Osservavo la luce della luna riflettersi sul pavimento e su i vari oggetti che ne venivano illuminati. Fissai il letto, si trattava bene, ci si starebbe comodamente in due. Rivolsi la mia attenzione alla scrivania con le pile di libri, era sempre stato un po' disordinato, quella a Skyhold era messa uguale se non peggio, sembrava che svuotasse un quarto della biblioteca al piano superiore ogni volta. Spesso mi ero ritrovata sfinita sul divano nella rotonda con lui accanto che leggeva argomenti di ogni tipo, dalle cose più banali, alle più complicate, finché il sonno non prendeva il sopravvento. Sorrisi a quel ricordo, una volta mi ero svegliata stesa del tutto su di lui, con la testa suo petto, i nostri corpi aderivano perfettamente e costatai piacevolmente che non gli ero indifferente, anche se continuava a trattenersi dall'osare qualcosa di più dei semplici baci. Avevo sfruttato quel momento prendendomela comoda, anche se dubito stesse dormendo. Ridacchiai per poi sospirare profondamente, avrei fatto i conti prima del previsto, questa volta non avevo il braccio che mi stava facendo impazzire, uno schiaffo bene assestato ci sarebbe stato tutto e senza rimorso per avermi lasciato davanti a quell'Eluvian!
Finalmente udii dei passi provenire dal corridoio, si avvicinavano sempre di più, la serratura della porta scattò, entrò senza tanti preamboli e accese le luci. Lo colse uno sguardo sgomento, che grande soddisfazione, sorrisi e con un semplice movimento della mano, annullai la magia su capelli e occhi. Rimanemmo in silenzio. Lo osservai, identico ad un anno fa, stava benissimo con quell'armatura dorata e la stola di lupo, gli conferiva un'aurea di rispetto e potenza, completando la figura del Dio di cui emanava l'essenza, quella parte di lui che non aveva più bisogno di celare e che conoscevo così poco.
Sospirai -Devo essere sincera, visto che Leliana non ti trovava, pensavo sarebbe stato più difficile, ho avuto più fortuna del previsto- mantenni per adesso un tono calmo. Mi guardò sorpreso, per la magia che avevo fatto e disapprovava la mia presenza, non che fosse inaspettata questa sua reazione, ma lui era arrabbiato!? Eseguii un gesto, un'onda d'urto lo spinse con forza contro il muro. Era esterrefatto, non se l'aspettava -Come...?- non gli lasciai finire la frase, gliene rivolsi un'altra, questa volta la annullò senza sforzo. Mi avvicinai fino a guardarlo in faccia, ero furibonda.
-Tu sei arrabbiato? Tu?! Tu che per tre volte mi hai lasciato, che per tre volte non ti sei fidato di me? E continui a non fidarti! E io come una stupida sono arrivata fino qui, continuando a essere innamorata di te e voglio solo te!-
Mi rivolse un'espressione afflitta, non c'era più traccia del sentimento precedente. Non mi importava, con tutta la forza che avevo gli tirai uno schiaffo, rimase interdetto a fissarmi -Questo è per avermi abbandonato davanti a quel maledetto Eluvian! Ora che almeno ho avuto questa soddisfazione, me ne andrò! Vuoi fare da solo? Vuoi starmi lontano? Bene! Continua a mentirti e a lottare da solo! Tanto sono solo una stupida Dalish che non vale nulla in confronto a un Dio!-
Lo superai dirigendomi verso la porta, ma mi passò un braccio sulla vita e uno più in alto vicino al viso, bloccandomi e tirandomi verso il suo petto. Provai a liberarmi, senza successo. Istintivamente avrei potuto tirargli una gomitata in un fianco, ma repressi quell'idea. Non riesco...non riesco a fargli del male -Lasciami...lasciami andare, non hai fatto altro da quando ti ho conosciuto, anche se avevi detto di non volermi perdere...- dissi con un filo di voce.
Mi strinse di più a sé, mi vennero le lacrime agli occhi, le trattenni e urlai -Stupido orgoglioso! Lasciami!!- mi girai di scatto verso di lui con l'intento di spingerlo via, ma mise entrambe le mani sui fianchi bloccandomi e prese possesso della mia bocca. Cercai di staccarmi, ma mi tirò più verso di sé insinuandosi con la lingua e accarezzandomi il palato, mi si annebbiò la mente -Smettila...- sussurrai contro le sue labbra. Non aveva senso, nessun senso! Dopo tutto questo tempo mi vuole ancora, ma mi allontana da lui! Le lacrime mi rigarono il viso, mi baciò ancora più dolcemente. Cedetti. Sentire dopo tutto quel tempo il suo sapore e il suo respiro, mi faceva impazzire! Gli misi le mani sul viso e lo tirai più verso di me. Ci staccammo senza fiato, i miei amati occhi grigi ardevano di desiderio, appoggiò la sua fronte alla mia, averlo così vicino, dissolse la rabbia che per un attimo aveva preso il sopravvento.
