Alpha Beta Omega - Una fanfiction Bakushima.

Chap 10

Il mattino seguente non ci parlammo molto, anzi per niente. Io solo al pensiero potevo arrossire come un pomodoro quindi l'ho ignorato. Quella mattina stessa tornammo a casa ed era domenica, quindi niente scuola.

Stavo cazzeggiando sul letto, pensando all'accaduto.
Ma stiamo assieme? Bo. Tecnicamente non me lo ha chiesto ed io non ho detto niente. Ci siamo solo divertiti e sono venuto a scoprire che gli piaccio. Wow. Forse dovrei parlargli... Nahhh. Verrà lui, no? Perfetto allora farò come mio solito.

Lunedì mattina

Aizawa era arrivato subito. Non ho avuto neanche il tempo di vedere chi c'era in classe. "Ok, ragazzi. Oggi faremo un altro lavoro a coppie, dato che non ho voglia di spiegare la lezione. Le coppie però le ho già formate io. Quindi... Kaminari e Hagakure. Ashido e Tokoyami. Midorya e Bakugou..."
"Aspettate, cosa?! Io dovrei fare coppia con quello stupido di Deku??!"
"Date circostanze particolari...si. Uraraka e Kirishima. Asui e Sero..."
L'elenco continuò, facendo le coppie. Non solo io devo far coppia con quel bastardo, ma Kirishima farà coppia con Uraraka????!! Non esiste! Sono geloso? Cazzo si.
Ci dirigemmo in biblioteca. Io mi avvicinai ad Aizawa per parlargli.
"Prof, mi scusi ma... Quali cazzo sarebbero queste circostanze particolari?!"  "Modera il linguaggio, giovane. Si da il caso che stiamo cercando di capire perché Midorya ha problemi di heat solo con te. Probabilmente siete destinati"
Eeeehhh??? Io con Deku? Col cazzo. Me lo hanno sempre pensato tutti, ma non andrà così. No signore.
"Non penso proprio. Io non ho alcuna attrazione verso quel nerd. Se lui feromona in giro cazzi suoi. Io non voglio averne niente a che fare. Non sono destinato proprio a nessuno"
Aizawa mi squadrò da capo a piedi come per dire "ma chi cazzo credi di essere?".  "Si da il caso che le regole non le fai tu, quindi muoviti a raggiungere il tuo compagno".

Durante il compito

"...Ed è per questo motivo che le giraffe hanno il collo lungo. Ehi, Kacchan. Mi stai ascoltando?"
Sento una mosca infastidirmi. Ma soprattutto... COSA È QUELLO!?!!
Uraraka e Kirishima si stanno divertendo troppo per i miei gusti. Guarda come sghignazzano! Come si permette di tradirmi così con la tizia che aveva detto di piacerli. Ok, forse il fatto che non stiamo assieme e che era una finta quella che la amava non aiutano le mie idee da ragazzo geloso... Però non posso non vedere quegli sguardi!!!!! Non va affatto bene.
"Kacchan!" era Deku che mi starnazzava nell'orecchio. La sua faccia era un misto tra stressata e tristezza.  "Senti, puttanella. Il fatto che la gente dice che ti arrapo non.e ne fotte un cazzo. Se è vera sta storia, fattela passare. Non ho alcuna intenzione di fare come il "destino" vuole. Chiaro? Ora, addio. Vado in bagno".   Mi alzai dalla sedia e intravidi la sua bocca aperta.
Raggiunsi i bagni e mi chiusi dentro ad una cabina. Stetti in silenzio per un po'. A non pensare a niente. Poi sentii la porta aprirsi.  "Ehi, Bakugou... Sei qui?". Cosa ci faceva lui qui??? Uscii dalla porta e vidi Kirishima in piedi accanto al lavandino. "Che c'è, Capelli di merda?" Il mio tono di voce era gentile. Lui sorrise.  Oh cazzo, quel sorriso.   "Ti ho visto uscire... Successo qualcosa con Midorya?"  "Per niente. Semplicemente non avevo voglia di stare accanto a lui. Tu invece? Abbandoni Uraraka?"  Kirishima si grattó il capo. "Diciamo che mi annoiavo. Cioè, sì, è simpatica... Ma volevo essere in coppia con te". Le sue guance avevano una sfumatura di rosso. Probabilmente anche le mie.  "Ah... Quindi è così... Io...ti piaccio davvero?"  Mi sembrava di avere un fuoco sulla faccia.  "Beh... sì. Tu invece? Quale è la tua risposta?"
Lo guardai attentamente. Eh sì. Ero proprio cotto a puntino. I suoi occhi, i suoi capelli le sue labbra. Ci eravamo avviccinati e la sua faccia distava non poi così tanto dalla mia. Non resistevo più. Lo baciai. Stavolta era un bacio gentile. Carico di sentimenti ed emozioni diversamente del primo ricco di passione. La mia lingua contro la sua. L'odore del suo shampoo. Il calore del suo corpo contro il mio. Il respiro sempre più vago. E poi ci staccammo. Ci guardammo per un attimo, giusto per assicurarci che fosse vero.
"Lo prendo come un si"

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SCUSATEE. Lo so. Insultatemi è da millenni che non scrivevo, ma sinceramente non sapevo che cazzo scrivere. Ora mi sono fatta più o meno un continuo e una fine quindi cercherò di fare il possibile. Grazie per non uccidermi.