mentre facevo ricerche sulla depressione per scrivere questo romanzo ho scoperto due cose interessanti:
1- su wikipedia c'è un'intera pagina dedicata agli scrittori suicidi. ce ne sono oltre cento e nell'elenco si trovano i soliti David Foster Wallace, Sylvia Plath, Virginia Woolf, Cesare Pavese... compaiono anche parecchi scrittori di cui ho letto qualcosa e che però non avevo idea che fossero morti suicidi. Non che saperlo avrebbe cambiato qualcosa.
Per esempio, Romain Gary, autore di un romanzo che si intitola "La vita davanti a sé" si è sparato in bocca.
Sandror Marai, autore de "Le braci" (romanzo che io ho trovato insopportabile ma che tutti adorano), si è sparato alla tempia.
Franco Lucentini (che in coppia con Carlo Fruttero ha scritto parecchi gialli) si è gettato nella tromba delle scale come fece Primo Levi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Scrittori_suicidi
2- uno studio evidenzia che l'incidenza dei suicidi tra gli scrittori è del doppio rispetto alla popolazione "normale". come a dire che l'osservazione e l'analisi della realtà e della natura umana cui ti costringe la scrittura non può portare altro che a rendersi conto di quanto tutto sia brutto, stupido, inutile.
o ci sono altre letture di questo risultato che non colgo?
https://www.theatlantic.com/health/archive/2012/10/study-writers-are-twice-as-likely-to-commit-suicide/263833/
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Aria e altri coccodrilli
Genel KurguTi è mai capitato di corteggiare la morte? Di essere al piano alto di un edificio e volerti buttare giù? Di pensare che la vita fosse troppo dolorosa e complicata? Allora non ti sarà difficile immedesimarti in questa storia. Aria e Eva hanno 18 anni...