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«Ah! Lo sapevo»

Lynn rise alla reazione del suo ragazzo. Stavano guardando un film nella cinema room, il protagonista aveva appena ammesso di aver ucciso lui il suo vicino.

«L'ergastolo a vita!» commentò. Lynn si strinse di più al suo petto, portò le gambe rannicchiate sopra quelle di Todd.
Lui si rese conto che era in cerca di contatto fisico così spense il televisore dal telecomando lasciando la stanza illuminata dalle luci soffuse impiantate nel soffitto.

«Mi eri mancata» mormorò afferrandola per i fianchi. Lynn stava già iniziando a cambiare idea ma per questa volta lo lasciò fare.
Todd non era mai stato un tipo da solo coccole e discorsi poco importanti. Lynn avrebbe voluto stendersi al suo fianco, abbracciarlo e intrecciare le gambe fra le sue scambiandosi piccoli e intensi baci. Avrebbe voluto poter parlare con lui di qualsiasi cosa, anche di discorsi banali tipo la cena della sera precedente, gli incontri della giornata. A lei bastava avere questo tipo di contatto ma Todd era più introverso, voleva solo passare al sodo.
Si ritrovò sulle sue gambe, abbassò di poco la testa per poterlo baciare mentre lui portava lentamente le mani sul suo sedere.

Lo stava baciando ma non sentiva più quella scarica di emozione che la travolgeva tempo fa.
Approfondì il bacio e gli diede tutta la passione che poteva dare ma nulla, non sentiva niente di niente.

«Sei bellissima» mormorò lui contro le sue labbra. Lynn avrebbe voluto rispondere ma era come bloccata, quella sensazione di vuoto durante il bacio non avrebbe dovuto esserci.
Era sicura fosse colpa dei vari litigi che avevano avuto in precedenza, forse non sarebbe dovuta tornare con lui.
Era troppo confusa in quell'ultimo periodo.

Squillò il suo cellulare e sembrò sollevata dal doversi allontanare da Todd, forse fin troppo.
Lesse sul display il nome di sua madre e rispose all'istante.

«Ciao mamma» tornò a sedersi sul divano accanto al suo ragazzo.

«Lynn io e tuo padre abbiamo pensato di cenare insieme domani, è da tanto che non passiamo una serata insieme»

«Certo, verrà anche Tommy?» chiese riferendosi a suo fratello.

«Sì, l'ho già chiamato»

«Va bene, allora a domani»

Non appena chiuse la chiamata venne afferrata di nuovo per i fianchi da Todd. Lei gli posò le mani sul petto respingendolo.

«Erano i tuoi?» chiese lui ignorando il suo gesto. Lynn annuì.

«Mia mamma, vuole che vada a cena da loro domani»

Todd le posò le labbra sul collo ma ancora una volta venne respinto. Tutto ciò che stavano facendo era sbagliato. I loro baci, il sesso, la loro relazione, era tutto sbagliato.
Loro due insieme erano sbagliati. Lynn aveva bisogno di tempo per pensare.

«Sono stanca» si giustificò mentendo.

«Lo hai sempre fatto con me, anche quando eri stanca morta non ti sei mai rifiutata»

Lynn spalancò gli occhi a quel suo tono rude e scontroso.

«Questa sera non ho voglia!» ribatté con lo stesso tono, essendo diventata leggermente nervosa. Si alzò dalle sue gambe ma Todd sembrava avere tutt'altra idea in mente. Fermò il suo gesto stringendo le dita lunghe e affusolate sui suoi fianchi, facendole quasi male.

«Non azzardarti ad usare quel tono con me» Lei ricambiò lo sguardo di sfida.

«Cosa hai intenzione di fare Todd?» sibilò a pochi centimetri dal suo viso. «Vuoi fare sesso con me contro la mia volontà? Vuoi davvero fare il bastardo?»

Zweisamkeit; njhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora