· Premessa ·

4.2K 129 16
                                    

Ovvero, ma sei ancora qua?

Come direbbe Vasco, eh già

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Come direbbe Vasco, eh già.

Word, che ha un'ottima memoria, mi ricorda che ho iniziato a scrivere Hydrus il 24 giugno 2012. Avevo quattordici anni e, sotto il consiglio di una mia amica, ero da poco sbarcata su Efp, lanciandomi nella scrittura di alcune (orride) fanfiction dedicate a una band molto famosa all'epoca, inebriata dalla sensazione che potessi creare qualcosa di bello e che sarebbe piaciuto a molti. Ovviamente così non è stato, ma dettagli.

Sta di fatto che, durante il mio peregrinare tra le varie categorie del sito, sono incappata in una storia fantasy che ancora ricordo con grandissimo affetto, per quanto non sia mai stata finita: Loclito – Gli inizi di Naitmers. Alla me ragazzina era bastata la lettura di un paio di capitoli per pensare che fosse arrivato il momento di tentare la strada di qualcosa di più impegnativo, che ricalcasse le orme di quel lavoro che tanto mi piaceva; quindi, presa da un'ispirazione improvvisa, ho iniziato a scrivere. Per quanto fosse di gran lunga migliore delle fanfiction, la prima stesura è a dir poco imbarazzante: orrori grammaticali ogni due righe, personaggi di carta velina, descrizioni inesistenti, impaginazione molto discutibile... Mi è ancora incomprensibile come alcuni utenti mi abbiano spronata a lungo, dicendomi che ero molto brava.

Mi piacerebbe dare la colpa del disastro iniziale al caldo terribile che faceva – trascorrevo le serate a trascrivere al computer fisso ciò che la mattina scrivevo sul mio diario, cuocendo a fuoco lento mentre il resto della mia famiglia se ne stava in salotto sotto l'aria condizionata –, ma la verità è tutt'altra: non avevo la più pallida idea di cosa stessi facendo. Andavo a braccio, buttavo su carta le prime idee che mi venivano in mente, non cercavo neppure di costruire qualcosa di solido, troppo presa dalla necessità di vomitare quello che mi si era stampato in testa. Probabilmente è stato a causa di questo se, circa un anno dopo, ho abbandonato il progetto: la trama aveva preso una piega troppo strana, che non sarei mai stata in grado di gestire.

Tuttavia, come nei più grandi amori, il mondo che avevo creato è rimasto con me.

Ho scritto diverse one-shot ambientate nel mio universo narrativo – e di cui potete trovare le versioni migliorate in Storie da Hydrus, nel caso in cui abbiate voglia di spulciare – e, un passo alla volta, sono migliorata. Non che fosse molto difficile, considerando la terribile base di partenza, ma è stato un ottimo allenamento, per quanto non mi sia mai più lanciata nella scrittura di una long.

O almeno fino a giugno 2017.

O almeno fino a giugno 2017

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
HydrusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora