Levi pov's
Ero seduto sul divano vicino al caminetto ed era passata quasi una settimana da quando Armin ci aveva scoperti, nonostante ciò le guardie non mi erano ancora venute a prendere! Ringraziai mentalmente quel ragazzo per essere cosi di buon cuore, una cosa che io probabilmente non sarei mai potuto essere.
Già, da quando sono qui non ho fatto che mandare la vita di Eren a rotoli, non immagina neanche come mi dispiaccia di metterlo in tale pericolo, il mio moccioso...
IL MIO MOCCIOSO?!Ah cavolo, non riuscivo neanche a negarlo, avevo iniziato ad affezionarmi ad Eren. No non è vero, lo avevo iniziato ad amare, questo era un bel problema.
Spesso mi chiedevo come sarebbe andata se quel giorno lui mi avesse lasciato lì, morente. Probabilmente io non sarei qui e lui sarebbe tranquillo senza un impiccio come me.
Insomma sono Levi Ackerman come posso buttarmi giù tanto facilmente, okay che sto mettendo in pericolo la vita del ragazzo di cui sono innamorato ma mica è colpa mia,si è colpa mia. Non gli ho detto io di salvarmi, ma se non lo avesse fatto sarei morto. Sono un famoso pittore, che con le sue opere ha conquistato milioni di persone, ed un moccioso, per giunta un ex soldato, ha conquistato me.Sbuffai, oh Eren, se non ti mettessi così in pericolo non sai che ti far-
- Leviiiiiii - Eren spalancò la porta ed entrò piangendo, parli del diavolo e spuntano le corna,
-Su moccioso calmati, cos'è successo? -
Sperai niente di grave che riguardasse noi,
- Una cosa terribile!!-
-È successo qualcosa a lavoro? -
-SI-
-Ti hanno licenziato? -
-Peggio- e ricominciò a piagnucolare
-Cosa? Parla-
-Alyan ha detto che non sono il suo professore preferito! Ma lo sono di tutti. Lui preferisce quella vipera di Antoniette la collega di matematica, ma chi preferisce la matematica alla letteratura!! Io sono molto più bravo, poi-, mise il broncio alla fine della frase.Lo guardai, calmo Levi, tu sei una persona responsabile e razionale, delle volte si comporta come un bambino ma tu non vuoi fargli male è l'uomo che ami, di cui sei innamorato .. Non vuoi fargli male.
Gli tirai un pugno in testa.- Eren non fare il moccioso! Sei il professore!! È normale che non tutti gli alunni apprezzino te o la tua materia ma ciò non vuol dire che non sei un professore fantastico anzi.. Con me sei stato molto bravo. E poi che importa se non sei il suo preferito... Sei il mio però. Ecco- mi senti le guance bruciare dopo l'ultima affermazione, parlavo troppo nei momenti meno opportuni, chissà che cosa penserà ora Eren di me. Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi brillare,
-Ma dici sul serio? -
-Mh- fu tutto ciò che riuscì a dire, lui mi abbracciò forte e mi sentì completamente circondato dalle sue braccia, era così caldo e accogliente.
Si ritrasse appena un po per prendere il mio viso tra le sue grandi mani per poi poggiare le sue morbide labbra sulle mie, così dolci, calde. Mi vennero mille ragioni in mente per cui staccarmi da quel bacio, ma le mandai tutte a fanculo. Lo volevo, volevo che mi baciasse, volevo che mi abbracciasse e avrei voluto anche che fosse innamorato di me come io lo ero di lui.Eren pov's
Levi mi portava inevitabilmente alla pazzia, ed iniziò anche ad andarmi bene.
Dovunque la mia pelle entrava a contatto con la sua iniziava a bruciare, quando era tra le mie braccia il mio cuore batteva incessantemente come un tamburo, le sue labbra erano così amare e dolci allo stesso tempo, leggermente ruvide ma così calde. Mi ero innamorato di Levi ed era evidente, ma probabilmente lui non lo era di me.
Magari si sente solo in debito.Ciò mi portò a staccarmi da lui, forse era veramente così, non ne aveva voglia ma lo continuava a fare solo perché si sentiva in debito con me. Questo pensiero mi uccideva.
-Eren che succede? -
-Levi ti senti in debito con me? - il corvino mi guardò con i suoi occhi tempestosi, proprio come la tempesta che si abbatteva fuori in quel preciso istante, il rumore delle foglie che volavano leggere e la pioggia che sbatteva contro la porta e le finestre, un brivido mi attraversò la schiena.
-Tu che dici Eren? Sono ospite a casa tua da un mese e non so in che modo darti una mano-,
-Ma non ce n'è bisogno. Il solo pensiero che tu sia qui mi fa stare bene. Mi fai stare bene-.Vidi i suoi suoi occhi sgranarsi e tentare di pronunciare alcune parole, ma fuoriuscivano solo versi e lettere sconnesse, così mi feci coraggio
-Permetti che io ti baci solo perché ti senti in debito con me... Vero? - le lacrime volevano uscire ma le ricacciai dentro.
-Ma cosa vai a pensare, tsk-
-Allora perché lo permetti? - prese un respiro ed abbasso gli occhi, passarono diversi minuti in cui lui tentò di esprimersi ma fallendo.
Capì che era quella la verità, mi stavo solo approfittando di lui e dei suoi sentimenti, ciò era quello che Levi probabilmente immaginava, magari era anche schifato da ciò, ma non diceva niente .
Mi vergognai di me stesso, lo stavo umiliando ed era l'ultima cosa al mondo che avrei mai voluto, presi le sue mani tra le mie e le portai alla bocca, posandogli un bacio sopra.-Perdonami Levi - uscì di casa di impeto , non presi niente con me e fu uno sbaglio, cinquanta metri dopo ero già bagnato fradicio, ma era dentro che affogavo, nella consapevolezza di provare un'amore non ricambiato.
Mentre correvo le bandiere naziste svolazzavano senza sosta, ci misi poco ad arrivare al cimitero. In quei momenti parlarne con Mikasa era l'unica cosa che mi permetteva di ragionare, nonostante tutto mi avevano permesso di seppellirla in una tomba normale, ovviamente mantenendo la massima segretezza. Quando arrivai mi inginocchiai dinanzi a lei ma non riuscì a pronunciare nulla che qualcuno gridò il mio nome, era Levi con il respiro affannato e fradicio come me,
-Eren ti prego-
-Non dovresti essere qui è pericoloso -
-Lo so ma dovevo chiedertelo. -
-Che cosa? -
-Perché lo fai Eren? Perché mi baci? - sorrisi istintivamente e lo abbracciai,
- Levi Ackermann, sono follemente innamorato di te- gli sussurrai all'orecchio.
- tu mi piaci idiota-, non ero sicuro di ciò che sentì, cioè insomma c'era una tempesta ed ero troppo emozionato, probabilmente me lo ero immaginato, - Come? -
- HO DETTO CHE MI PIACI - le sue orecchie erano diventate rosse ed io lasciai andare le lacrime dalla felicità, ma ciò non mi impedì di baciarlo.Lo baciai veramente, le mie labbra si posarono sulle sue che non aspettarono a schiudersi, la mia lingua cercava la sua iniziando così una danza dannatamente disperata e famelica. Eravamo completamente bagnati ed in un cimitero, nel bel mezzo di una tempesta.
Ed io non riuscivo ad immaginare a niente di più bello.
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Warten auf die Dämmerung •Ereri/Riren•
FanfictionAttenzione! Warning! BoyxBoy! Don't like? Don't read! "Avevo paura di perdere molto, ed infine rimasi con niente. Ma da quel niente trovai il mio tutto." -Eren Jeager, ventunenne soldato durante il regime nazista si ferisce gravemente in guerra ed è...