parte 5

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Mi svegliai, erano le 10:00, non mi era mai capitato di alzarmi così tardi, forse perché ero più stanco del solito.


Andai in cucina a fare colazione, una tazza di latte e qualche biscotto.
Stavo pensando ad una scusa plausibile da raccontare a Temari e Kankuro, sicuramente non potevo dire che mi avevano preso a pugni come un sacco da box.



Ero confuso, credo che quella volta quel coglione di Sasuke ci fosse andato pesante.


Alla fine avevo promosso il dire che semplicemente non mi ero svegliato e che sarebbe stato inutile stare solo un'ora e mezza a scuola.


Era la scusa più plausibile, date le circostanze. L'ultima cosa che volevo, era che Temari e Kankuro venissero a sapere dei miei problemi. Loro ne avevano già abbastanza.



Finito di mangiare, andai a fare una doccia.
Mi guardai attentamente allo specchio, ero migliorato un po' dal giorno prima, ma i segni erano ancora troppo evidenti per permettermi di mostrarli.



Ripresi quindi le bende e mi rimummificai nuovamente. Lasciai però la testa scoperta, in un punto cosí evidente le bende si sarebbero sicuramente notate. Optai quindi per nascondere i lividi coi capelli, sperando non si notasse nulla.


Intanto si era fatta l'ora di pranzo, non mangiai nulla, non ero solito a mangiare, anche perché nessuno mi diceva "mangia che sei così esile". Ma a me andava bene così



Mi presi il mio tempo, e decisi di scegliere cosa mettere quella sera, dovevo essere "elegante", ma con questione bende avrei dovuto avere maniche lunghe, così come i pantaloni.



Non era la prima volta che non potevo vestirmi come volevo. Ero sempre stato costretto a mettermi maglie larghe e felponi, affinchè non si vedesse che ero dannatamente magro.



Alle 18:30 ero già davanti alla palestra, non poco agitato e probabilmente rosso come i miei capelli.



Sentii una voce, la riconobbi subito. Era quella di Naruto.
Sentivo che non avrei retto a lungo...



"Ciao, posso sapere il tuo nome?"
Disse sporgendomi la mano.
"G-Gaara"
Non ero chiaramente abituato a stringere rapporti con chiunque.




"Bellissimo nome, molto originale!!"
Esclamò sorridendo.
Sembrava il sole, il suo sorriso, era bellissimo, a dir poco magnifico.



"Andiamo?"
Chiese indicando la sua moto.
Mi aspettavo che avesse la macchina, invece aveva la mia età. Rimasi molto sorpreso da questo, ma cercai di non farlo notare.



Andammo insieme in un ristorante, io parlai molto poco, avevo paura di dire qualcosa di sbagliato, o di offenderlo.
Non ero proprio abituato...



"Ti senti male? È tutta la sera che non dici nulla"
"N-no, sto bene, solo, non sono uno che parla molto"
E cercai di fare una faccia il più credibile possibile.



Lui ordinò un sacco di cibo, dalle bistecche ad enormi piatti di ramen, io invece, mi limitai ad una semplice ciotola di riso.



"Hei che hai? Guarda che devi mangiare!! Sono tutte energie!!"
"non mangio molto..."
"Ma un conto è mangiare poco un altro è non mangiare quasi nulla!!"




Mi faceva piacere che si preoccupasse per me, ma io non ero abituato...



Finimmo di mangiare e lui mi squadrò per bene, poi si alzò, pago il conto e mi trascinò fuori dal ristorante.



"Ti fidi di me?"
Disse lui con aria seria non appena arrivati in un luogo lontano da tutti
"S-si"
Risposi io, abbastanza agitato.



"Bene, allora dimmi che hai!"
"C-cosa?"
"Non dire sciocchezze, lo sai benissimo"
Io non sapevo cosa rispondere...



Mi scostò i capelli dalla fronte
"Questi, mi rifiuto di credere che tu abbia sbattuto la testa da qualche parte!!"



Non so come facesse, sembrava che mi conoscesse come le sue tasche, mi parlava in modo strano, come nessun'altro aveva fatto, per me era una cosa nuova....



"Allora?"
"L-lascia perdere non è nulla"
Dissi mettendomi la mano sulla fronte e abbassando lo sguardo, sperando non mi chiedesse più nulla...



Mi mise le mani sulla spalle
"Non so se hai capito che io voglio solo aiutarti"
Io annuii, aggiungendo però che veramente, non era nulla.



Mentii, ovviamente.
Ma non volevo sembrare debole davanti a colui che ammiro tanto....



Dopo un po' mi guardò esasperato, poi mi prese il braccio e mi riaccompagnò alla moto.



"Vieni, ti insegno un paio di cosette"
Andammo di nuovo davanti alla palestra, lui aveva le chiavi e entrammo.



Mi porse dei pantaloni della tuta
"Vai a cambiarti, poi sali di sopra"



Feci come mi disse, mi cambiai e salii.
Lui mi aspettava al centro della sala.
Aveva una radio, ed era accesa, c'era la musica.



"Vieni"
Mi disse porgendomi la mano
"Cominciamo con qualcosa di semplice..."
Alzai il braccio destro e lui mi prese i fianchi
"Stai più dritto con la schiena, e il braccio un po' più teso..."



La sua voce era tranquilla, quasi come se avesse sonno.
Si mise dietro di me e appoggiò il collo sulla mia spalla, molto delicatamente.



Prese il mio polso con una mano e il fianco con l'altra.
Mi insegnò a fare alcuni passi di danza, ma io, ero negato.



Finita la "mini lezione" tornai a cambiarmi. Certo che non ero proprio capace...



Uscii dallo spogliatoio, e Naruto era fuori ad aspettarmi, pronto a portarmi a casa.



"Sei stato molto bravo per essere la prima volta"
Mi disse mentre uscivamo
"Ma se ho fatto pena"
"All'inizio è normale, hai il tipo di energia giusta, e poi sei un appassionato, no? Allora ce la puoi fare"



Era stato bravissimo, non avevo neppure provato dolore per via della ferite.
Non mi aspettavo tanta delicatezza...



"Naruto"
"Dimmi"
"Dove abiti?"
Ridacchiò un po', poi mi rispose
"Nella città accanto"



'Ma come cavolo fa ad essere sempre così allegro?'
Mi chiesi
"S-senti"
Non sapevo cosa stavo dicendo
"Visto che abiti lontano, non è che, ti andrebbe, di rimanere a casa con me?"



Avevo paura della risposta, volevo spararmi. Ma cosa mi era saltato in mente!?
"Certamente, se per te non è un problema, io mi fermo volentieri"



Non ci credevo...

~Fino all'ultimo passo~ NaruGaaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora