Lo sguardo depresso è uno sguardo impietoso su se stessi e sul mondo, è un giudizio che non lascia scampo, è una lente deformante che ricopre tutto ciò su cui si posa lo sguardo con un manto di catrame, nero, vischioso.
Essere depressi significa che, indipendentemente da quanti amici, quanto successo, quanti soldi hai, riesci a concentrarti solo su quello che non sei e vorresti essere, su quello che non hai e vorresti avere, su quello che sognavi e non hai ottenuto, su dove non sei e dove credevi saresti stato.
Le persone clinicamente depresse (che non sono persone un po' tristi o giù di morale) non stanno tutte a letto a piangere, non si trascinano in pigiama giorno dopo giorno. Di solito, le persone depresse, si sforzano di vivere: escono con gli amici, cucinano, lavorano, studiano, fanno tutto quello che ci si aspetta da loro, ma lo fanno sperando di morire, desiderando di essere inghiottite da un buco, di essere colpite da una pallottola vagante. Le persone depresse, spesso, sono bravissime a fingere di stare bene, a mimetizzarsi tra i normali.
[questo brano è tratto da un post del mio blog. questo il link al post http://azzurropillin.blogspot.it/2017/02/mi-ammazzo-per-il-resto-tutto-ok.html]
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Aria e altri coccodrilli
General FictionTi è mai capitato di corteggiare la morte? Di essere al piano alto di un edificio e volerti buttare giù? Di pensare che la vita fosse troppo dolorosa e complicata? Allora non ti sarà difficile immedesimarti in questa storia. Aria e Eva hanno 18 anni...