Tony si aspettava che Xavier lo volesse incontrare per fargli la ramanzina che Coulson moriva dalla voglia di fargli. Che gli era saltato in mente di rivelare così al mondo la sua identità da pseudo supereroe? E tutto il lavoro fatto per la storia do copertura?
Ma il professore non voleva rimproverarlo. Sembrava rassegnato e quasi divertito da quanto aveva visto.
Il vero scopo di quell' incontro era fargli conoscere una persona.
"Signor Stark, questo è Lucas Bishop" disse il professore, introducendolo ad un uomo afroamericano con una brutta cicatrice sull' occhio.
Lucas lo fissò, sorpreso.
Poi disse:"Tony Stark? Sei così vecchio."
" Ho quarant'anni, non sono così vecchio."
Il mutante scosse la testa e ripeté:" Ho visto molte linee temporali durante i miei viaggi e i miei vari tentativi di cambiare il futuro, ma non ti ho mai visto così vecchio."
"Muoio prima?"
" A volte si...altre volte diventi Iron Man da adolescente."
" Adolescente ?"
"Sono i piccoli cambiamenti che differenziano le varie linee temporali. "
" E questi futuri alternativi..."
"Esistono ancora, Signor Stark. Ma è meglio che io non ci vada più. "
"E perché?"
"Perché sono linee temporali alternative nate in seguito a delle mie azioni atte a cambiare il futuro. Se le visitassi, renderei la struttura che le separa da questo mondo più sottile. E non è un rischio che voglio correre."
" Meglio creare degli universi alternativi?"
"Non sono proprio degli universi alternativi."
"Reed Richards e Barry Allen non sarebbero d'accordo - commentò Tony- Mi hai voluto incontrare per questo? Per vedere quanto sono vecchio?"
" No, volevo darle questo...- consegnò un libro dalla copertina rossa logora - Sarah voleva che lo avesse È il suo diario.."
"La mia Sarah?"
" Quella che ho conosciuto io nel mio futuro. Era un vero eroe."
Tony scelse di ignorare le implicazioni dell' era e chiese :"Perché me lo stai dando? Rischi di creare un alto universo alternativo."
"Mi sono permesso di togliere le cose più importanti o compromettenti. Il futuro cambierà...per altro motivi. "
"Certo, a quanto pare sei l'unico che può fare su e giù per il tempo e rischiare di fare casini."
" Beh, già ci sono io ad essere la spina nel fianco dell' universo. Meglio non creare altri problemi."
"Forse lo hai già fatto."
"O forse no. Quel diario non è pericoloso. Servirà solo per il tuo rapporto con Sarah."
"E perché ti interessa tanto ?"
"È una questione personale."
"Aspetta...mica era la tua fidanzata?"
"No! Era la mia migliore amica!"
" Oh bene, sarebbe imbarazzante conoscere così il futuro fidanzato di mia figlia. Che, per inciso, non avrà prima dei vent'anni. "
"Sarà molto complicato. "
"Perché? Ah giusto, sono suo padre. Fascino e complicazioni sentimentali fanno parte del pacchetto Stark. "
"Stark e Blacke. Anche sua madre aveva problemi in quel campo."
"Ha incontrato me, non stento a crederci."
"Era una mutante - continuò Lucas - Nessuno di noi ha vita facile. Anche se fra i suoi ex sei il più accettabile."
"Ora mi dispiace ancora di più per lei."
"Non dovresti. Comunque lo Shield..."
"Non farà esperimenti su di Sarah - promise Tony - Non ho idea di cosa sia questo Shield e perché all' improvviso si sia interessato a me, ma non voglio che qualche agenzia con un nome di fantasia consideri mia figlia un topo da laboratorio."
"In realtà stavo per dire che lo Shield ha del materiale che apparteneva a tuo padre, ma anche questo non è da trascurare. "
"Perché lo Shield ha delle cose di mio padre?"
"Te lo dovrà dire Nick Fury, non posso farlo io."
" Niente spoiler? Peccato, stavamo andando così bene."
" Purtroppo devo limitarmi. Posso dirti solo una cosa: il palladio ti ucciderà. Dovrai trovare un altro elemento per sostituirlo, altrimenti morirai."
Tony lo doveva sapere. Il palladio era comunque un metallo pesante, non adatto al corpo umano. Ma la notizia lo lasciò con una sensazione sgradevole all' altezza dello stomaco. Non voleva morire. Non ora che aveva Sarah.
" E con cosa lo dovrei sostituire?"
"Chiedi allo Shield le cose di tuo padre. Allora lo saprai."
" Grazie eh...sei proprio utile."
"Ho già detto troppo avvertendoti del palladio. Non posso giocare a fare Dio..."
"Non troppo, almeno. Senti amico, grazie. Se potrò passare altro tempo con mia figlia senza lasciarle dei brutti ricordi di me...beh, sarà un vero traguardo."
"Sei un brav'uomo. E sarai anche un bravo padre."
"Lo hai visto nel tuo futuro?"
"Potrei averlo visto...O potrei aver visto qualcosa di diverso."
Tony inarco un sopracciglio.
"Non vuoi proprio aiutarmi? Posso almeno sapere quali saranno i poteri di mia figlia? Almeno per evitare che li usi contro gli estranei per proteggere il mio inesistente onore."
"Telecinesi. E forse telepatia. Sicuramente teletrasporto."
"Come sarebbe a dire forse telepatia?"
"Ha un Dna complicato. Colpa degli esperimenti del governo su Nora."
"Nota per me: nessuno del governo si avvicinerà a Sarah. A meno che non ci sia io presente. Io e uno stuolo di avvocati.
"Perfettamente d'accordo, signor Stark."
"Qualche altro spoiler per me? Qualcuno piccolino?"
"Uno solo: sarà una nerd. Molto, molto nerd. "
"Star Wars?"
" Star Wars. E Doctor Who. E Stargate Altantis. Perlopiù serie fantasy e fantascientifiche."
Ottima scelta. Ed ironicamente erano lo stesse serie che amava lui. Chissà se amerà i fumetti. Ora che ci pensava, aveva ancora un vecchio fumetto di Capitan America d qualche parte...un vecchio fumetto e un Cap Bear...Chissà, magari le piaceranno.
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My little princess
FanfictionTony Stark non voleva essere padre. Insomma, Howard Fucking Stark era stato il suo esempio di genitorialità. Come poteva essere un buon padre? Ma l'universo era uno stronzo e , un po' per caso e un po' per scelta, Tony è diventato padre e, strano...