Premessa le persone che copieranno la mia storia veranno segnalate, quindi non fate i furbi, grazie .
Victoria Salvatore è la sorella di Stefan e Damon Salvatore. Lei è stata maledetta da una strega nel 1864, ai suoi trent'anni muore e rinasce 20 a...
<< Suppongo che non posso entrare . Non importa, avrò ciò che voglio con o senza il vostro aiuto >> Dice Klaus.
Guarda Elena facendo un sorrisetto divertito. Il suo sguardo si poggia su di me, piego la testa leggermente. Quando faccio così è perchè cerco di inqudrare bene ciò che guardo. Lui mi fissa in un modo particolare, non comprendo cosa stia pensando. Sposta lo sguardo e va via con la velocità da vampiro . Mi ha lasciato una sensazione strana addosso. Sono sicura che sarà dura sconfiggerlo.
<< Simpatico non trovate ? >> dice Damon rompendo l'impaurito silenzio che regnava nella stanza .
<< Dobbiamo nasconderti prima di domani o Klaus capirà che sei la strega maledetta >> Dice Elijah
<< Perché non lo ha già capito ? >> Chiedo
<< No, non credo. >> Risponde poco sicuro
<< E perché prima di domani ? >> Domando.
<< Domani è il giorno previsto dalle streghe, in cui la luna e la tua magia sono allineate per renderti davvero potente >> Comincia a spiegare Elijah << Se ti nascondo in un posto senza magia, l'enorme quantità di potere che è in te, sarà nascosta dalle streghe di Klaus >> Conclude.
<< Bene, allora portala via >> Dice Damon
Faccio la borsa per stare tutto domani nel rifugio di Elijah . Domani sera usciró appena Klaus avrà spezzato la maledizione, per poter salvare Elena.
<< Hai preso tutto ? >> Mi chiede Damon davanti alla porta .
<< Sì tranquillo >> Rispondo girandomi verso di lui con Elijah al mio fianco.
<< Sorellina stai attenta . Vuoi che venga con voi ? >> Chiede e sorrido.
<< No, meno siamo e meglio è. Proteggi Stefan e gli altri, conto su di te >> Dico
Damon mi guarda con uno sguardo tra il preoccupato e il triste, si avvicina e mi abbraccia forte .
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<< Ti voglio bene sorellina >>
<< Ti voglio bene fratellone >> Gli rispondo stringendolo.
Ci stacchiamo, ci scambiamo sguardi e sorrisi. Questo è il nostro modo per dirci che qualunque cosa accada, noi ci saremmo sempre per l'altro .
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