Incontri familiari del terzo tipo?

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Descrizione: Trovarsi sdoppiati da un momento all'altro, complica un po' la situazione, ma in realtà può soltanto migliorarla... Marco e Ace si troveranno ad affrontare non solo i loro sentimenti per l'altro, e si troveranno a svelare e capire l'altro più di prima.




Era... in un posto strano lui o era solo strano chi lo stesse guardando con la medesima meraviglia? Perché quella ragazza aveva così tanto di familiare, e poi... Insomma... Perché era nella sua stanza? Aveva controllato, e sì, era in camera sua, sulla Moby Dick, quindi la domanda era: chi era quella?

Non era uscito, no... Ieri sera era rimasto in stanza, a bearsi e a lamentarsi al contempo di quanto fosse bello Marco, abbracciando il proprio cuscino, raggomitolandosi quasi su di esso, arrossendo e continuando a pensare a come lo volesse... Eppure non lo aveva e se ne lagnava: avrebbe desiderato ardentemente passare la notte con lui... Per dormire!, si affrettò ad aggiungere, perché i suoi stessi pensieri stavano sfociando in chissà cosa, e che era anche leggermente perversa! Ma Marco..., scuoté il capo, lasciando stare quei pensieri e riportando gli occhi sulla donzella.

-Ci conosciamo?- mormorò, ma la cosa che lo attirava, adesso che notava, era che fosse vestita un po' come lui: aveva dei pantaloncini neri, ma che arrivavano a sotto l'inguine al contrario suo che andavano fino a prima dei ginocchi; una borsetta azzurra attaccata alla coscia, come lui ma differenziava che la sua fosse compatta e infilata ai bermuda. Per il resto, gli stivali, se non fossero così femminili e sottili, con il tacco; rappresentavano quasi i suoi, sempre del medesimo colore che avevano anche i propri: nero, come aveva la fascia che celava e reggeva il consistente e non eccessivo seno della ragazza, e che era un qualcosa che lo distingueva completamente perché lui era a petto nudo, a mostrare il suo fisico scolpito, tonico e mascolino, mentre lei lo teneva gracile all'apparenza, piatto e ben formoso. Cosa che ora lo colpiva di più... Era la S sbarrata che portavano entrambi, e sullo stesso braccio poi!, quello sinistro e che riportava il nome di ognuno; e fu da ciò che capì che lei si chiamasse Anne.

-No, non penso... Almeno.- inclinò il capo da un lato, gonfiando una guancia e mostrando che possedesse delle lentiggini sotto agli occhi, pochi ma evidenti, come li aveva esattamente lui.

-Io mi presento: Sono Ace, Portgas D. Ace; piacere di fare la tua conoscenza.- e fece un dolce inchino con il capo, rialzandolo con un sorriso ma restando con le ginocchia conserte sopra al materasso del proprio letto, guardandola poi restare sorpresa, con tanto di bocca, aggraziata come il volto; spalancata.

-Anche il mio cognome è Portgas D.... Ma... Tu, perché sei nella mia stanza con il mio cognome?- forse non aveva senso impostare quella frase in quel modo, ma continuò ad attendere, con una ciocca mora che ricadde davanti ai suoi occhi castano scuro, fino a sfiorare con dolcezza, con una melodia silenziosa, la punta del piccolo naso, docile e dritto.

-Io... Questa è la mia stanza.- evidenziò il pronome personale, strizzando leggermente un occhio, confuso: aveva i suoi stessi capelli...? Che coincidenza, e aveva anche il suo cappello arancione, che le ricadeva sulla schiena; e la collana di perle rossa sul collo! E anche lo scaldamuscoli, del medesimo colore del primo oggetto; sul gomito sinistro, assieme al log pose e al bracciale a strisce bianche e rosse...! Cosa strana... Forse doveva andare da Marco, tutto quello era un buon motivo per andare da Marco a chiedere spiegazioni, sì, annuì, felice interiormente. Era da troppo che non andava a trovarlo, purtroppo...

-Oh, hai ragione... Credo... Non so, non si vede molto: è buio. Però la mia non ha l'oblò cerchio, ma una finestra quadrata.- discusse, seria, sorridente e con Ace che annuì, affrettandosi dunque ad aprire la vetrata dopo aver scostato la tendina scura, per far entrare, oltre all'aria, anche la luce, che illuminò, anche se non eccessivamente, almeno entrambi.

All very hot. - One-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora