Scatole magiche

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Erano passate ormai due settimane dalla vacanza in montagna, una settimana dall'incidente con la valanga, quattro giorni dal discorso con la madre e levi era ancora lì, fermo, bloccato. Come poteva fare? Come faceva a dirgli in faccia "hanji tu mi piaci!", per non dire peggio, quelle dannate,famose, parole. Era tormentato. Era da tre giorni che provava a diglielo, le ha provate tutte, ma si blocca. È più forte di lui, non è mai stato capace di esternare bene i suoi sentimenti ne con la famiglia ne con gli amici, figuriamoci con hanji!
Aveva provato tutti i modi possibili per diglielo: rude,dolce,vago,incazzato, triste...
Ma niente,zero. Adesso stava pensando a metodi creativi, con discorsi, atmosfere,giochi ecc... ma la bocca doveva comunque aprila per dire qualcosa.
Insomma, era nella merda.

-ei nano di merda!-
-CHE CAZZO VUOI!?-
-oi...stai calmo ahahah siamo nel tuo periodo mar rosso?-
-oh, scusami, è che ero sopra pensiero...-
-aaah, problemi di cuore capito. Beh, come ti avevo promesso non ti rompo i coglioni, più che altro è che ho bisogno di te.-
-per cosa?-
-devi aiutarmi a portare queste scatole giù nell'aula 38-
-ok-
Levi prese su la maggior parte di quelle scatolette, erano di grandezza media, tutte colorate, le avrebbe quasi considerate belle.
-ma per cosa servono?-
-oh beh, servono per un gioco che facciamo al club di...teatro...si ok faccio teatro sta zitto!-
-ok ahahah-
-in pratica,in ognuna di queste scatole verrà inserito un fatto,luogo,nome e cosi via che cambierà il corso della storia, dobbiamo inserire la cosa pescata nella nostra storiella. Questo è teatro improvv-
Un rumore assurdo dovette bloccare nanaba. Levi si era fermato di botto, facendo scivolare a peso morto tutte quelle scatole, lo sguardo era assente, guardava il vuoto ma aveva un sorrisetto,inquietante, dipinto sul suo volto.
-em...levi? Ci sei?-
-oh si...eccome...è un'idea geniale...-
-...em cosa?-
-perché parlare?-
-levi mi preoccupi...-
-nanaba?- levi era come se fosse in trans oppure posseduto da qualcuno o qualcosa, le parlava, senza guardarla in faccia -posso rubare un po' di scatole?-
-beh, si, sono cosi tante, non ci servono tut...EI?-
-ciaoo-
Levi corse via.

-son tornata!!-
-ciao cara-
-ciao papà-
-come mai sei tornata dopo levi?-
-mmm? Levi è già qua?-
-si è entrato in casa dieci minuti fa-
-oh...non me ne sono accorta ahahah. Beh, io dovevo andare a prendere la peste-
Hanji guardò il suo fratellino e lo accarezzò come un cane, scompigliandogli i capelli, già disordinati di suo, forse era una caratteristica degli zoe, i capelli ribelli...e quel dannato naso!
Hanji non gli importava di come risultasse di aspetto, com'era era. Era il tipo di persona che preferiva altro che a curare se stessa ma quel naso. Quel naso insieme alle tette erano le uniche cose che odiava! Le tette non pretendeva una quarta, ma nemmeno voleva una prima scarsina. Mentre il naso voleva che scomparisse del tutto, era la sua piaga, sempre presa in giro per il suo naso e gli occhiali, anche se lei ribatteva a tono e quindi dopo due o tre volte i bulletti sparivano, le dava comunque fastidio.
A quel pensiero però sorrise.
Gli venne in mente levi, non solo quando aveva chiaramente detto che preferiva le tette piccole, ma anche quando aveva parlato del suo naso.
Erano in camera sua e hanji stava discutendo con levi degli occhiali, poco dopo il discorso si era sposato sul naso perché appunto, come detto prima, era presa di mira anche per quello.
-ma perché ti prendono in giro per il naso? C'è gli occhiali ok, classico ma il naso...-
-ma come levi non vedi! È immenso! Mi sta sul cazzo sto naso! Lo odioo, come le mie tette, ma sto naso ancora di più! È lunghissimo e gigante...-
-ma a me piace il tuo naso...-
Hanji si bloccò e lo guardò con la bocca aperta, non tanto per lo stupore, anche, ma soprattutto era felice! Felice che qualcuno piacesse il suo orrendo naso e non un qualcuno qualunque! Ma levi.
Levi peró si riprese subito dal imbarazzo e se ne uscì con le sue classiche battute sarcastiche.

-hanji perché sorridi?-
-è? Cosa? Oh nono niente papà-
-bah ok...ah domani a pranzo sarete solo tu e levi. Dobbiamo portare il nostro freddy dal dottore per la puntura e dopo il dentista.-
-insomma la giornata della salute ahahah comunque va bene, sta tranquillo non distruggeremo la casa-
-ahahah lo spero bene-

Il giorno dopo la mattina proseguì come al solito, nanaba insultava tutti, mike la placava, erwin parlava in modo aulico insomma tutto bene. Tranne levj, oggi stava particolarmente nel suo e anche se lei insisteva lui non cedeva.
Finite le lezioni hanji prese il suo zaino e insieme agli altri scese in cortile.
-ciao ragazzi! Andiamo lev-
guardò ovunque ma levi era sparito.
-dovè levi?-
-ah boh, sarà morto-
-NANABA!-
-oooh daiii scherzavo ahahah-
-va beh...vado...ciao ancora!-
-ciao hanji!-
"Sarà successo qualcosa di grave?"
Era il pensiero fisso di hanji, era strano che per due giorni levi la abbandonasse. Non si dava pace e per tutto il tragitto si tormentò la mente con ogni ipotesi e la sua soluzione.
Arrivò a casa.
Prese le chiavi.
Aprì la porta.
-sono a casa levi!-
Silenzio.
-levi?-

-angolo bar-
Stavolta non dico niente ma solo, preparatevi
Ringrazio col cuore tutti e come sempre
#ciaone

Gli Zoe (ispirato dai Cesaroni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora