L'atterraggio non fu morbido e non si ruppe qualcosa solo per pura fortuna. Purtroppo la Dea Bendata non era stata tanto gentile a farlo atterrare nei pressi di un centro abitato ma Tony non si lamentò: era vivo, vivo grazie al suo ingegno e al sacrificio di un uomo buono.
Yinsen gli aveva dato una seconda possibilità e lui non l'avrebbe sprecata. Si rialzò a fatica e cominciò a vagare per il deserto, con nient'altro che una camicia a coprirgli la testa dal sole.
Il suo obiettivo era allontanarsi il più possibile dalla base dei terroristi ed impedire di farsi prendere.
Il resto del piano era ancora da definire. Era da folli attraversare il deserto sperando di essere rintracciati dai buoni? Cazzo sì
Ma era anche da folli rimanere a pochi passi dal covo degli spietati terroristi che ti avevano torturato per tre mesi.
Forse fu per mancanza d'acqua, forse fu per la stanchezza, ma all'improvviso cominciò a vedere cose. Una cosa era ricevere una visita notturna di un mutante telepate e un'altra era ritrovarono affianco mentre tentava di sopravvivere nel deserto.
Stropiccio gli occhi e gracchio:" Professor Xavier? ''
" Salve, signor Stark. Sono lieto di vedere che è riuscito a scappare.''
'' Prima o poi dovremo incontrarci in maniera normale. Le invasioni telematiche sono fastidiose."
" Ahimè, non è la prima persona a dirmelo. "
" Mi sono addormentato? Perché se è così devo saperlo, non voglio..."
" È sveglio e cosciente- l’interruppe il mutante- Se vuole questa è una proiezione astrale."
" Non sono mai stato un grande fan di Streghe. Quindi lei è qui...ma non è qui."
" Esatto."
" Ed è qui perché..."
" Per aiutarla, ovviamente. Tra non molto il colonnello Rhodes sarà qui, guidato dal suo intuito."
" Non poteva contattarlo direttamente?"
" È un militare, per esperienza so che con loro è meglio avere a che fare il meno possibile."
C'era altro che non gli stava dicendo, ma per il momento non volle indagare.
Stava per chiedergli come stesse Sarah ma il rombo del motore di un aereo l’interruppe. Erano stati veloci
" Mi vedo costretto a lasciarla- disse Xavier - Ma prima voglio avvisarla: quando tornerà in America, si fidi solo della sua segretaria e del suo amico. Solo loro potranno sapere del suo punto debole e di Sarah. Il signor Stane...cerchi di non averlo troppo in giro. ''
'' Obie? Perché?"
" Lucas mi ha detto di dirle solo questo. Non può fidarsi di quell'uomo."
Viaggiatore del tempo o no, quel tizio non conosceva Obie. Gli era sempre stato vicino, lo aveva supportato e sopportato quando nessun'altro lo avrebbe fatto.
Dopo Maria e Jarvos, era la terza persona più importante della sua vita. Perché non doveva fidarsi di lui?
A meno che le armi delle Stark Industries fossero in mano ai terroristi per colpa sua...
Scosse la testa. No, non ci voleva neppure pensare. Però l'idea cominciò a roderlo dentro, non riusciva a scacciarla.
Doveva concedere ad Obie il beneficio del dubbio. Non aveva prove, non aveva niente. Solo un tale che gli diceva di non fidarsi senza dargli delle ragioni per farlo.
Su una cosa era d'accordo: Obie non saprà di Sarah fino al momento opportuno. Sapeva che aveva certe idee un po' estreme sui mutanti, e dato che c'era la possibilità che anche la figlia lo fosse...beh, voleva evitare discussioni inutili.
In quel momento vide Rhodey uscire da uno degli elicotteri appena atterrati e correre verso di lui.
"Come è stata la spasso mobile?"
Xavier era sparito e Rhodey aiutò Tony ad alzarsi e andare verso l'elicottero. Il colonnello lanciò delle occhiatacce a tutti quelli che tentavano di avvicinarsi e non si allontanò da Tony neppure durante le visite mediche. Un filino iper- protettivo. Non che gli si potessero dare tutti i torti, dato che durante un suo momento di distrazione il suo migliore amico era stato rapito.
Tony sorrise. Chissà come reagirà il suo Rhodey bear quando saprà di essere diventato zio. Di una cosa era certo: dovrà preparare a Malibu una stanza apposita per tutto i regali che Rhodey porterà alla sua nipotina preferita. Era un pensiero stupido, però lo faceva stare bene.-----------------------------------------------------
All'aeroporto trovò Peper e Happy che lo aspettavano. Pepper aveva gli occhi rossi, come se non avesse fatto altro che piangere per tutti i tre mesi in cui lui era stato prigioniero.
"I tuoi occhi sono rossi. Lacrime per il tuo capo scomparso?"
"Lacrime di gioia - ribatté lei , tirando le labbra in un sorriso - Odio cercare un nuovo lavoro."
" Per tua fortuna non dovrai farlo. ''
'' Dovresti riposare.''
" Al momento ci sono tre cose che voglio fare: voglio un hamburger e convocare una conferenza stampa."
" E la terza cosa?"
La terza cosa era voglio andare da mia figlia. Ma saggiamente decise di non dirlo. Non era ancora il momento, saranno tutti abbastanza sconvolti per quello che dirà.
" Beh...te la dirò dopo la conferenza. ''-----------------------------------------------------
Ovviamente l'annuncio della chiusura della produzione d'armi aveva scatenato un putiferio. Era prevedibile. Così come era prevedibile che Obie lo allontanasse e lo facesse salire in macchina.
Quello che non aveva previsto era trovarsi di nuovo faccia a faccia con il professor Xavier.
" Complimenti, signor Stark. Avete appena dato una svolta alla storia di questo paese.''
Tony annuì e chiese:" Siete davvero qui o è un'altra proiezione astrale?"
" Proiezione astrale. Il mio corpo si trova all'Istituto.''
'' E quest'Istituto...''
'' Si trova a Graymalkin ln, Westchester County 1407 north salem, ny 10560 - rispose efficacemente l'anziano- La stiamo aspettando. Sarah non vede l'ora di conoscere il suo papà."
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My little princess
FanficTony Stark non voleva essere padre. Insomma, Howard Fucking Stark era stato il suo esempio di genitorialità. Come poteva essere un buon padre? Ma l'universo era uno stronzo e , un po' per caso e un po' per scelta, Tony è diventato padre e, strano...