7.

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Todd: Amore, eri seria ieri?

Era da più di un'ora che stava pensando ad una risposta da dargli.
Era seria ieri?
Non riusciva a lasciarlo andare, lei lo amava eppure le sembrava un amore dannatamente sbagliato.
Non riusciva a credere che la loro relazione avesse preso una strada differente dopo due anni. Magari se lui non l'avesse tradita molteplici volte adesso tutto starebbe filando per il meglio.

Magari se non fosse arrivato Niall a salvarti la vita tutto sarebbe rimasto come prima.

Lynn trattenne il respiro alle parole della sua coscienza. Era davvero colpa di Niall se ora dubitava della relazione con Todd?
No, certo che no, Niall era solo un amico. Un amico dannatamente attraente ma nulla di più.

Un amico che non appena ti sfiora ti fa andare fuori di testa.

Continua la sua coscienza. Lynn sbuffò, ci mancava solo quella vocina interiore ad incasinare ancora di più i suoi pensieri.
Niall era bello, bello da togliere il fiato, era ovvio che desiderava il suo tocco. Ma era solo stupida attrazione fisica, nulla in confronto a ciò che aveva passato con Todd.
Todd era l'amore della sua vita, si trovava bene con lui.

Decise di non rispondere alla sua domanda ma di cambiare argomento facendogli capire che no, non era seria.

Lynn: Quando mi porti a cena?

Todd: Domani? :)

Lynn: Domani è perfetto

Todd: Ti amo

Lynn: Anche io ti amo

Infilò il telefono nella borsa e si preparò per uscire. Non appena mise la mano sulla maniglia della porta suonarono al citofono facendola spaventare.
Aprì la porta e guardò oltre il vialetto, verso il cancello. Sorrise quando vide Niall insieme a suo figlio. Dopo aver aperto il cancello li aspettò sotto il portico.

«Stai uscendo?» chiese Niall quando si rese conto che la ragazza era ben pettinata e ben vestita.
Lynn non rispose, si precipitò subito da Ethan che aveva le guance piene di lacrime e teneva la mano ben salda in quella di Niall.

«Tesoro perché piangi?» lo prese in braccio.

«Voleva venire da te, è da ieri sera che insiste. Gli ho detto che non era il caso e stranamente ha iniziato a fare i capricci, cosa che non ha mai fatto prima d'ora»

Lynn strinse il bambino tra le braccia.

«Potete venire quando volete a qualsiasi ora» disse a Niall. Lui annuì lievemente.

«Stai uscendo?» chiese di nuovo lui infilando le mani nelle tasche dei jeans.

«Sì, sto andando a cena dai miei genitori»

Niall sembrava preoccupato. Come avrebbe fatto a calmare suo figlio?

«Torniamo domani» disse rivolgendosi più ad Ethan che a Lynn. Lui tornò a piangere a singhiozzi.
Niall si portò una mano sul viso esausto.

«Potete restare qui»

Gli occhi di Niall si fermarono in quelli di Lynn. Voleva che restassero lì a casa sua mentre lei era via?

«Non è necessario»

Lynn fece scendere il bambino dalle sue braccia e lo incitò ad entrare. A piccoli passi raggiunse il centro del corridoio.

«Restate qui» disse a Niall. Lui non sapeva cosa rispondere. Cosa avrebbe dovuto dire?

«Il frigo è pieno di cibo, sentiti libero di sporcare pentole e padelle. Potete guardare la tv, fare un bagno oppure utilizzare il computer. Lo puoi trovare nella mia stanza. Fai come fossi a casa tua Niall»

Zweisamkeit; njhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora