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Avevo deciso di mettermi a letto da circa mezz'ora,ed era da quel momento che cercavo di tenere le distanze,per quanto fosse possibile visto che non avevo un letto enorme,e mia madre aveva avuto la grandiosa idea di farlo stare nel letto insieme a me,senza parole.

«Lo sai che non ti mangio,vero?»

«No è che..» mi prese dal braccio e mi tirò,facendo in modo che mi avvicinassi accanto a lui,facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

«È imbarazzante» ammisi

«Lo è solo per te» mi accarezzò i capelli e i rimorsi e i sensi di colpa si facevano sentire,ma se avessi detto qualcosa sarebbe successo un vero e proprio casino,e mi avrebbe detto che ho un chiodo fisso.

«Notte,Shawn» cercai di allontanarmi ma lui mi riavvicinò,per poi sospirare

«Se vuoi me ne vado eh»

«No,non mi dai fastidio» mi uscì spontaneo,ed effettivamente era vero,era solo troppo imbarazzante il fatto che lui fosse il fidanzato della mia migliore amica,anche se penso che non mi consideri più così.

E forse non doveva più importarmi,mi ricordo bene cosa mi ha fatto qualche anno fa,e io come una scema l'ho perdonata.Non voglio vendicarmi,non è da me.Ma voglio tenermi Shawn come amico.

«Ti voglio bene Shawnyy» lo abbracciai

«Nuovo soprannome?» chiese,per poi sorridermi

«Nuovo soprannome!» esclamai,e lui scosse la testa.

Poco dopo lui si addormentò,e sembrava un angelo,aveva i lineamenti del viso così delicati,era davvero un bel ragazzo,quello che tutte avrebbero sognato,ma che poche avrebbero DAVVERO meritato.

Mi appoggiai delicatamente su di lui visto che ero praticamente intrappolata,facendo attenzione a non svegliarlo,e da lì,mi addormentai. anche io.

*****

«Ragazzi,forse è ora di svegliarvi,dovete andare a scuola!» urlò mia madre,con la sua solita voce acuta e squillante davvero fastidiosa e non solo di prima mattina.

Mugugnai e Shawn mi buttò dal letto,per poi scoppiare a ridere,mentre io avevo già l'istinto omicida.

Entrambi ci preparammo e poi ci dirigemmo verso la scuola,tutti ci guardavano e poi bisbigliavano qualcosa all'orecchio

«Scusate ma cosa guardate?» dissi sgarbatamente,per poi continuare a camminare

«Stà zitta!» sbuffò,per poi spingermi dolcemente verso la mia aula di letteratura.Julia fissava fuori dalla finestra e non ci rivolse nemmeno uno sguardo,era davvero pensierosa ed era sicuro che le fosse successo qualcosa.

«Che hai Julia?» le sussurrai,e lei non si voltò nemmeno a guardarmi.

«Com'è stato dormire con il MIO ragazzo?» mi guardò male e poi prese i suoi libri e uscì dall'aula,sotto lo sguardo del professore,che non smetteva di richiamarla.

Intrappolata nei tuoi occhi [[Shawn Mendes]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora