Capitolo 3

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"Allison, sono le 8:00" disse mia madre svegliandosi
"Si sono sveglia" dissi mettendomi la testa sotto il cuscino. Oggi è sabato quindi niente scuola, ma devo andare comunque in palestra alle 9:00. Mi alzo dal letto, vado in bagno mi lavo, e deciso di indossare un body rosso con i leggins neri e una felpa sopra, mi faccio una coda alta e sono pronta. Scendo in cucina " Buongiorno a tutti" dico salutando il resto della famiglia.
"Buongiorno a te tesoro" dice mio padre. Finisco di fare colazione ed esco di casa salutando i miei genitori.
Apro la macchina e parto, la palestra non dista molto da casa mia, 5 minuti e sono arrivata, chiudo la macchina e quando sto per entrare in palestra la porta si apre e mi scontro con un ragazzo. È alto con i capelli castani e gli occhi del medesimo colore.

"O mio dio, quanto è figo, salutalo fai qualcosaaa" la vocina dentro la mia testa continua a mandarmi segnali, ma io decido di ignorarla cosi gli sorrido e lo lascio passare

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"O mio dio, quanto è figo, salutalo fai qualcosaaa" la vocina dentro la mia testa continua a mandarmi segnali, ma io decido di ignorarla cosi gli sorrido e lo lascio passare.
"Alli, Alli hai visto quel ragazzo?" dice Mary euforica
" Si Mary ho visto" dico io sorridendo per il suo comportamento
"É bellissimo" dice con aria sognante
"Si carino" rispondo ridendo entrando nello spogliatoio.
"Buongiorno ragazze, se siete pronte cominciamo ad allenarci" dice Claudio. Iniziamo a correre e fare il nostro solito riscaldamento.
"Più aperte quelle enjambe, voglio la massima apertura, e allungate i piedi" disse il nostro allenatore per la decima volta.
"Bene basta cosi, dividiamoci agli attrezzi, Allison vai alle parallele preparati" disse Claudio.
Le parallele sono state sempre il mio attrezzo preferito non so perché ma qualcosa in loro mi attrae cosi tanto da rischiare tutto, mi fanno sentire così libera e sicura di quello che faccio. Mi avvicino a comincio a preparare lo staggio con acqua a magnesio, dopodiché mi metto i paracalli spruzzo l'acqua sopra e passo il magnesio. Bene sono pronta, inizio a riscaldarmi facendo delle keep slancio alla verticale, dopo aver finito la mia serie provo i vari elementi che fanno parte del mio esercizio, inizio con un temp di capovolta alla verticale, fioretto e stacco, granvolte, stalder alla verticale e cosi via.
"Allison devi provare il tkachev" disse Claudio.
Guardai il mio allenatore con uno sguardo preoccupato.

Granvolta, apro le gambe ,stacco le mani e poi il vuoto, l'unica cosa che sentì fu il rumore delle parallele provocato dalle mie mani che le sfiorarono, il mio corpo a terra, e la mano che mi faceva male...

Era sempre la stessa scena che mi veniva in mente quando dovevo provare questo elemento, anche se era passato tanto tempo da quell'episodio, la paura ritornava.
"Allison affronta la tua paura e vincila" Claudio mi risveglia dai miei pensieri, non so come fa ma riesce sempre a capirmi quell'uomo anche solo guardandomi.
"Ci provo" dissi mettendomi il magnesio e salendo sopra le parallele.
"In qualunque caso ti prendo sono qui" mi disse.
Dai Allison puoi farcela fidati di lui e delle tue capacità..
Cosi mi presi di coraggio e andai, verticale, granvolta, apro le gambe stacco le mani, e riprendo lo staggio finendo il movimento. Scesi dalla parallela e il mio allenatore mi batté il cinque.
L'allenamento finí e io tornai a casa, arrivata, salutai i miei genitori e andai nella mia stanza, controllai il cellulare e c'era un messaggio:
"Pomeriggio alle 19:00 sono da te, ti preparo io per la festa, non accetto un no come risposta!
Zoe"
Lessi il messaggio e sorrisi pensando che in fondo non era male se mi divertivo un po.

Spero vi stai piacendo è la prima volta

Una ginnasta in cerca di successoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora