Capitolo 1

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"Arrivoo!" Rispondo a mia madre. A volte è proprio insopportabile, però adesso ha ragione ad essere innervosita... Raggiungo la cucina in fretta con il ghiaccio ancora in mano. Mia madre guarda stranita prima me, poi il tavolo, poi di nuovo me, ed infine ancora il tavolo, "Dov'è il mio piatto?" Chiede con un tono a metà tra il dispiaciuto e l'innervosito, "Non lo so, sarà in lavastoviglie" dico indicando l'elettrodomestico in funzione. "Già... sarà lì..." risponde mamma guardandomi con faccia molto stanca. Lavora molto ultimamente, da quando lei e papà.... beh potete immaginarlo da soli, credo.
"A tavola!" Grida infine mamma. Vado a sedermi al mio posto e arriva anche mio fratello. Si chiama Tom, ha tre anni in più di me e, a differenza mia, è molto paziente. È un fratello adorabile: mi aiuta a studiare, mi accompagna a lezioni di hockey e mi viene a riprendere, quando mamma è via per lavoro (si occupa di affari internazionali, per cui viaggia molto) guardiamo un sacco di film e mi permette di uscire qualche volta... ovviamente accompagnandomi... tengo molto a Tom.
"Tess? Hey sorellina sei in stato di trance?" Dice Tom ridendo. "Eh? No no... sono molto stanca" "bene, andrai a letto presto allora!" Risponde mia madre in tono da supponente. Che fastidio quando fa così. "Eh già, hai proprio ragione. Notte ma', notte Tom..." dico alzandomi da tavola e andando in camera mia.
"Cosa le prende?!?" Dice mamma guardando mio fratello. "Non lo so mamma, magari dopo le vado a parlare".
Mi butto sul letto. Non ho più forze in corpo. Voglio solo drogarmi di Netflix e chattare con Claire. Lei è l'unica che mi capisce, oltre a Tom, intendiamoci, e a pochi altri amici, ed è inoltre l'unica persona con cui passo il mio tempo, anche a scuola.
La scuola! 
Odio la scuola. È pesante, le persone che mi circondano sono tutte false e non fanno altro che prendermi in giro. Non ne posso davvero più.
A furia di pensare cosa mi toccherà fare il giorno dopo, mi addormento. Sogno qualcosa... non mi ricordo bene cosa... e confusa mi sveglio nel cuore della notte, o almeno credo. Vedo mio fratello che mi fa segno di seguirlo: confusa mi alzo dal letto e scendo in salotto. Tom si avvicina, mi scompiglia i capelli e dice: "Buongiorno bella addormentata! Vieni con me! Prima però vestiti, eh, mica vorrai uscire fuori così!" Vado lentamente in camera mia e afferro dei vestiti a caso, li indosso con gli occhi ancora chiusi e vado in bagno.
Mi lavo la faccia e mi trucco un po', almeno copro il mio volto da zombie...
Appena arrivo in salotto vedo Tom che mi fa cenno di uscire dalla casa in silenzio per non svegliare mamma: noto un piccolo post-it sul frigorifero... deve averlo scritto Tom.
Lo seguo fuori dalla casa e...

Vedo i suoi amici in macchina che ci aspettano e gridano a mio fratello e a me di muoverci. Non ci sto capendo più nulla.
"Tom! Tess! Buongiorno!" Dice Finn, un ragazzo della stessa età di Tom, abbastanza alto e con gli occhi azzurri. Gli voglio molto bene e mi fa ridere come una scema.
Poi ci sono Law (diminutivo di Lawrence) e Nick. Entrambi della stessa età di Tom e Finn. Law è molto socievole, mentre Nick è riservato. Molto riservato. Non mi parla mai. E mi fa sentire molto a disagio... non capisco perché sia qui.
"Benvenuta milady!" Dice Law, "Buongiorno milord!" Dico io con tanto di inchino. È il nostro saluto da quando ci conosciamo... Ecco, gli amici di mio fratello mi fanno sentire bene, e mi rendono felice. Tranne Nick, ovvio.
Saliamo in macchina e Law mette in moto. Tom mi mette una benda sugli occhi e non me la lascia togliere fino a quando l'auto non si ferma di fronte ad un bar enorme. Abbiamo percorso un sacco di strada, e io non smetto di ridere per le battute dei miei amici, ma sento che Nick sbuffa infastidito, allora mi zittisco. Alla visione del bar, però, tutta contenta entro nel locale e mi siedo nel tavolo rotondo in fondo alla sala facendo segno ai miei amici di sedersi.
Mentre ordiniamo guardo l'alba dalla finestra e noto dal riflesso che Nick inizia a fissarmi in modo strano, mi giro e gli chiedo con aria di sfida: "Che c'è, ho qualcosa in faccia?".

My name's TessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora