L'amore del cuore.

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Descrizione: Marco ed Ace si amano, ma quest'ultimo ha in serbo una sorpresina speciale per il suo compagno, in un giorno altrettanto memorabile. L'amore di due persone così unite sfocerà in un letto pieno d'ardore e sentimento, per poi finire nel migliore dei modi. O quasi.




Ace vagava a piedi nudi, come tutto il suo corpo, sopra il pavimento di legno, caldo e confortante del bagno della stanza della taverna vuota in cui soggiornavano da un paio di giorni, con la ciurma sparsa sull'isola già all'alba; e con un sorriso subdolo sul volto, divertito al pensiero che sorvolava la sua mente da un paio di giorni mentre una corda penzolava a tempo della sua andatura nella mano destra, ed una fascia rosa gli attorniava il corpo, finendo con un fiocco sulla schiena: era deciso ad attuare quel piano. E ormai era vicino, vicinissimo. Arrivò davanti la porta dal colore marrone, scuro e limpido, e lasciò che la mano libera si impadronisse della maniglia con fermezza. Ridacchiò piano, cercando di non farsi sentire dalla persona al suo interno che aveva lasciato sola nel letto a dormire, ed entrò in punta di piedi, avvicinandosi guardingo alla base del letto e piegandosi sulle ginocchia con un respiro lento e calcolato. Osservò il volto appisolato e sereno del compagno sul materasso, dalla capigliatura scompigliata e bionda, con la faccia un po' allungata, e che, nel complesso, ricordava vagamente un ananas; con il corpo nudo ma coperto fino all'addome dal lenzuolo bianco e blu. Sorrise, trovandolo così bello, però non doveva distrarsi, si disse; e così allungò, cauto, una mano con cui prese con delicatezza il polso del ragazzo dormiente, e lo portò al lato destro del braccio dello schienale in legno, annodandoci attorno la corda. Vedendo che non si fosse svegliato, sorridendo, fece lo stesso con il secondo arto, allungandosi verso di esso, con cura e attenzione, sopra il corpo del bel addormentato ma senza toccargli il petto, tanto non sembrava voler dare segni di vita il suo Marco, e alla fine, dopo averlo legato al letto, ridendo silenziosamente si mise seduto sul materasso, ma il sorriso svanì nell'accorgersi solo in quel momento che Marco lo stesse osservando curioso.

-Buongiorno.- ghignò lui, divertito da quel risveglio insolito, anche se in realtà lo aveva sentito arrivare già dopo che aveva aperto la porta, ma aveva preferito lasciarlo fare, per vedere cosa avesse in mente.

-Giorno.- ridacchiò, saltellando e mettendosi seduto sopra di lui, cercando di non fargli male con quel piccolo balzo.

E, ridacchiando, Ace si chinò per baciarlo sulle labbra, assaporando il suo buongiorno per bene, chiudendo gli occhi e respirando il suo odore mentre adagiò i palmi delle mani contro i suoi pettorali, lisciandoli e percorrendoli fino a raggiungere le lenzuola, per poi scendere ancora di più, togliendoglieli fino a scoprirgli linguine. Si staccò, sospirando con il respiro veloce e posizionandosi sopra il suo stomaco, guardando il volto del biondo che non sembrava voler dare segni di protesta, così rimase lì, con le mani ferme, di nuovo, sui pettorali, sopra il tatuaggio blu a forma di croce e con la luna rovesciata al centro che gli era sempre sembrata un sorriso. Si avvicinò, con pacatezza al suo collo con le labbra, cominciando a percorre quel lembo di pelle con la lingua fino all'orecchio, solleticandogli il lobo e poi tornare giù a mordere, stuzzicandogli la gola e lasciandogli così un succhiotto roseo e ben in vista, per far capire che il suo Marco era, senza ombra di dubbio, solo del sottoscritto. Arrossì, continuando a scendere e scendere con la bocca, baciando ogni punto del suo collo fino alla spalla, e bagnandola un po' con la lingua, volendo stuzzicarlo in tutti i modi possibili.

-Mhm, vedo che hai molta voglia, eh?- lo sentì dire ed Ace alzò gli occhi verso di lui, notando come ghignasse malizioso, dandosi la spinta sui polsi legati e mettendosi seduto ma senza provare a liberarsi.

-Oh.- sobbalzò per quel movimento improvviso, rischiando quasi di cadere ma riuscì in tempo a tornare in equilibrio e così tornò ad osservare le pupille del compagno che sorrideva, come voglioso di giocare. -Beh... Mhm... Volevo solo...- arrossì, abbassando gli occhi sullo sterno e passandoci un dito sopra con fare impacciato e sensuale al tempo stesso prima di sussurrare:

All very hot. - One-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora