04. Neve

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Poggiò le dita contro il vetro, avvertendo la sensazione di freddo sui polpastrelli e sorrise mentre osservava la neve ammantare tutto: il giardino della villa era una distesa bianca in quel momento, qualche sprazzo di verde e beige che faceva ancora capolino, testardo nel non darla vinta completamente al fenomeno atmosferico: «Peccato che abbia nevicato così presto» mormorò la donna, scuotendo il capo e facendo ondeggiare la coda bionda, voltandosi verso l’uomo che, comodamente seduto sul divano in pelle, sembrava non dar peso a ciò che succedeva all’esterno dell’abitazione: «Sarebbe stato un bianco Natale.»
Gabriel alzò appena lo sguardo, piegando le labbra in un sorriso: «Potrebbe esserlo ancora» dichiarò, sfogliando la rivista che teneva in grembo e massaggiandosi la linea della mascella, mentre gli occhi tornavano alle parole: «In fondo non è detto che possa nevicare nuovamente.»
«Ti ricordi quella volta che siamo andati a vedere la Tour Eiffel circondata dalla neve?»
«Stai parlando di quella volta in cui siamo quasi morti congelati per vedere un traliccio di metallo che non aveva neanche un briciolo di neve addosso?»
Sophie sospirò, incrociando le braccia al petto e piegando appena la testa, mentre si mordeva il labbro inferiore: «Sì. Quella volta.»
«Come dimenticarsene» mormorò Gabriel, agitando una mano per aria: «E come dimenticare il febbrone che ho preso il giorno dopo.»
«Sei sempre stato così cagionevole.»
«Io non sono cagionevole…»
La donna sorrise, avvicinandosi al divano e sedendosi al suo fianco, poggiando la testa contro la spalla del marito, concentrandosi sulle pagine della rivista e sorridendo alle modelle che, in abiti poco consoni all’inverno, erano state immortalate in pose plastiche: «Non ho mai visto Adrien alle prese con la neve…» mormorò, mentre il sorriso svaniva dal suo volto: suo figlio era stato piccolo, troppo piccolo, quando lei se n’era andata per proteggere sia lui che il marito.
Non l’aveva mai visto fare un pupazzo di neve o giocare a palle di neve con gli amici.
Aveva mai alzato il viso verso il cielo plumbeo e provato a mangiare la neve?
Si era mai disteso per terra e fatto l’angelo sul manto bianco che copriva tutto?
«La prima volta che ha visto la neve aveva tre anni» mormorò Gabriel, senza distogliere lo sguardo dalla rivista e passandole il braccio attorno alle spalle, stringendola a sé: «Avevo già assunto il Gorilla e passò l’intero pomeriggio con lui a giocare fuori.»
«Con il Gorilla?»
«Adrien ti ha accennato, se non erro, alla fobia che avevo sviluppato dopo che te ne sei andata. Vero? Sai, che…»
«Tuo figlio è stato più che esauriente su questo discorso» mormorò Sophie, alzando una mano e posandola sulle labbra del marito: «Colorando la spiegazione con parole come carceriere, rapimento…»
«Quel ragazzo ha troppa fantasia.»
«Quindi giocò con il Gorilla?» domandò Sophie, cercando di riportare la conversazione sull’argomento iniziale: «Com’è che non ce lo vedo assolutamente?»
«Chi? Adrien o il Gorilla?»
«Il Gorilla, Gabriel.»
«Invece è stato bravissimo» commentò Gabriel, alzando la testa e fissando un punto della parete opposta: «Giocava con lui, si faceva colpire dalle palle di neve» si fermò, passandosi la lingua sulle labbra: «E’ sempre stato molto paziente con Adrien, sempre pronto a difenderlo. E’…»
«E’ molto affezionato a lui, vero?»
«Sì. E così anche Nathalie.»
Sophie sorrise, lasciando andare un sospiro e portando lo sguardo alle grandi vetrate, osservando il cielo grigio al di là dei vetri: «Andiamo a vedere la Tour Eiffel?» domandò, tirandosi su e osservando il marito, quasi immaginando i ragionamenti che stava facendo in quel momento.
«Sophie, sta nevicando.»
«Lo so.»
«E tu vuoi uscire?»
«Andiamo! Sta venendo giù piano!»
«Io non voglio ammalarmi di nuovo.»
«Quanto sei delicato, Gabriel Agreste.»

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Nuovo giorno e quindi nuovo appuntamento con Miraculous Christmas! Il tema stavolta è Neve e penso di essermi innamorata delle foto di Parigi sotto la coltre bianca (prossima gita a Parigi sarà fatta a dicembre!)
Detto ciò passiamo al solito discorso trito e ritrito, ovvero le informazioni di rito: vi ricordo la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
Infine vi ringrazio tantissimo tutti per il fatto che leggete, commentate e inserite le mie storie in una delle vostre liste.
Grazie mille!

Miraculous Christmas {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora