8.

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-Ho solo espresso la mia opinione- sbuffó dimenandosi sulla sedia in cerca di una posizione comoda

-Dare un pugno in faccia ad un tuo compagno non è esattamente la definizione di "esprimere la propria opinione", Liam- lo rimproverò bonariamente il preside sistemandosi gli occhiali sul naso adunco.

Conosceva bene i problemi che quel ragazzino aveva avuto, soprattutto nel controllo della rabbia, non gli sembrò per questo motivo il caso di inferire ulteriormente.

La segretaria che bussava alla porta li interruppe.
Si affacciò con un sorrisetto che a Liam fece venire il voltastomaco.

-È arrivato un parente del signorino Dumbar- squittì

-Lo faccia entrare Clarissa, grazie mille- esordì il preside facendo un cenno con la mano.

Pochi istanti e un ragazzo alto e ben piazzato fece il suo ingresso facendo spalancare gli occhi a Liam. Ci mancava solo questa. Davvero splendido.

Il preside si alzò porgendo una mano al ragazzo che prontamente la afferrò e la strinse.

-Io sono il preside Dawson, lei sarebbe?- chiese il più anziano.

-Io sono Theo Raeken, un cugino di Liam- affermò la chimera con un sorrisetto strafottente mentre si sedeva accanto al più piccolo -i suoi genitori erano occupati e hanno chiesto a me di venire-

Il preside annuì come uno che la sa lunga. Pf.

-L'abbiamo chiamata qui perché Liam ha avuto un altro problema del controllo della rabbia, ha sferrato un pugno sul viso ad un suo compagno, Gabe-

-Beh? Qualche mese fa lui mi ha picchiato davanti a tutti ed io non ho certo fatto questa sceneggiata- esclamò oltraggiato il beta sentendo il sangue affluirgli al viso e le mani prudergli.

Theo allungò una mano posandola sul suo ginocchio, gesto che rimase nascosto al preside grazie alla possente scrivania.

Il lupo di Liam si calmò immediatamente, un po' per il gesto in sé, un po' per il profumo della chimera che gli solleticava dolcemente l'olfatto e in parte perché aveva realizzato che Theo era andato lì proprio per lui.
Si era preoccupato di lui.

-Liam capisco la tua sete di vendetta...-

-Giustizia direi- lo interruppe stavolta Theo attirando su di sé due sguardi sorpresi.

Il preside sospirò, guardò entrambi e scosse la testa sorridendo.

-Per questa volta Liam puoi andare, sappi che la prossima, e spero vivamente non ci sia, non sarò così clemente-

Il beta annuì e a turno lui e Theo gli strinsero la mano prima di uscire dall'ufficio.

Liam riuscì a notare l'occhiata di apprezzamento che Clarissa aveva lanciato a Theo, che, ignaro di tutto, camminava al suo fianco con le mani nascoste nelle tasche del giubbotto.

-Devi smetterla di cacciarti nei guai, non posso pararti il culo ogni volta- lo rimproverò una volta usciti dall'edificio.
Liam percepì un briciolo di rabbia, ma soprattutto ansia e preoccupazione.

-Nessuno ti ha chiesto di farlo- sbuffò l'altro salendo nell'auto.

-Bene, la prossima volta ci penserò due volte prima di offrirmi di venire al posto di tua madre- ribattè Theo mettendo in moto e partendo.

Calò un silenzio assordante riempito solo dal rumore della macchina sull'asfalto.

Liam si sentì in colpa. Theo era andato apposta per lui e aveva rovinato tutto.

-Senti mi dispiace ok? Sono contento fossi lì ma non hai il diritto di rimproverarmi- mormorò il più piccolo fissando il finestrino.

La chimera impiegò qualche minuto prima di rispondere, come a voler soppesare le parole da usare.

-Ci hai mai pensato che ti rimprovero perché mi preoccupo per te e non voglio tu venga espulso per colpa di quell'idiota di Gabe?- replicò con calma successivamente

Liam si passò una mano tra i capelli e annuì sospirando.

-Ha solo fatto una stupida battuta ma sono uscito di testa. Un pugno è il minimo visto come mi ha ridotto tempo fa-

-Cosa ti ha detto?- chiese Theo

-'Ehi Liam ma dicci un po', eri tu a fottere Hayden o lei a fottere te?'- rispose imitando la voce di Gabe facendo ridacchiare l'altro.

Arrivarono davanti a casa del beta che aprì la portiera, scese e la chiuse dietro di sé.
Si voltò poi verso Theo che lo stava fissando di rimando con con un ghigno sulle labbra.

-Puoi dire a Gabe che sono solo io il privilegiato che ha la fortuna di fotterti-

Liam non fece un tempo a dire nulla (e non avrebbe potuto visto lo sgomento) che la chimera ripartì sgommando e sparendo in pochi istanti.

Liam aveva bisogno di una doccia fredda.

Gli improbabili (in)successi dei Thiam 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora