Capitolo 7

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Per Niall ci fu il vuoto e poi rieccola lì, la macchia sul soffitto.

<<Larry>> disse Niall d’un tratto.

<<Come scusa?>> chiese Louis.

<<Ho detto Larry>> ripeté lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

<<Larry? Chi è Larry?>>

<<Vorrai dire ‘chi sono i Larry’>> rispose Niall ammiccando verso l’orologio.

<<Chi sono i Larry?>> domandò Louis stanco di quel gioco.

<<Nel presente, quando vedi due persone bene insieme, unisci i loro nomi>> spiegò Niall.

<<Quindi Larry saremmo io ed Harry? Tu ci vedi bene insieme?>> chiese Louis, ma Horan non gli stava prestando molta attenzione.

<<Stylinson>> rispose dopo qualche secondo, <<Sì, Larry Stylinson. Suona bene non ti pare?>>

<<Larry Stylinson>> ripeté Louis assaporando lentamente quel nome sulle proprie labbra.

                                                                     °°°

Ad aspettare Liam fuori dal letto c’era una nuova estenuante giornata da studente, sentiva la sua presenza vegliare su di lui in attesa che si alzasse. Si girò da dentro il fagotto di piumone e lenzuola molto più attraente delle ore di scuola.

<<Sono le sette ragazzi>> disse un simpatico omuncolo da dentro la sveglia di Liam, si chiamava Tommy ed era finito là dentro da non troppo tempo, per colpa di una truffa relativa al commercio del petrolio.

<<Dobbiamo svegliarlo>> rispose un uomo anziano chiuso da poco più di mezzo millennio in quel antiquato comodino che non sembrava dispiacergli poi tanto.

Liam sentì un conto alla rovescia partire da cinque, ma arrivati al numero due non partì la sigla di Icarly come pensava, ma uno stonatissimo coro di voci accompagnato dal suono martellante di Tommy la sveglia. Si premette il cuscino sulle orecchie e chiese pietà. Payne aveva previsto tutta la scena già dalla sera precedente, infatti scongiurò i “carcerati” residenti in camera sua, di urlare più forte quando lui gli avrebbe chiesto di star in silenzio. Così fecero; Ma Né Liam né il suo sonno si scoraggiarono, così allungò il braccio verso la sveglia per fermarla in qualche maniera. Toccare Tommy non fu esattamente la cosa migliore che potesse venirgli in mente. Il guardiano cadde in un’enorme cisterna di petrolio. Era finito nella storia di Tommy. Tutti i soggiornanti della camera si abbandonavano a sonore risate nello stesso momento in cui Liam urlava come un ossesso, con i polmoni colmi di un odore pungente. Sapeva non sarebbe potuto affogare, ma l’istinto lo faceva comunque sbracciare energicamente mentre un giovane Tommy, da una piattaforma qualche metro sopra di lui, parlava con un uomo elegante. Dopo una trentina di secondi si ritrovò di nuovo nel suo letto, asciutto e sveglio come non mai.

<<Bastardi>> fu l’ultima cosa che disse loro quella mattina.

                           * * *

Nonostante il risveglio burrascoso Liam dovette ammettere che senza quei cori e quell' originale nuotata mattutina, non sarebbe mai arrivato puntuale per le otto; grazie ai suoi stravaganti amici si trovava davanti i cancelli addirittura in anticipo. Mancavano quindici minuti all’ entrata e di Niall non c'era neanche l’ombra. Chiamò sua sorella Nicole che non gli rispose. Era circondato da infiniti gruppetti d’amici che ridevano, parlavano e soprattutto non lo calcolavano. Ogni tanto qualche ragazza lo indicava con lo sguardo, alle amiche che si giravano contemporaneamente a guardarlo credendo di passar inosservate, ma a parte questo niente. Certo Liam era un ragazzo socievole, ma cosa avrebbe dovuto fare? Interrompere una conversazione e presentarsi? E poi neanche ai ragazzi socievoli piace addentrarsi all’interno di un gruppo. Meglio cercare una preda solitaria che andare incontro al branco, con la quasi certezza di esser attaccati da quest’ultimo. Liam aveva preso a studiare la situazione in cerca di qualcuno in disparte con cui attaccare bottone, aveva individuato una ragazza con le cuffiette quando si sentì picchiettare su una spalla.

Between the clock hands // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora