10. La visuale perfetta

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#Justin

Sbattei la porta alle mie spalle e mi fermai di scatto aggrottando le sopracciglia. C'era un'aria diversa dal solito, qualcosa di particolare, qualcosa di nuovo.
Girai il capo alla mia sinistra e notai la porta socchiusa. Entrai velocemente e notai la cassaforte mezza aperta anche essa ma con i soldi dentro.
Deglutì passandomi la mano sul viso e sbuffai.

" Ti vuole solo per i soldi."

Era l'unica cosa che continuava a ripetersi nella mia mente, la sua voce, le sue lacrime e il suo corpo.
Salì le scale di fretta e aprì la porta notandola sul letto, con addosso la coperta e il telefono accanto.
Mi tolsi la cravatta quando notai, tramite lo specchio, il suo cellulare illuminarsi.
Mi girai di scatto e in punta di piedi raggiunsi il bordo del letto dove mi piegai e guardai lo schermo: un numero sconosciuto con due messaggi nuovi

Sconosciuto
Allora, quanti soldi ha nella cassaforte?

Sconosciuto
Li hai presi? Dimmi di sì.

Non feci ben altro che allontanarmi e uscire dalla stanza. Appena mi ritrovai di nuovo nel mio ufficio, tirai tutto giù dalla scrivania e urlai con tutta la mia forza.
Dannazione, aveva ragione, aveva maledettamente ragione.
Non avevo la minima intenzione di passare tutta la mia vita con quella donna sporca.
Sin da quando la conobbi, tutta la mia vita andò in frantumi, tutto peggiorò e la mia vita diventò solamente un punto nero, senza positività.
Non trovai più me stesso, mi persi completamente.
Mi resi conto piano piano che l'unica donna che mi poteva rendere completamente felice era lei, Asia.
Ma perché dannazione? perché si lasciò toccare dalle sue sporche mani? perché andò così lontano fino ad avere una figlia?
E io perché la lasciai andare anni fa? perché non la lasciai spiegarmi dalla sua bocca invece di fare di testa mia?
Tutta la gente che avevo attorno non era altro che gente interessata ai miei soldi, al mio successo.. ma non lei, lei no.
Lei restò al mio fianco nonostante il mio carattere di merda, lei ci fu sempre accanto a me.
Diedi un pugno al muro e infilai le mani nei capelli «cosa devo fare dannazione?» sussurrai.

Non appena aprì gli occhi, sbuffai alzando gli occhi al cielo.
Di solito le persone nei giorni dei loro matrimoni sono contenti, felici di iniziare una nuova tappa della loro vita accanto alla donna amata.
Io invece no.
Odiai me stesso per aver permesso di andare così lontano, dovevo fermare prima sta cosa e correre tra le braccia della mia donna, l'unica donna della mia vita.
Mi alzai e sbuffai.
Notai sulla scrivania una letterina, con sopra una scritta debole e come se avesse fatto fatica a scrivere il mio nome.

Per Justin

La aprì e vidi una marea di righe scritte con fatica ma che alla fine riempì tutto il foglio.
Aggrottai le sopracciglia e deglutì.

Caro Justin ...
È arrivato anche il tuo grande giorno, un giorno in cui la tua vita cambierà e non sarà più la stessa.
Avrei tanto voluto vederti camminare verso l'altare con la mia amata Asia ma purtroppo non è stato possibile.
Sono qui a scriverti, con tanta fatica figliolo mio, che stai facendo un grosso errore, un errore dal quale non potrai ritornare mai più indietro.
Mi dispiace essere io quella che ti dirà tutta la verità e non Asia, come avrebbe dovuto essere.
Ma ho paura che l'amore di Asia nei tuoi confronti, la porti a fare l'errore più grande della sua vita: tenere tutto per lei purché tu sia felice.
Ma felice con un'altra donna che non sia lei? la vedo un po' difficile.
Ho visto il modo in cui la guardi, le sorridi. Mi guardava allo stesso modo suo nonno.. ma non sono qui per parlarti del mio grande amore.
Sono qui perché vi devo parlare del vostro grande amore: un amore che cinque anni fa finì ma che iniziò dopo poco tempo.
Forse per la grande tristezza, delusione che tutta la vita ti offrì, non ti sei fermato ad analizzare tutto capo a capo.
Cinque anni fa tu la lasciasti all'improvviso, sono cose vostre e non voglio, mi rifiuto, di intromettermi nella vostra relazione.
L'hai lasciata da sola, l'hai lasciata piangere da sola durante la notte e non le hai dato nemmeno l'opportunità di spiegarti come stava la situazione.
L'hai lasciata cinque anni fa e da cinque anni lei ritornò a sorridere, finalmente.
Si svegliava la mattina molto più solare, molto più allegra e pronta a darsi un nuovo inizio.
Cinque anni fa tu la lasciati, cinque anni fa nacque Eveline, il suo grande amore.
Esatto Justin, quella piccola che hai preso in braccio e hai baciato, è tua figlia, la tua copia.
Guardala negli suoi piccoli occhietti e troverai te stesso Justin.

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