Ero fuori dalla porta pensando a tutte le possibili conseguenze dopo essere entrata.
-"Evans non stare impalata fuori dalla porta, non farti pregare per entrare.", dice con tono autoritario.
Si sente dalla cucina la voce della madre dicendo:-"Dio mio Jonh, porti ancora ragazze? Ed è solo sabato mattina", cosa intende dire con questo, "quando imparerai la lezione?", tuonò.
Guarda in basso imbarazzato, evidentemente non voleva che sentissi questo. Mi spezzò il cuore sentire dire quelle cose, ciò stava a significare che tutto quello detto prima lo diceva ad altre ed io sono come le altre. Tutto mi faceva pensare ancora di più di lasciarlo perdere.
Si affacciò sua madre dalla cucina con uno sguardo sbalordito nel vedermi:-"Allison? Allison Evans è tornata? Oh mamma mia, sono impreparata, cosa ti offro? va..va tutto bene? Quando sei tornata? Ti serve qualcosa?", le presi le mani e con uno sguardo comprensivo e un mezzo sorriso dissi:-" Signora Hale stia tranquilla, sto benissimo e non ho bisogno di nulla, e si, sono tornata ieri" con una faccia sbalordita risponde:-"Come? Signora Hale? Sai che devi chiamarmi Rose, e questi capelli biondi sono una favola, ti stanno d'incanto. So di essere stata scortese ad averti accolta in quella maniera, credevo che fossi l'avventura di qualche mese di mio figlio, ormai finisce una relazione e ne tro.." lo interrompe Jonh:-"Mamma finiscila!" decisamente arrabbiato e imbarazzato.
Divento sempre più arrabbiata e triste:-"Figurati sign..Rose", mi correggo, "sappiamo com'è fatto Jonh, un donnaiolo!", lei si mette a ridere ma io non ci trovavo nulla da ridere. Interviene Jonh:"Emh si mamma..si è fatto tardi dobbiamo andare a pranzare, ci vediamo dopo."
Mi prese dolcemente dalla spalla mi alzai e lo seguii prima di uscire dico a sua madre che gli avrei fatto visita insieme a mia madre, mi ricordo che quando ero piccola le nostri madri erano molto unite.
Quando uscii mi scostai subito e lui ridendo disse:-"Evans non te la sarai presa per quella cosa che ha detto mia madre".
-"Portami a casa.", con tono autoritario.
-"No, non puoi, non puoi giudicarmi così! Non te lo permetto, voglio che tu mi conosca, sono cambiato."
-"Portami a casa! Non lo ripeterò più"
-"Ti chiedo solo per oggi di mangiare con me e poi se vuoi non uscirai più con me"
Non volevo essere come le altre ragazze volevo evitare a tutti i costi di innamorarmi di lui ma se è come dice lui solo oggi e basta, lo rivedrò solo a scuola e alla riunione.
-"D'accordo, solo per questa volta e togliti quel sorriso compiaciuto"
-"Metti le cinture abbiamo tanta strada da fare", mi invitò.
-"Perchè dove stiamo andando? Jonh non fare sch.." mi interrompe
-"Fidati di me".
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The dreamer Girl
Teen FictionIn una piccola città di Seattle, Dawntown, due ragazzi adolescenti l'uno innamorato dell'altro, convinti che l'altro lo prenda in giro. Due adolescenti di 17 e 18 anni che capiranno per la prima volta cosa sia l'amore vero e quale non lo è, ci vorrà...