Salì dentro la sua macchina, allacciammo la cintura e partimmo.
Mentre guidava mi guardava, così di impulso chiesi:-"Cosa guardi? Ho qualcosa che non va?", con voce rauca.
Mi guardo allo specchietto alla ricerca di qualche imperfezione nel mio vestitino a fiori o in faccia e mi guardai profondamente dopo tanto tempo, i miei grandi occhi cangianti, le mie labbra carnose con un filo di rossetto e notai i miei zigomi pronunciati che mi ricordano quelli di Victoria Justice, hanno ragione, sono cambiata.
Lui fece un mezzo sorriso, come solo lui sa fare, Dio come mi era mancato il suo sorriso accompagnato dal profumo di Alcott e disse:-"No sciocchina non hai nulla, mi piace guardarti e notare i tuoi cambiamenti, e in cinque anni come hai fatto ad essere così bella? E stai meglio bionda che mora, il biondo risalta i tuoi occhi e sei...bhè sei fantastica", rivolto verso la strada.
L'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu:-"Amo il tuo profumo..", volevo dire altro ma non ci riuscì
-"Evans è il profumo che mi regalasti tu al mio 13esimo compleanno.." lo interrompo.
-"Jonh, so che te l'ho regalato io, e ti dona.." mi interrompe a sua volta
-"E' lo stesso di 5 anni fa..l'ho usato poche volte perchè sono molto geloso di questo profumo, mi ricorda il tuo dolce faccino di anni fa", sorride e a mia volta lo faccio pure io "Allison io in 5 anni non ho mai smesso di pensarti, nessuno ti ha mai dimenticato e l'unico modo per vederti era sulla Tv quando avevi le nazionali di nuoto, ma non rendevi abbastanza."
Non avevo mai sentito dire queste parole così dolci uscire dalla bocca di Jonh, anzi il contrario. Queste sue parole è come se mi hanno dato una pugnalata al cuore, ma in senso positivo. E' possibile che Jonh Hale sia cresciuto e maturato? E' come..come se mi stessi...no Allison non puoi essere così ingenua sai com'è fatto e ti userebbe solo, non puoi innamorarti, non puoi permettertelo.
-"Sei taciturna Evans, e comunque ho chiamato Ellen e gli ho detto che non li avremmo raggiunti, noi andiamo al nostro solito posto", dannazione non vuole togliere quel sorrisetto compiaciuto.
-"Scusa e quale sarebbe il "nostro posto"?" mettendo le virgolette con le mani
-"Oh no ti prego Evans, ti voglio vedere ridere, l'ho fatto per noi ed è una sorpresa, ti prego, voglio vederti ridere..sei dolcissima quando ridi." A quel punto mi strappò il sorriso..la sua voce è calma e pacata, come lo è lui...per non parlare della sua fobia per l'ordine. Interrompe i miei pensieri dicendo:-"Ah e prima di andare a mangiare ti voglio ripagare del favore con tua madre.." mi accorsi in quel preciso istante che eravamo vicino casa sua, "tocca a mia madre rivederti".
-"Cosa? dov'è che stiamo andando?", con la voce decisamente sconvolta.
-"Tranquilla un salutino veloce", e la macchina si fermò.
Adoro i suoi genitori, sono sempre stati gentili verso di me e abbiamo sempre avuto un bel rapporto ma non capisco il motivo ma sono agitata e nervosa.
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The dreamer Girl
Ficção AdolescenteIn una piccola città di Seattle, Dawntown, due ragazzi adolescenti l'uno innamorato dell'altro, convinti che l'altro lo prenda in giro. Due adolescenti di 17 e 18 anni che capiranno per la prima volta cosa sia l'amore vero e quale non lo è, ci vorrà...