«Starbucks» commentò Sarah, sistemandosi sulla poltroncina marrone e sorridendo alle altre tre ragazze: «Siamo sugli Champs-Elysées, abbiamo migliaia di locali e noi dove andiamo?»
«Stai diventando lagnosa come il piumino» dichiarò Lila, indicando l’amica e scuotendo il capo, posandosi poi le mani sui fianchi e fissando la fila che si snodava lungo il bancone, assottigliando lo sguardo e cercando di vedere cosa era esposto: «Che prendete?»
«Cioccolata» dichiarò immediatamente Marinette, la voce attutita dalla sciarpa che stava provando a togliersi: «Con la panna e lo sciroppo di cioccolato» continuò poi, mentre la lana rosa veniva allontanata dal volto e un sorriso lieve piegò le labbra della giovane: «Vengo a darti una mano?»
«Nah. Faccio da sola. Sarah? Xiang?»
«Cioccolata anche per me» decretò Sarah, voltandosi verso Xiang e trovandola completamente rivolta verso il bancone: «Tu che prendi?»
«Cioccolata anche io» decretò la ragazza, annuendo con la testa alla sua decisione e spostando lo sguardo sulla ragazza ancora in piedi: «Con la panna montata e il cioccolato sopra.»
«Quindi quattro cioccolate calde, la panna su tutte e il cioccolato su due» riepilogò Lila, annuendo con la testa: «Sarah, tu?»
«Cioccolato anche io.»
«Ok» dichiarò Lila, allungandosi e recuperando il portafogli dalla borsa e sorridendo: «Per questo giro offro io e vado io a prenderle, ma non fateci l’abitudine» dichiarò, piegando le labbra in un sorriso e facendo l’occhiolino: «Non sono uno dei vostri schiavetti.»
«I nostri schiavetti?» domandò Xiang, osservando l’altra scuotere il capo e dirigersi verso la fila: «Ma di chi parlava?» chiese, osservando prima Sarah e poi Marinette: «Non pensavo che la schiavitù fosse legale qui in Francia…»
«Ehm, Xiang, era un modo per definire Adrien, Rafael e Alex» dichiarò Sarah, storcendo un poco le labbra e voltandosi verso l’amica che, con le braccia conserte, aspettava il proprio turno alla cassa: «O almeno lo spero.»
«Lila li adora tutti e tre» commentò Marinette, sorridendo e scuotendo la testa: «Ma ha il suo modo di dimostrarlo.»
«Credete veramente in quello che avete detto?» domandò Xiang, inclinando la testa e osservando le due: si scambiarono un’occhiata, chinando poi entrambe la testa e non dandole nessuna risposta: «Allora?»
«L’alternativa…» iniziò Sarah, scuotendo il capo e inspirando l’aria finché non riempì i polmoni, lasciandola poi andare velocemente: «L’alternativa…»
«Non voglio pensarci» dichiarò Marinette, annuendo alle poche parole che aveva detto: «Sarebbe qualcosa da Lila, purtroppo.»
«Cosa sarebbe da me?» domandò Lila, facendo sobbalzare sia Sarah che Marinette e sorridendo alle espressioni confuse delle due ragazze: «Beh?»
«Tu non dovresti essere in fila?»
«Io ho trovato una vittima sacrificale che la fa al posto mio» dichiarò Lila, voltandosi e salutando con la mano un ragazzo che, sorriso pieno di aspettativa in volto, ricambiò con velocità: «Beh, di che parlavate? Cosa sarebbe da me?»
«Lila!»
«Che ho fatto?»
Marinette aprì la bocca senza emettere alcun suono, richiudendola e scuotendo il capo: «Tu…» iniziò, incapace di dire altro e passandosi la lingua sulle labbra: «Tu…»
«Io?»
Marinette negò con il capo, poggiandosi poi contro la parete di plexiglass che delimitava lo spazio dello Starbucks, osservando la gente al di là della superficie trasparente: «Devo ancora prendere tutti i regali di Natale…» mormorò, cambiando completamente argomento e sorridendo: «Xiang almeno si è tolta il problema del regalo di Alex.»
«Mi chiedo se gli piacerà ricevere un videogioco» mormorò la ragazza interpellata, allungando una mano verso la busta di plastica che aveva poggiato ai suoi piedi: «In fondo poteva prenderselo anche da solo.»
«Conosco Alex da una vita e, fidati, sarà felicissimo di riceverlo» dichiarò Sarah, voltandosi indietro e osservando il tipo che Lila aveva delegato: «Le nostre cioccolate?» domandò, spostando lo sguardo sull’amica e fissandola, finché questa non sbuffò e alzò una mano, muovendola nell’aria.
«Povero piumino. Circondato da cioccolato-dipendente: non gli bastava il kwami, ma anche la fidanzata.»
«Io non…»
«Hai ragione: convivente rende meglio.»
Sarah sospirò, scuotendo il capo e sprofondando nella poltroncina: «Avete già deciso i regali di Natale?» domandò, portando la conversazione su argomenti più tranquilli e vedendo Marinette scuotere la testa: «Bene, non sono la sola.»
«Io oggi ho comprato il regalo per Wei.»
«Tu oggi hai comprato dei completi intimi.»
«Che Wei sarà tanto felice di vedermi addosso e togliere poi» dichiarò Lila, sorridendo: «Lui felice, io con dell’intimo nuovo: come fare un regalo ed essere tutti soddisfatti.»
«Non penso che lo spirito dei regali di Natale funzioni così, Lila» mormorò Sarah, aggrottando la fronte e annuendo: «Però devo dire che è un’ottima pensata.»
«Vero. Non devi scervellarti per trovare il regalo giusto…» bisbigliò Marinette, sorridendo appena: «Non devi andare a vedere ogni negozio…»
«Ho il sospetto che il gattaccio e piumino dovrebbero solo ringraziarmi quest’anno per i loro regali di Natale.»
«Come se queste due fossero capaci di fare qualcosa del genere» commentò Xiang, allungando il collo e fissando il ragazzo che, in quel momento, stava facendo la fila per loro: «Spero che quel tipo ci porti al più presto le nostre cioccolate: non ho problemi a tornare a Nêdong e recuperare il gioiello di Routo.»
«Credo che per il tuo ritorno la cioccolata si sarebbe anche raffreddata» commentò Lila, inspirando profondamente e scuotendo il capo: «Avete dei problemi. Lo sapete?»
«Parli tu? Vorrei ricordarti di quello che fai quando non prendi subito il tuo caffè» dichiarò Marinette, ridacchiando: «Non sei nella posizione di dirci qualcosa, Lila.»
«Mi trattate così? Soprattutto dopo che vi ho consigliato bene sul regalo per marito e fidanzato? Bah! Belle amiche che siete!»
«Le migliori» decretò Marinette, sorridendo e allontanandosi un poco quando Lila si sporse sul tavolo per colpirla.
«Sarò la migliore se la mia cioccolata arriva subito.»
«Sarah, per favore, basta imitare Flaffy!»
«Qualcuno pensi a Rafael» mormorò Marinette, le parole che le incespicavano sulla lingua per colpa delle risate: «Salvate il pennuto.»
«Povero piumino» Lila scosse il capo, ridendo: «Solo soletto contro Sarah e Flaffy.»
«Oh! Il tipo sta prendendo le ordinazioni» dichiarò Sarah, battendo le mani e osservando il delegato di Lila avvicinarsi al punto in cui venivano servite le varie ordinazioni: «Amico, sbrigati, o verrai ucciso a breve.»
«Ripeto: io vado a Nêdong…»
«Sì, Xiang, lo abbiamo capito.»
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Ed eccoci qua con un nuovo capitolo del calendario dell'Avvento, versione Miraculous: il tema di oggi è Cioccolata calda e...beh, penso di aver tirato un po' il prompt, ma alla fine ci stava: la cioccolata è pretesto per i protagonisti di questo capitolo di passare un po' di tempo assieme, come erano soliti fare durante alcune riunioni. Ah, una cosa che non ho detto nello scorso capitolo: l'intera raccolta si può tranquillamente collocare dopo la fine di Miraculous Heroes 3. Mi ero dimenticata di darle una collocazione spazio-temporale.
E non vi dico altro, ma passo subito alle classiche informazioni di rito: vi ricordo la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
Infine vi ringrazio tantissimo tutti per il fatto che leggete, commentate e inserite le mie storie in una delle vostre liste.
Grazie mille!
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Miraculous Christmas {Completata}
Fanfiction{Questa storia fa parte della Quantum Universe Saga} 25 capitoli in attesa del Natale. 25 momenti per i personaggi di Miraculous Heroes.