Capitolo 8

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Uscii dalla chiesa per andare a salutare Carmen e Nathan:-"Ehi Ally, raccontaci un po' della California e di L.A. com'era? Ma tu, tu sei fantastica, sei bellissima e questi capelli ti donano tantissimo, non è vero Nat?"-"Sisi infatti sono bellissimi e ti dona luce al tuo volto, complimenti ottima scelta" Non sapevo seriamente cosa rispondere e mi limito a rispondere con dei semplici grazie, ero troppo preoccupata per il pranzo e non avevo voglia di parlare.

Stavo per aprire la mia auto quando Jonh mi ferma e dice:-" Evans, vai a casa e posa la macchina andremo con la mia."

Con una faccia perplessa rispondo:-"Emh...D'accordo, ti ricordi dove abito?" e senza esitazione risponde:-"Oh piccola Evans qui nessuno ti ha mai dimenticata, certo che mi ricordo dove abiti", mi si arrossano le guance e prima di salire continua a parlare:-" ehi Ally non ti emozionare per così poco."

Mentre ero in macchina mi arriva un messaggio da parte di Ellen: "A, non ti preoccupare per me sono con Derek, Jonh sa dove pranzare ci vediamo là alle 14." No aspetta, vuoi dirmi che devo stare sola con Jonh per due ore? Andiamo bene, ed è solo il secondo giorno.

Posteggio nel garage e dico a Jonh di entrare dall'ingresso principale con ancora degli scatoloni in tutte le parti della casa.

Mio nonno essendo italiano diete a mia madre un nome italiano: Camilla. Io e mia sorella per prenderla in giro non la chiamiamo mamma ma Cami o Milla. Entrai insieme a Jonh e anche dopo cinque anni che non entravo in quella casa l'odore di cannella regnava. Poco prima di tornare il nonno aveva fatto sistemare la casa, cioè la conformazione e la disposizione degli oggetti è la stessa ma il nuovo colore da più movimento alla casa, il rosso e il bianco spiccavano davvero..avevano cambiato i mobili nella stanze da letto ed ero curiosa di vedere la mia stata in tranquillità e in pace, e invece non potevo perchè avevo Jonh in mezzo.

-"Cami! Sono tornata, abbiamo un'ospite!", urlai

-"Chi è Cami?" chiese Jonh ridendo.

-"Oh semplice, mia madre", risposi

-"Sei sempre tu, piccola burlona! Non hai perso il tuo senso dell'umorismo" dandomi una pacca in testa.

-"Jonh se perdevo quello per me era finita"

Nel frattempo c'era mia madre di sottofondo urlava a sua volta che non la dovevo chiamare in quel modo.

-"Allison, chi è venuto?" si affaccia dalla cucina " Oh Dio, il mio piccolo Jonh"

Mentre mia madre gli faceva i complimenti gli sussurrai:-" Ecco come mi sono sentita io negli ultimi due giorni" a mia madre è sempre piaciuto Jonh come ragazzo ed effettivamente è un bel ragazzo solo un po' strano il suo carattere.

Approfittai di questo momento in cui Jonh e mia madre parlarono e salii nella mia nuova camera per vedere com'era. Ero davanti la porta, feci un respiro ed entrai ed era del mio colore preferito: verde tiffany e bianco, i colori erano separati da una fascia posta alla metà del muro e ogni cosa di quella camera richiama il tiffany. Sopra il letto c'era una busta, la aprì e cominciai a leggere

"Ehi Evans, tuo nonno mi ha chiamato per fare il progetto della tua stanza dato che io conosco i tuoi gusti, ma se guardi davanti al letto noterai quel grande specchio che è il mio tocco di grazia in modo che anche tu possa allenarti con la danza così non ti concentri solo sul nuoto, sono sicura che i colori sono azzeccati anche se sono appariscenti, ma tu del resto sei appariscente quindi è la tua camera perfetta...ah prima che mi dimenticavo nella scrivania nel secondo cassetto troverai tutti gli spartiti, studiali. Un bacio by Ellen"

Sapevo del suo zampino in qualcosa ma non mi sarei aspettata della mia camera..di scatto entrò Jonh dicendo:-"Dillo la prossima volta che non entro più a casa tua, non mi ricordavo che tua madre era così" ridendo.

-"Oh no ti prego voglio il bis è stato bellissimo", rispondo ridendo.

-"Una curiosità ma tu andrai alla Garfield?"

-"Si, certo non saprei dove andare"

-"Oh Evans che sventura, anche a scuola", facendo una smorfia

-"Forza andiamo che è tardi", faccio la linguaccia.

Scendiamo e annuncio che sto uscendo e stranamente mia madre non fa storie e mi chiede se avevo soldi risposi di si e chiusi la porta.





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