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-Abbi pazienza mio giovane amico, non lasciare che la rabbia, quella bellissima tentatrice, ti inganni con il sol suo pensier~





Erano passati due giorni.
Il moro aveva lasciato Lydia da sola al Bar, ma ei, aveva un leggero accenno di influenza e non gli andava di starnutire su ogni tipo di dolce presente in quel posto.

Perciò era rimasto a casa.
Al calduccio.

Guardando Harry Potter e poi Star Wars.
Anche se non l'aveva finito tutto.
Dopotutto, gli mancavano ancora due film e le maratone sono lunghe da sopportare.

Doveva essere felice, non vedeva quel milionario da quattro soldi, Ethan era come sparito e ah finalmente un po' di pace.

Ed invece....

Era come se fosse diventato un fantasma, non mangiava, non parlava.. ma questo suo comportamento dipendeva solo da una sola persona.

Suo padre.

Noah Stilinski un tempo era un grandissimo uomo.

Ma il potere, il denaro lo hanno consumato. Come tutti del resto...

Ah i soldi.

Vecchia tentazione del diavolo.

C'è chi uccide per essi, ed io mi domando se i soldi, il denaro, fossero più importante della vita.

Dopotutto i soldi sono tanti....

Ma la vita....beh...

Il nostro protagonista si alzò prendendo le cuffie e scorrendo nella sua playlist, cliccò su una delle canzoni della sua band preferita e chiuse gli occhi rilassandosi.

Fall out boy.

-Some legends are told
Some turn to dust or to gold
But you will remember me
Remember me for centuries -



Ricordò ogni minuto passato con quell'essere.
Perché chiamarlo uomo era un insulto a tutta l'umanità.


Un bambino dalla carnagione molto pallida correva in giro per la casa, rincorso dal padre.

«Stiles vieni subito qui,non puoi andare in chiesa senza pantaloni!»

Urlò Noah al figlio cercando di prenderlo, ma Stiles correva molto più veloce e rideva come un matto.

«I pantaloni non servono père»

Noah sorrise, sentendo la pronuncia del figlio e per Stiles fu l'ultima volta che vide un sorriso orgoglioso sul volto di suo padre.




-And just one mistake
Is all it will take.
W

e'll go down in history
Remember me for centuries
Remember me for centuries-


Stiles prese la chitarra e iniziò a suonare stoppando la sua canzone preferita, ignaro che qualcuno lo stesse osservando leccandosi le labbra.


«e poi dici che non sei un maniaco»

Sibilò il ragazzo,mettendo a posto la sua preziosa chitarra e girandosi verso il miliardario, playboy, filantropo, genio ed egocentrico.
Voleva davvero spaccargli qualcosa addosso.

Le renard noir  et le loup aux yeux bleus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora