Eri vicino alla riva, composta e fiera, sembravi Poseidone, solo con più lentiggini e senza tridente. Austera, quasi che mi mettevi paura.
Ti osservavo a poca distanza, seduto sulla sabbia bagnata e con la sigaretta bruciata quasi fino al filtro. Ho provato rispetto nel vedere i tuoi tratti delicati indurirsi, forgiati dalla salsedine. Poi, all'improvviso, non appena un'onda avanzava strisciando verso di te, ti ritraevi con un saltello, tirando gridolini infantili. Tutto a un tratto perdevi la tua serietà.
Ti ho odiato, sembravi stupida, un attimo prima uno scoglio e un attimo dopo un granchio che scappa.
Hai fatto lo stesso gioco per un po' e sapevi che ti stavo guardando. Poi ti sei annoiata, come al solito. Cinque minuti e tutto perde di interesse, per te. Ti sei avvicinata, mi hai strappato dalle mani la sigaretta finita e l'hai ficcata con forza nella sabbia. Mi hai rubato un bacio e hai preteso che ricambiassi. Ci siamo scambiati saliva. Poi ti sei alzata e te ne sei andata.
Ho guardato l'orologio. Erano passati cinque minuti.Questo è uno dei miei episodi preferiti :)
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Macchie di rame
RomanceNon ti volevo, non ti ho mai voluta accanto a me. Foto di Don Mupasi