Mancano sei giorni a Natale e Louis decide di doverci provare, solo provarci, un'altra volta. Che non si dica mai che un Tomlinson accetta con leggerezza una sconfitta.
È solo che, Zayn è così felice negli ultimi giorni, resta appiccicato al cellulare come se fosse la sua fottuta fonte di vita, gli sorride sempre con quegli stupidi sorrisi smaglianti e sdolcinati che fanno desiderare contemporaneamente a Louis di vomitare e iniziare ad organizzare la cerimonia di matrimonio. Gli ricordano anche di come quello poteva essere Louis stesso, solo con un diverso venditore di alberi dagli occhi da cerbiatto.
Così Louis ci torna, niente cioccolate calde, solo se stesso questa volta, pronto a mettere le cose in chiaro e chiedere ad Harry di uscire con lui. Davvero non dovrebbe essere tanto difficile.
Soltanto che nell'istante in cui vede Harry congela, i suoi piedi si bloccano sul marciapiede. Non è ancora nemmeno entrato.
Gli occhi di Harry all'inizio s'illuminano, e il battito di Louis aumenta così tanto da risultare patetico, ma poi le labbra di Harry si tirano in una linea rigida e distoglie lo sguardo. No, Louis proprio non può permetterlo.
Mancando una sola settimana al Natale, il piazzale è considerevolmente più vuoto di prima, sia di persone che di alberi. In ogni caso, qualcuno c'è ancora, ma Harry non sembra impegnato nemmeno la metà di prima. Louis prende un respiro profondo e passa sotto le lucine colorate.
Harry non si è mosso, i suoi occhi sono concentrati su nulla in particolare, come se quello fosse il punto più importante su cui stare, e come se non fosse consapevole della presenza di Louis lì.
Louis gli si avvicina comunque, il cuore gli martella in petto. "Ciao."
Harry si gira, e mentre lo fa il tessuto a maglia del suo guanto sinistro s'impiglia nel ramo di un albero. "Oops," mormora, e cerca di tirarlo via.
Senza pensare, Louis allunga la mano e gli libera delicatamente il guanto. Estrae i minuscoli aghi di pino dalla lana, uno per uno, e si accorge di poter sentire il calore della mano di Harry sulle dita nude attraverso il guanto. È un calore adorabile, e arriva dritto alle guance di Louis.
Quando lo lascia andare, Harry mormora un basso "Grazie," anche le sue guance sono di un rosso adorabile. Guarda Louis, in attesa, con aspettativa perché, per quale motivo potrebbe mai esser tornato? Cosa potrebbe mai volere?
Te, pensa Louis. Voglio te.
La sua bocca, in ogni caso, lo tradisce. La sua bocca non ascolta mai. Nessuno.
"Ho bisogno di un altro albero."
Cosa. Cosa? Cosa?
Harry sgrana gli occhi, e la sua espressione s'intristisce in modo infinitesimale. Bene, fa sentire di merda Louis. Di nuovo.
"Un altro?" domanda Harry, e Louis vorrebbe soltanto baciare via quel broncio confuso dalle sue labbra, ecco cosa vuole davvero, invece dice, "Sì."
"Vedi, penso che Zayn si senta tagliato fuori," dice rapidamente, il suo sguardo scorre sugli alberi che li circondano. "Io ho il mio albero di Louis, sai? E Niall ha il suo albero di Natale. E Zayn non ha nulla."
Zayn ha Liam. Zayn non vuole un albero personale. Zayn non ha mai voluto nessun albero. Perché deve sempre riguardare Zayn?
"Oh. Okay," dice Harry. Si guarda attorno. "Il nostro assortimento è un po' più limitato adesso, ma come pensi lo vorrebbe?"
Dieci minuti dopo, Louis ha un altro alberello sotto braccio, e il portafoglio ancora più leggero. Ha speso più soldi in alberi che nei regali quest'anno.
"Grazie, Harry," dice fermandosi all'uscita dello spiazzo. È tardi, il sole è completamente scomparso alla vista, e le luci di Natale si riflettono sui capelli di Harry che spuntano dal berretto, creando una qualche sorta di aureola. Louis vuole incidersi l'immagine nella mente finché non fa male.
Harry scrolla le spalle. "Di niente, sto solo facendo il mio lavoro."
Ovviamente. Non sta andando per niente come Louis aveva pianificato. E anche qui non c'è niente di nuovo.
"È solo," dice, un'idea sboccia all'improvviso nella sua mente mentre guarda l'albero e pensa a Zayn. Zayn, sempre al cellulare negli ultimi giorni. "Ho sentito Zayn parlare con Liam al telefono di quanto ne volesse uno suo."
Harry inarca un sopracciglio. "Sul serio?"
Louis sgrana gli occhi. "Sì." Harry non sembra sorpreso come si aspettava fosse, all'informazione che Zayn stesse parlando con Liam. Al telefono.
Le labbra di Harry si tirano in un sorriso alla palese confusione di Louis, e aspetta. Aspetta.
"Aspetta," dice Louis. "Aspetta. Tu sai di Liam e Zayn?"
Harry ha un sorriso a trentadue denti sul volto. "Certo che so di Liam e Zayn," dice. "Liam è il mio migliore amico, Louis. Non smette mai di parlare di Zayn."
"Aspetta," ripete Louis.
Harry non aspetta. "Mi ha detto tutto di come gli hai chiesto il numero per Zayn," dice Harry, e il sorrisetto che gli piega le labbra è decisamente offensivo. "È stato molto gentile da parte tua, Louis."
"Tu-" balbetta Louis, sente il rossore raggiungergli anche il collo. "Tu-"
Harry alza le spalle, il suo sorriso è abbagliante, e Louis odia le sue fossette, vuole baciarle. "Io," dice Harry.
Le guance di Louis sono ancora arrossare, e devono smetterla, sul serio. Si porta distrattamente la mano libera alla guancia e si preme la pelle fredda al volto, in assenza di parole da dire a questo ragazzo stupido ed incredibilmente adorabile.
Una ruga compare tra le sopracciglia di Harry. "Hai le mani fredde?" E prima che Louis possa rispondere, Harry si è già tolto i guanti e ha preso la mano dal volto di Louis tra le sue grandi e calde.
Gli stringe la mano, solo lievemente, guarda Louis negli occhi per tutto il tempo e Louis non riesce a distogliere lo sguardo, e non riesce nemmeno a respirare perché il cuore gli sta battendo così forte nel petto che i suoi polmoni si sono dovuti rimpicciolire. Vuole così tanto baciare questo ragazzo con la sua piccola aurea natalizia, tanto, così tanto. Vuole anche guardarlo storto per averlo ingannato così.
Cinque minuti dopo, Louis è quasi certo che le sue mani non siano mai state così calde in tutta la sua vita, e le sue dita sono strette al sicuro dentro i guanti gialli di Harry perché il riccio ha così calorosamente insistito.
"Stai attento mentre torni a casa, Lou," dice Harry mentre Louis si avvia sul marciapiede. "E se dovessi aver bisogno di un altro albero, non esitare a tornare."
Quando Louis lo guarda un'ultima volta, giura di veder Harry ammiccare. O forse sta soltanto battendo le palpebre. In ogni caso, è così incantevole che Louis non è sicuro di come il suo cuore possa battere fino ai ventitré anni.
Mancano cinque capitoli, ergo, cinque giorni alla vigilia di Natale.
La tortura scolastica sta finalmente per finire. Yeee.-A
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Pining For You - Italian Translation
FanfictionHarry vende alberi di Natale. Louis non intendeva comprarne così tanti. This is just a translation, the story belongs to peanutbutterapple on Ao3.