-Ir abelas, perdonami ti prego- mi allontanai un poco per guardarlo. Spostò le mani dalla mia vita e lo vidi armeggiare con velocità e perizia con i guanti dell'armatura, togliendo anche la maglia metallica sottostante, facendo cadere a terra il tutto senza riguardo. Accarezzò poi il mio viso asciugandomi le lacrime, notai con la coda dell'occhio una cicatrice su tutto il dorso della mano destra, non c'era mai stata e non era molto vecchia...cosa gli era successo? -Non dire mai più che sei una stupida Dalish, sei unica e la cosa più importante che io abbia a questo mondo- tutte le difese che avevo alzato erano svanite, sentii le guance scaldarsi per quella rivelazione. Lo fissai e gli posai un bacio leggero, un bacio senza fretta su quelle labbra calde e morbide. Seppellii l'istinto di approfondire quel contatto, ne sentivo il bisogno, ma mi trattenni. Abbassai lo sguardo -Stupido...- mi strinse a lui affondando una mano tra i miei capelli e facendomi appoggiare il viso contro la sua spalla, sulla pelliccia morbida. Adoravo quel suo fare protettivo e quei baci così possessivi...non era cambiato, potevano chiamarlo Temibile Lupo, ma era sempre il mio Solas.
Sospirò e mi guardò preoccupato -Non voglio che porti questo mio peso...tutto quello che è successo è colpa mia. Solo mia e io devo rimediare, non voglio rischiare che ti venga fatto del male o che cerchino di ucciderti- i suoi occhi di solito sempre di un grigio chiaro, ora si erano adombrati, tristi -Preferisco che tu mi stia lontano... - disse quelle ultime parole con voce spezzata. Abbassò lo sguardo.
No. Non puoi farti una cosa simile, non puoi continuare a punirti in eterno e io non ho tutto il tempo che hai tu, non posso continuare questo tira e molla all'infinito, non me lo posso permettere, non te lo posso permettere -Solas, var lath vir suledin- risposi risoluta, mi guardò addolorato -Devi! Non voglio...- gli misi una mano sul viso -Ma voglio io! Anche se questo dovesse portarmi alla morte, voglio stare con te!- negò con un cenno del capo e si separò da me. Una fitta mi trafisse il cuore, per quel gesto. Perché? Perché vuoi restare da solo?
-Non posso farti sprecare la tua vita, hai uno spirito unico e raro, a causa dei miei errori non puoi buttare via la tua vita- la voce era incrinata, trasparì un velo di paura.
Lo fissai ferita, era così sicuro di se stesso che voleva decidere per me? Come aveva fatto l'ultima volta? È assurdo! Preferisce perdermi davvero in questo modo?
-È la mia vita! Quindi mi stai dicendo che preferiresti vedermi tra le braccia di un altro, ma viva? È questo vuoi? Che diventi di un altro?- mi tremava la voce, non rispose. Non hai il coraggio di affermarlo?
-Credi davvero che possa dimenticarti e continuare come se non ci fossimo mai incontrati?- non proferiva parola. Rispondimi maledizione! Ero in collera -Avrei dovuto dare retta a Cole! Cancellare questi sentimenti che provo per te! Cancellarti come se non fossi mai esistito! È quello che vuoi, vero?-
Stavo esitando alla fine, quella volta non ne ebbi il coraggio, ma dovevo farlo. Non mi posso tirare indietro ora, non posso continuare così, non posso continuare a sperare e non posso costringerlo a fidarsi se non lo vuole fare. Posso solo mettere la parola fine che lui non ha il coraggio di pronunciare, so che se costretto lo farà e sarà troppo orgoglioso per poi ritornare sui suoi passi. Avrei perso questa battaglia, e se sarei sopravvissuta in un modo o nell'altro, poi dovrò pensare alla guerra, la sola idea mi è inconcepibile.
-Dimmi quello che non mi hai detto quella sera! Dimmi che non mi ami!! Dillo!- lo provocai con una sicurezza che non avevo, ero a pezzi, chiedergli una cosa del genere è l'ultima che avrei voluto fare. Strinse i pugni con forza, le nocche erano bianche e mi guardò addolorato -Non ti amo, non più, come potrei amare una Dalish- affermò con tono inespressivo. Ebbi quasi un mancamento come se le forze mi venissero meno. Il battito del cuore accelerò ed un dolore devastante nacque nel petto. Stava negando completamente quello che provava per me. L'ira prese il sopravvento -Bene...Fen'harel continua a portare questo nome con orgoglio, te lo meriti, sai ingannare perfino te stesso- mi voltai e me ne andai, il più possibile lontano da lui.
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Ir abelas: scusa
Var lath vir suledin: non rinuncerò a te
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Cambiamenti
Fanfiction[IN REVISIONE] Fanfiction ambientata nel mondo di Dragon Age Inquisition dopo il DLC Intruso. Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che spa...