*La mattina dopo*
«Non dico che non dovete dormire insieme, ma pretendo almeno che quando ti chiedo di non farlo rimanere qui rispetti la mia decisione!» esclamò, continuando ad andare avanti e indietro per la cucina, cercando di sistemare i ripiani in marmo «Voglio un mondo di bene ad Harry, ma come ho preteso da tua sorella che nessun ragazzo rimanesse a dormire, lo pretendo da te, almeno per qualche notte! Ha una casa, Anne ha il diritto di ritrovarlo la sera nel suo letto» proseguì, strofinando la pezzetta umida sull'isola, ritrovandosi di fronte a me, seduta al tavolo, ormai senza colazione, visto che me l'aveva tolta durante il suo sproloquio non appena Harry uscì di casa «Mi merito più rispetto da te, ho sempre cercato di essere comprensiva, perché credevo avessi bisogno di qualcuno al tuo fianco, ma mi sto rendendo conto che sei peggiorata!» si fermò un attimo, fissandomi dritta negli occhi, come se mi stesse sfidando «Hai due scelte, Ellen» la vedevo chiaramente affannata, essendosi mossa in continuazione «O la smetti di lasciarlo dormire qui tutte le notti o te ne vai da tuo padre, ma non per una settimana»
«A parte il fatto che si è addormentato a terra mentre meditava, e poi è rimasto a casa nemmeno dieci notti da quando stiamo insieme, e sono due mesi!» mi alterai, non volendo sentire altro.
«Ma tu lo capisci che vivi ancora in casa mia?!» si sporse in avanti «Ci sono delle regole che tu chiaramente eviti di rispettare! Tua sorella sarà pure una discontinua, ma almeno ha sempre fatto ciò che le chiedevo»
«Cosa!?» sbottai, strabuzzando gli occhi.
«E' così» alzò le spalle.
«Dimentichi tutte le volte che usciva dalla finestra per andare in discoteca?! Aveva sedici anni!» alzai la voce, non sopportando altro «Stai facendo tutto questo solo perché ci siamo addormentati?!» domandai allibita.
«Lo sto facendo perché questa è casa mia e devi assolutamente rispettare ciò che ti dico!»
All'ennesima volta che me lo ripeté, mi alzai dalla sedia e me ne andai verso le scale, per poter prendere la borsa con i libri dentro e andare in università, ma quando riscesi le scale, me la ritrovai davanti.
«Sai che ti dico? Visto che ti pesa tanto starmi ad ascoltare quando ti dico le cose, questa sera vai da tua sorella o da chi vuoi te, non ne voglio sapere niente» concluse, dandomi le spalle, tornando in cucina.
Roteai gli occhi al cielo, uscendo di corsa per prendere l'autobus e arrivare in facoltà.
Erano rare le volte in cui avevamo delle discussioni serie, ma mai come quella mattina. Pensavo avesse capito che era crollato a terra senza nemmeno svegliarsi quando la testa toccò il tappeto, spaventando addirittura me.
Non era assolutamente mia intenzione mancarle di rispetto lasciando che dormisse lì, ma che altro potevo fare? Non potevo cacciarlo all'una del mattino con un temporale in corso e lui mezzo addormentato.
La sua sfuriata la capivo fino ad un certo punto, ma oltre quello non andavo perché era senza senso, e sospettavo che c'entrasse qualcosa la serata precedente, perciò non mi sprecai nemmeno a prendere il cambio, conoscendola le sarebbe passata entro quella stessa sera e avremmo risolto.
All'entrata incontrai Xu, intenta a leggere qualcosa delle lezioni precedenti. Le passai affianco sorridendole, lì per lì ricambiò ma appena si rese conto che fossi io si alzò in piedi raggiungendomi di fretta.
«Ehi, Ellen» mi sorrise ancora, con quell'aria innocente e dolce.
«Ciao, Xu, come stai?» continuammo a camminare vicine, dritte verso la prima lezione del giorno.

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L-o-v-e || Harry Styles
FanfictionSequel of "S-e-x" «E' l'ultima volta» mormorai, raccogliendo a terra gli slip. «Mi passi i boxer?» mi chiese ancora sdraiato sul letto nudo, con le gambe spalancate e tutto rilassato. Li raccolsi da terra tirandoglieli subito dopo, facendolo ridere...