Theo lo tradiva.
Era l'unica spiegazione possibile.
Erano ormai giorni che il suo ragazzo si comportava in modo bizzarro e Liam non sapeva più dove sbattere la testa.
'Paranoico' gli aveva detto Mason. 'Prudente' aveva ribattuto lui congratulandosi mentalmente per aver aggiunto una nuova parola al suo ristretto vocabolario.
Il primo episodio de 'Theo mi sta tradendo: indizi e indagini' era andato in scena di lunedì.
Liam odiava il lunedì. Il lunedì, checché se ne dica, si ritrovava costantemente circondato di persone ottimiste per la nuova settimana e organizzate per sfruttare al meglio quei 7 giorni di inferno.
Liam, al contrario, si ritrovava semplicemente o con la sveglia rotta e le urla di sua madre o con Theo che gli lasciava languidi baci sul collo.
In entrambi i casi faceva tardi a scuola e si beccava romanzine su romanzine.
Il lunedì di quella stupida settimana di marzo non era però iniziata come sempre.
Liam aveva dormito a casa di Theo e dopo una notte alquanto movimentata a strapparlo dalle braccia di Morfeo era stata la suoneria del cellulare della chimera.
Aveva aperto gli occhi e per prima cosa si era trovato davanti il faccino rilassato del suo ragazzo che dormiva profondamente con una mano sotto al cuscino e l'altro appoggiata sul suo petto, nudo fra l'altro.
Aveva sbadigliato e si era allungato per recuperare il dannato aggeggio che continuava imperterrito a squillare.
Non si era posto il problema di leggere il contatto sullo schermo e aveva semplicemente risposto.
-Pronto?-
-Uhm...Theo?- si era svegliato di botto sentendo una voce femminile dall'altro capo del telefono.
-Sono Liam. Chi parla?-
-Oh beh credo di aver sbagliato numero, arrivederci- una risata nervosa e la chiamata era stata interrotta.
Guardando poi lo schermo si era accorto che il numero non era stato salvato, di conseguenza Theo non la conosceva, o così pareva, eppure lei sapeva benissimo chi stava chiamando.
Aveva posato il cellulare sul comodino non appena aveva sentito frusciare le lenzuola.
Pochi secondi dopo aveva incontrato due occhi cristallini che lo guardavano assonnati e si era sporto per baciarlo.
Avrebbe voluto e dovuto chiedergli spiegazioni ma la mano della chimera, fin troppo vicino al suo inguine, l'aveva distratto.
Aveva comunque fatto tardi a scuola.
Il secondo episodio era avvenuto il giorno dopo.
Il martedì era la serata cinema e Liam e Theo si incontravano a casa della chimera e passavano la serata a mangiare pizza e guardare film, punzecchiandosi e finendo di solito con un cazzotto e un bacio.
Erano ormai le 6 e Liam era già pronto a salutare sua madre e ad andare a casa del ragazzo quando era squillato il telefono di casa.
(Liam aveva rotto il cellulare dopo aver visto la fattorina del ristorante messicano provarci spudoratamente con Theo, quest'ultimo sveva sbuffato e aveva promesso che gliene avrebbe ricomprato uno in cambio di qualcosa. Quel qualcosa prevedeva Liam in ginocchio e la chimera senza intimo, ma tralasciamo. Da allora avevano iniziato a ordinare pizza)
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Gli improbabili (in)successi dei Thiam 2
FanfictionSequel di quella stramba e scoordinata storia che è 'Gli improbabili (in)successi dei Thiam'. Perché trova uno che ti guarda come Theo guarda Liam e nulla, sei a cavallo.