa di meno genio! -.
Gli scompigliati i capelli e lui mi fece una smorfia.

Dopo aver recuperato il sale lo aiutai a fare la spesa, prima di pagare i miei occhi si posarono su un pacchetto di tè nero super amaro, subito mi venne in mente Levi e sorrisi nel pensare alla sua faccia mente leggeva, aveva un'espressione quasi arrabbiata con quelle parole che gli danzavano dinanzi agli occhi, eppure non si arrendeva, mi ero accorto che gli piaceva molto leggere.

-Eren.. Eren! -
-Oh Armin, dimmi -
-Tutto bene amico? Stai sorridendo al nulla e penso che il bottegaio ti stia dando per pazzo -
-Ah... si si tutto bene!
Mi scusi io pago questo e... potrei avere una confezione di tè nero?-
-Ma certo! sono 2 reichsmark* -.

Pagai tutto ed uscì fuori con un Armin molto pensieroso,
-A che pensi? -
-Al fatto che tu mi nasconda qualcosa.. Tu non bevi tè nero, odi le cose amare -.

Mi si fermò il cuore a quell'affermazione, anche se non lasciavo trasparire alcuna emozione Armin aveva capito già tutto, non riuscivo proprio a nasconderli nulla,
-Infatti non è per me. È per un mio amico che non vedo da molto tempo, vorrei andare a trovarlo ma non ci voglio andare mica a mani vuote -.

Mi squadrò come per capire il perché mentissi ma poi sembrò lasciare stare la questione,
-Va bene, solo una cosa Eren, qualunque cosa tu stia combinando, sta attento -.

Lo accompagniai a casa e poi io mi diressi alla mia, entrai come al solito senza fare troppo rumore, quando andai in cucina mi ritrovai una scena che mi scaldó il cuore.

Levi dormiva sulla sedia con la faccia poggiata sopra il libro aperto sul tavolo, la candela era quasi spenta, appoggiai le cose e lo presi in braccio, portandolo di sopra e lo misi a letto, era un angelo quando dormiva, gli rimboccai le coperte e scesi di sotto, misi un segnalibro per ricordargli dov'era arrivato e sopra ci poggiai il tè nero, dopo aver mangiato andai a dormire anch'io.

Levi pov's

Mi svegliai nel mio letto, non capendo neanche come ci fossi arrivato, ma non ci misi molto a capire che era stato Eren, scesi le scale con la consapevolezza che il moccioso si trovava a scuola a spiegare ai marmocchi.

Ripensai istintivamente al giorno prima, a quanto dovessi ringraziare quel ragazzo per avermi fatto amare leggere, entrato in cucina trovai il libro chiuso con sopra una scatola di tè nero, il mio preferito,

-...Grazie moccioso -.

*sono le monete usate tra il 1928-1948, 1 reichsmark equivale a circa 3.70€ anche se il valore cambiava di anno in anno.

✨🌺🌺✨🌺🌺✨
🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺
🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺
✨🌺🌺🌺🌺🌺✨
✨✨🌺🌺🌺✨✨
✨✨✨🌺✨✨✨

# angolo autrice #
Scusatemiiiiiiii!!!!!!
Lo so sono tipo in mega ritardo, ho saltato la scorsa settimana 😱😭
Ma ho avuto tantissimi problemi e il capitolo precedente non mi soddisfaceva affatto, ma l'ho lasciato invariato.
Prometto che per scusarmi la prossima volta ne pubblico due.
Ps= scusate le ripetizioni e gli errori💋

Warten auf die Dämmerung •Ereri/Riren•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora