03. Guanti

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Manon tirò su con il naso, sistemandosi meglio la sciarpa attorno al volto e scorrendo il testo sul cellulare, leggendo avida le parole che si susseguivano una dopo l'altra: adorava quella storia nella sua totalità e, ogni volta che veniva aggiornata con un nuovo capitolo, lei doveva leggerlo e poco importava ove si trovasse.
Anche se stava uscendo dalla scuola e l'unico punto adatto per avere un po' di quiete e leggere era l'inferriata celeste che circondava la fontana davanti la scuola; si sistemò meglio contro questa, voltandosi appena indietro e guardando il bistrò quasi con desiderio e cercando di reprimere la tentazione di entrare.
Non aveva abbastanza soldi dietro e poi doveva risparmiare la paghetta per poter fare i regali di Natale: la sua lista si era ampliata nell'ultimo periodo e quindi doveva assolutamente risparmiare ogni singolo centesimo che poteva.
Inspirò profondamente, portandosi la mano libera al volto e soffiandoci sopra un po' di fiato caldo, sentendo un po' di sollievo ai polpastrelli resi dolorosi dal freddo: a quanto pareva Noemie si era divertita parecchio a nasconderle i guanti.
Sbuffò, scrollando il capo e riprendendo la lettura del capitolo, immergendosi nelle parole e affondando nell'avventura di una giovane coppia di amanti; si passò la lingua sulle labbra quando, con maestria, l'autrice la portò a un momento bollente fra i due: «Che cosa stai leggendo?» la voce di Thomas la fece sobbalzare e un urletto le scappò dalle labbra, mentre serrò maggiormente la presa sul cellulare, evitando di farlo cadere.
Alzò la testa, osservando il ragazzo che, in piedi davanti a lei, teneva le mani affossate nelle tasche del giubbotto, lo sguardo scuro che la guardava curioso e gran parte del volto nascosto dalla sciarpa e dal berretto scuri: «Thomas» strillò lei senza un preciso motivo, stringendo i denti e maledicendosi per la sua reazione.
«Reazione sospetta.»
«Nessuna reazione sospetta» sentenziò Manon, infilandosi il cellulare nella tasca del giubbotto e portandosi entrambe le mani al volto, soffiando sulle dita fredde e avvertendo nuovamente un po' di sollievo: «Come mai sei uscito ora?»
«Jérèmie è stato fermato da una tipa e non potevo abbandonarlo» le spiegò velocemente Thomas, aggrottando la fronte e fissandola: «Perché non hai i guanti?»
«Stamattina me li sono dimenticati.»
«Stamattina li avevi» le rispose a tono Thomas, afferrando le mani e stringendole nelle sue, coperte dalla lana scura coordinata a quello di cappello e sciarpa: «Noemie?»
Manon annuì, chinando la testa e sentendo stranamente caldo in tutto corpo, nonostante le temperature quasi artiche che erano giunte all'improvviso e da pochi giorni; aprì la bocca, richiudendola subito e sentendosi incapace di pronunciare un pensiero di senso compiuto: Thomas le stava tenendo le mani. E poco importava se era per fargliele riscaldare.
Le stava tenendo le mani.
Avrebbe voluto squittire e saltellare, possibilmente chiamare qualcuno e raccontare tutto ma si impose di rimanere calma, per quanto fosse capace, e in silenzio: troppa la paura di dire qualcosa che l'avrebbe messa in una pessima situazione.
«Ma perché ti tormenta così tanto?»
«Perché sono stata akumatizzata?»
«Ehm...Manon. Questo non è un motivo.»
«E allora non so perché.»
«Forse perché si è resa conto che non avrà mai un mignolo del fascino di Manon?» domandò la voce di Jérèmie alle spalle di Thomas, facendo sussultare i due: il ragazzo si voltò, incontrando lo sguardo pieno di vitalità dell'amico: «Allora, facciamo già i piccioncini appena usciti da scuola?»
«Noi non...»
«Sì. Certo. Voi non fate i piccioncini ed io non provo a mettermi con Luc. Certamente.»
«Jérè...»
«Tranquillo, Thomas» Jérèmie sorrise, avvicinandosi a Manon e passandole un braccio attorno alle spalle, sorridendo allo sguardo dell'amico: «Manon è una a posto e sono certo che il mio segreto sarà al sicuro con lei.»
«Oh, su quello puoi scommetterci» borbottò Thomas, stringendo maggiormente le mani della ragazzina, che non aveva mai lasciato: «Ma te li ha buttati via?»
«Cosa?»
«I guanti, Manon.»
«Ah, non lo so.»
«E ringraziamo Noemie che ci ha fornito un ottimo regalo per Manon» dichiarò Jérèmie, alzando le braccia al cielo ed esultando: «Oh. Ma forse il nostro fidanzatino qua vuole regalarle qualcosa di più impegnativo...»
«Giuro, Jè, se per ogni venti che prendi devi fare questa scena...»
«Oh. Fammi festeggiare per una volta» borbottò Jérèmie, stringendo maggiormente Manon a sé: «Ma cosa ci trovi in questo qua? E' noioso, antipatico...»
«Possiamo tornare a parlare del mio regalo?» domandò Manon, accentuando un poco la presa sulle dita di Thomas e dandogli una breve occhiata: «Parlavi di guanti?»
«Ehi, principessina, te la butto lì: guanti in lana rosa, con un bel ricamo. Che ne dici?»
«Ci posso stare.»

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Nuovo appuntamento con il Calendario dell'Avvento e, a questo giro, il tema è Guanti. E che posso dire? Inizialmente avevo in mente di scrivere semplicemente su Manon e Thomas, ma poi Jérèmie si è fatto spazio con prepotenza e mi sembrava scortese non metterlo. Quindi ecco a voi un piccolo capitolo sulla ThoManon +Jérèmie.

E non vi dico altro, ma vado alle solite e note informazioni di rito: vi ricordo la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
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Grazie mille!

Miraculous Christmas {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora