Scendo dalla macchina e li vedo tutti lì. Ad aspettarmi. Che tati. Il mio sguardo incrocia quello di Nick, che sorride come un cretino. Quanto lo amo. I suoi occhi color ambra brillano alla luce del sole. Mi sciolgo solo guardandolo.
"Milady! Finalmente è qui!" La voce di Law mi riporta alla realtà. Non mi ero mai resa conto fino ad ora di quanto fosse alto, accidenti!
"Sir Lawrence, che piacere caro, come sta?" Rispondo divertita.
"Divinamente signorina, ma... mi spieghi una cosa... è per caso il suo compleanno?" chiede Law per poi abbracciarmi fortissimo. "Auguri amica mia" conclude dandomi un bacio sulla guancia.
"Mi hai già fatto gli auguri, Law!!" Dico ridendo, "Si, ma ne meriti un miliardo, Tess".
"Hey..." Vedo la testa di Nick sbucare da dietro Law, poi lo vedo allargare le braccia con un bouquet di rose in mano e mi fiondo nel suo abbraccio. Anche se è molto più alto di me, e mi fa sentire una bambina a volte, mi piace essere avvolta nelle sue braccia.
Saluto gli altri ed entriamo assieme nel luna park. Facciamo tantissimi giri su un sacco di giostre: andiamo sulla ruota panoramica, mangiamo zucchero filato e popcorn, facciamo foto con le mascotte del parco divertimenti e corriamo su e giù per il molo.
Come ultima giostra, decidiamo di entrare nella casa degli orrori: anche se sono terrorizzata, io, April, Rachel e Aila ci sediamo davanti, mentre Nick, Law, Tom e Finn sono dietro di noi.
Ad un certo punto uno zombie spunta da una bara (io faccio un salto di due metri e mezzo) e sento uno dei ragazzi urlare.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!"
Mi giro e vedo Nick abbracciato a Finn che, per tranquillizzarlo, gli dà pacche sulla spalla mentre resta impassibile.
"Su, Nick, tranquillo, è tutto a posto".
Finn è davvero coraggioso. Rido come una pazza e scatto una foto con il mio cellulare. È impressionante. Non me lo sarei mai aspettata da Nick! Il resto del giro lo passo nascosta dietro April per non spaventarmi, e lei mi consola accarezzandomi i capelli. Grazie April.
Mentre usciamo dalla giostra mostro la foto al gruppo e ne approfittiamo per farci un mega selfie. Prendiamo delle mascherine di carta da un dollaro e facciamo delle facce buffe mente ridiamo come dei pazzi. La gente ci guarda malissimo..
Posto lo scatto su Instagram taggando tutti mentre sono trascinata all'interno di uno Starbucks, dove facciamo merenda con un frappuccino dell'altro mondo.
Passiamo un'oretta sulla spiaggia di fronte al luna park.
Siamo bellissimi.
Click!
Un'altra foto.
I nostri piedi accarezzano la sabbia e decido di avvicinarmi sempre di più all'acqua.
Appena i miei piedi toccano la sabbia bagnata, Nick mi afferra da dietro i fianchi, mi solleva e mi bacia dolcemente.
"Buon compleanno, amore mio."
Sorrido mentre avvicino la sua fronte alla mia.
Click!
"Oh avanti Finn! Smettila!" Grida Nick ridendo e mettendomi giù.
"Eddai! Dovrò pur usarla questa Polaroid da dieci dollari, no?"
Risata generale, e Aila stampa un mega bacio a suo marito.Ormai è tempo di tornare a casa, sono già le otto di sera, e ci fermiamo ad un McDrive a prendere hamburger e patatine; poi ci dirigiamo tutti a casa mia e di Tom per guardarci un film e dormire assieme.
Mentre addento il mio hamburger, sento Finn rispondere al cellulare.
"Si, mamma, mettila a letto alle nove, io e Aila stiamo tornando..."
"Leia, vero?" chiedo girandomi verso il mio amico, mentre mi lecco le dita sporche di Ketchup.
"Si! La piccolina non vuole saperne di smettere di piangere, meno male che sta tornando la sua mamma, vero cara?" risponde Finn, girandosi verso Aila sorridendo come uno scemo. Aila ride e sta per ingozzarsi con una patatina fritta. Law sghignazza alla vista di quella scena.
Accompagnamo la coppia finlandese a casa, non abitano lontanissimo da noi, e poi ci dirigiamo verso il mio quartiere; vedo il locale dello zio e il parrucchiere, Anne, una mia grandissima amica, lavora lì... da quanto non la vedo... domani le faccio visita! Avrei proprio bisogno di una spuntatina...
Arrivati a casa, vedo Nick, Rachel, April e Tom che ci aspettano fuori.
"Tom, perché non siete entrati?"
"Le chiavi, Tess. Ce le hai tu..."
"Oh... giusto..." rispondo tutta rossa mentre mi precipito ad aprire la porta.
Ci riversiamo in casa e io, Rachel ed April corriamo su in camera mia per metterci il pigiama. Tiro fuori due pigiami interi per le mie due amiche, poi ci strucchiamo e voliamo giù dai nostri ragazzi, che intanto indossano dei pantaloni corti con una t-shirt attillata. Così vedo le braccia di Nick...AMMAZZA CHE FISICO.
Mi sorride imbarazzato mentre incrocia le braccia: non gli piace mettersi in mostra.
Guardiamo una commedia romantica giusto per rendere l'atmosfera piacevole e andiamo a dormire accampandoci sul divano. Io mi infilo in un caldo abbraccio di Nick e mi addormento felice.
Il più bel compleanno della mia vita.Mi sveglio verso le otto con Nick che dorme ancora profondamente.
È bellissimo.
Noto che Law e Rachel non ci sono... saranno andati a vedere l'alba...
Perché si, l'alba sul mare è qualcosa di splendido.
Mi alzo lentamente e vado in cucina; silenziosamente prendo una padella e delle uova, poi apro del succo e metto da parte delle arance per spremerle quando tutti saranno svegli.
La canotta che indosso è troppo grande e scollata: spero che Nick non abbia visto nulla... anche perché non c'è molto da vedere.
Sorrido mentre questo pensiero mi ronza in testa e non mi accorgo che Tom è davanti a me.
" 'Giorno sorellina! Dormito bene?" Dice sussurrando e dandomi delle leggere gomitate sul braccio. Quasi sporca la sua canotta di succo.
"Attento scemo!" Rispondo io ridacchiando. "Ho dormito benissimo! Tu invece..?" Chiedo un po' intimorita, dato che mio fratello ed io siamo molto sensibili su certi argomenti: amore, fidanzati... insomma, siamo una piccola famiglia di ansiosi.
Ad un certo punto sento un cellulare vibrare, mi avvicino al mio e vedo una cosa che non avrei voluto vedere.
<<Papà>>
Afferro una felpa ed esco di casa velocemente, mentre rispondo a quella chiamata.
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My name's Tess
General FictionUna storia d'amore, amicizia, allegria e sincerità che riguarda una ragazzina nel pieno della sua vita da adolescente che non vede l'ora di crescere.