Nessuno ti deve mettere i piedi in testa

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Una volta arrivati sulla collina montarono le tende, presero la legna, accesero il fuoco ed insomma, tutte le cose noiose ma necessarie per sopravvivere.
-certo che però mary i tuoi nonni ti hanno dato il cibo per 5 mesi! Ahhahaha-
-già hai ragione, esagerano molto quelli di giù-
-beh io ti continuo a dire che voglio venire giù!-
-nanaba...tu vuoi venire giù specialmente per il limoncello-
-ahahahah nooooo non è vero-
Mentre loro stavano chiacchierando con la silenziosa presenza di tutti gli altri si sentì un urlo molto acuto provenire dietro di loro. Si girarono tutti verso la fonte di quel urlo.
-MOBLIT COME HAI POTUTO NON DIRMI NIENTE!!!!! TI PIACE LA COREANA CHE TI OSPITA!!!-
-perché lo hai gridato cosi?-
-come hai potuto! Deve essere da una vita che tu lo sai!-
-si! è vero ma non so come fare e dato che sono disperato ho bisogno di te-
Lo aveva detto tutto d'un fiato.
Era da mesi che moblit si trovava in corea, più precisamente da 5 mesi, ne mancavano ancora 7.
-da quanto?-
-e da un po' hanji...-
-quanto?!-
-da un mese! Ok?-
-o merda...-
-lo so ci sono immerso!-
-no non è vero! Una soluzione c'è-
-ah si? Quale? Io fra sette mesi non la vedrò mai più come può esserci una soluzione?-
-...mi avevi detto che lei voleva studiare legge giusto?-
-si ma cosa c'entra?-
Nel frattempo tutti i ragazzi si erano avvicinati al protagonista della vicenda, c'è chi ascoltava attentamente, c'è chi commentava col compagno, c'è chi invece diceva la sua, e questo suo pensiero guarda caso era esattamente lo stesso tasto che voleva toccare hanji.
Ovviamente quello che parlò era levi.
-moblit è semplice, ospitala tu per il prossimo anno, ne parli coi suoi genitori, ne parli con lei e poi tutto risolto ma se non fai qualcosa vivrai col rimpianto ed è una sensazione orribile...-
Qualcosa si accese negli occhi del corvino, una luce spenta,malinconica, pensierosa. Ovviamente la mora lo aveva notato.
La questione moblit si era risolta, appena il ragazzo sarebbe tornato là non avrebbe perso neanche un minuto in più e avrebbe parlato con la ragazza. Mentre la serata andava avanti hanji non si levava dalla testa il pensiero "cavia" , era da un po' che pensava a tutti gli avvenimenti strani di levi e quella luce, quello sguardo le aveva fatto capire che levi aveva qualcosa.
Primo o poi avrebbe dovuto parlare con il nano, lui le stava vicino e l'aiutava sempre, specialmente in quest'ultimo periodo con simuns, anche lei doveva fare lo stesso.
Dopo che avevano mangiato e cantato un po' davanti al fuoco decisero di fare un gioco, uno di quelli stupidi banali ma, se fatto con delle persone malvagie o pazze, è uno dei più divertente e rivelatori. Obbligo e verità.
Ora, non sto qua a dirvi tutti gli obblighi e verità che sono usciti, son troppi, anche se si sono scoperte molte cose, come ad esempio che nanaba ama quel naso che tanto insulta del suo amante, che moblit ha sempre avuto una cotta per hanji fino alla prima liceo, anche se lei ha fatto finta di non sentire per il poveretto.
Son successe tante cose, come l'obbligo che ha costretto hanji e levi a tenersi per mano per tutto il tempo del gioco, che sono stati obbligati a dire cose che pensano dell'altro.
Cose che hanno toccato entrambi, e cose imbarazzanti. Come quello scherzo.
Hanji sapeva benissimo che levi odia lo sporco, e quello che odiava di più era quello appiccicoso e la terra. Cosi un giorno mise due go pro in bagno, per filmare il suo esperimento, e mentre lui si lavava, ha fatto cadere del miele sulla sua testa, senza farsi vedere, e successivamente della terra.
Quando lui uscì, nonostante lei si nascose nel suo posto segreto, la trovò e decise di buttarla nella vasca da bagno e lavarla, vestita per carità, ma comunque era molto umiliante. Quello che levi non sapeva era che la mora avesse filmato tutto.
Ci furono molto minuti di imbarazzo. Comunque, a parte questo piccolo fatto, grazie alle verità e agli obblighi fatti dai loro amici, hanno messo a dura prova i nostri cari protagonisti. Più di tutti levi, che lui i suoi sentimenti gli aveva già capiti da molto tempo. La mora invece sentiva quella verità nascosta, quella orribile sensazione "ce l'ho sulla punta della lingua".
Prima però di risolvere tutto, voleva aspettare l'anno nuovo, ormai mancavano pochi secondi.
-3...2...1...BUON ANNO!!-
Tutti iniziarono a baciarsi, abbracciarsi ecc.. tranne hanji che,dopo aver fatto gli auguri a tutti, chiamò il suo moroso.
Quando finì, non rise più per tutta la serata.
-beh...sarà meglio andare a letto, domani dobbiamo guidare e dobbiamo essere abbastanza sobri e svegli-
-già, buonanotte a tutti!-
-hanji!-
-mm?-
-vieni un secondo, ti devo parlare-
-dai levi sono stanca! Ho voglia di dormire!-
-non me ne frega un cazzo!-
-ma che fai?!-
Levi la prese di peso e la portò davanti al dirupo. Si poteva ammirare tutta la città illuminata, c'erano ancora alcuni paesini che, nonostante fosse passato l'orario, continuavano a mandare in cielo fuochi.
-ora puoi parlare-
-di cosa?!-
-non mi pigliare per il culo! Ho visto che dopo che lo hai chiamato hai pianto!-
-come...-
-io ti vedo hanji! Quindi non farti del male da sola e parla!-
Hanji era rimasta senza parole, non solo perché levi era incazzato, ma soprattutto perché lo aveva notato. Erano scese solo due lacrime, solo due! Non c'erano segni sul suo volto che potevano far capire agli altri l'accaduto, aveva controllato col telefono prima di tornare da loro.
-è vero...l'ho sentito...e l'unica cosa che ho sentito uscire dalla sua bocca è stata solo indifferenza...-
-hanji, è da un po' che volevo farti sta domanda...-
Gli occhi di lei si illuminarono.
-te sei innamorata di simus?-
Per qualcheduno strana ragione all'inizio ci era rimasta male, si aspettava altro...ma cosa?
-ma che domanda è?-
-tu cerca di rispondere-
-...beh direi...-
-aspetta. Prima devi rispondere dentro di te. Io devo solo essere il secondo a saperlo tu devi essere la prima-
Detto questo levi si spostò di qualche metro e si mise a guardare quello splendido paesaggio che si ritrovavano di fronte.
Hanji aveva capito quello che doveva fare. Palazzo mentale, doveva concentrarsi e capire tutto.

Passarono due ore.
-no-
-no cosa?-
-non lo amo-
Sorrise.
Anche lui.
-bene, sono sollevato che lo hai capito, è la decisione giusta. Nessuno deve osare a...-
-mettermi i piedi in testa-
-...giusto-
Silenzio.
-beh levi, domani sei pronto?-
-per cosa?-
-si parte! Andiamo a sciare!-
-aah! È vero!-
-tranquillo nanetto! Ti insegnerò io come scendere-
-allora sono proprio nella merda-
-ne sei immerso!-

-angolo bar-
BOOM BABY!
Eccomi qua nuovo capitolo! Spero vi piaccia e vi ripeto la fine è vicina. Tan tan taaan.
Comunque vi volevo informare che ho scritto una one-shot. Se volete provare a leggerla dopo questa come pausina ahahah. È molto più seria e sentita rispetto a questa storia.
Ci vediamo al prossimo capitolo dolcezze!
#ciaone
GRAZIE ANCORA A TUTTI PER TUTTO

Gli Zoe (ispirato dai Cesaroni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora