Trois // ✅

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-i demoni danzano in cerchio mentre le emozioni mi vanno di traverso...






Restò pietrificato.
Derek Hale? Oh Grandioso.

Si ricompose subito imprecando sotto voce, ormai il danno era stato fatto e poi quel pallone gonfiato si era comportato male nei suoi confronti.

«Il piacere non è di certo mio Mr.Hale, ma Allison può accompagnarla al vostro tavolo»
Sorrise tirato.
Era certo che in quel momento avrebbe avuto il premio per la miglior interpretazione.
Quel sorriso falso non gli donava di certo, infatti la signora Fleurs storse il naso.

Si girò e scappò nel retro della cucina per prendere una boccata d'aria.
Il cuore gli martellava nel petto.

Stava per avere un infarto? Probabilmente.

E se lo avessero arrestato?
Doveva scappare via....forse il Canada andava bene.

«MA DICO SEI IMPAZZITO PER CASO?»

Roteò gli occhi seccato.
Non solo aveva il cuore a mille, la testa che gli scoppiava per colpa di quegli occhi verde-bosco, occhi meravigliosi tra l'altro, per appartenere ad una persona così brutta interiormente.
Era un oltraggio.

Ora si doveva anche subire la sfuriata di Lydia, poiché la rossa aveva una cotta pazzesca per quel filantropo e se ogni volta che Stiles si prendeva gioco di lui finiva con delle uova e pentolini in faccia...

Ora non osava immaginare cosa gli avrebbe fatto.

Ma restò di sasso la ragazza si buttò fra le sue braccia, abbracciandolo.

«Dio Stiles,pensavo che quel miliardario da strapazzo ti avrebbe pestato a sangue per come gli avessi risposto»

Si.
Lydia era una ragazza fantastica.

«In realtà avevo più paura per come sarebbe stata la tua reazione»

Lydia rise scompigliando i capelli al moro e con un sorriso tornarono dentro.
Sebbene le gambe gli tremavano ancora...

Ma la guerra non era ancora finita..



[...]



«enfant un altro caffè, sta volta senza cannella grazie»

«Glie la sputo in faccia la cannella» Pensò, mentre con un sorriso meravigliosamente falso preparava un altro caffè al loro ospite d'onore.

Era lì da più di un'ora.
Seduto a quel cavolo di tavolo, stuzzicando il ragazzo.

«Prego»

Sussurrò mentre appoggiava un'altra tazza di caffè fumante al tavolo richiesto.

«Ti chiami Stiles vero?»

La voce profonda,curiosa... interessata.

Il ragazzo non lo calcolò di striscio, andando via per servire un altro cliente..
Scappando quasi.

Ma l'uomo dagli occhi verdi, osservava ogni mossa che facesse la sua preda, perdendolo di vista solo per un secondo.

«Smettetela di fissarmi,la minaccia di chiamare la polizia è ancora valida.»
Ringhiò dietro al miliardario.
Era appoggiato alla vetrata, le braccia conserte, lo sguardo torvo.

Le renard noir  et le loup aux yeux bleus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora