Capitolo Nove

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Louis se l'aspettava, ovviamente.

Quando entra nell'appartamento due giorni dopo, è buio. Troppo buio.

E poi sente la risatina.

Il suo sorriso è già cinque volte troppo grande quando le luci vengono accese e un forte coro di "SORPRESA!" riempe l'appartamento. Niall e Zayn e un gruppo di suoi amici dell'università sono stretti in quel piccolo spazio non dominato dagli alberi di Natale. C'è anche Liam. Stanno tutti sorridendo e ridendo e lo guardano, perché è la giornata di Louis, è il suo ventitreesimo compleanno, ma Louis sta guardando una sola persona.

Non intende farlo, sul serio, è solo che si trova, tipo, proprio lì, davanti a lui, e sta sorridendo così tanto e Louis non l'ha mai visto senza un berretto o una bandana e i suoi capelli sembrano così morbidi e dei riccioli gli ricadono davanti agli occhi verdi, sempre brillanti come fosse un dannato elfo di Natale.

"Buon compleanno, vecchio bastardo!" Niall salta in avanti e lo aggredisce con un abbraccio.

"Fottiti," dice Louis, ma sta sorridendo e stringe le braccia alle spalle di Niall, perché vuole fottutamente tanto bene a Niall.

Qualcuno accende della musica –non natalizia, al compleanno di Gesù mancano ancora un paio di giorni, grazie mille- e Zayn gli si avvicina e gli passa un bicchiere.

"Mi ringrazierai più tardi," gli dice Zayn all'orecchio, con una breve occhiata in direzione di Harry e Liam, ha una strana luce negli occhi.

"Vaffanculo," dice Louis, ma prende un sorso dal suo bicchiere e lascia un bacio bagnato sulla guancia di Zayn, perché adora Zayn.

Louis fa il giro, saluta gli amici dell'università e consuma un flusso continuo di drink che continuano a venire dalla cucina. Le cose stanno diventando più divertenti e la musica più forte e le luci degli alberi più luminose e sfocate e belle di quanto le abbia mai viste.

Finalmente, finalmente, sente la voce che bramava da tutta la sera.

"Ciao, Louis."

La sua voce è bassa e bella e quando Louis si gira Harry si trova proprio al suo fianco, sul volto un sorriso a labbra serrate che Louis decide gli piacerebbe sentire sulle proprie.

"Harry!" dice Louis, e la sua voce ha volume alto, probabilmente troppo alto, e non vuole rovinare tutto, non vuole incasinare di nuovo le cose, ma il sorriso di Harry si allarga quindi forse non è una cosa negativa. "Harold! Cosa ti porta qui?"

Harry solleva una mano e gli dà un buffetto sul naso. Gli dà sul serio un buffetto sul naso. "Il tuo compleanno, Lou. Te, tra tutti, non dovresti dimenticarlo."

"Certo che no," risponde Louis offeso. Ovviamente, non lo è sul serio, e Harry ride a quello che deve essere il peggior finto cipiglio dell'universo. "È la giornata di Louis, o no?"

"Beh," dice Harry, come se stesse davvero riflettendo su qualcosa, la sua voce è lenta e dolce. "Tecnicamente non è ancora il ventiquattro."

"Ancora meglio!" dice Louis, e sta invadendo lo spazio personale di Harry, davvero, ma Harry non si allontana quindi non lo fa nemmeno lui. "Due giornate di Louis!"

Harry ride e a Louis piacerebbe davvero, davvero tanto risentire quel suono. Tante altre volte. Per sempre.

Harry si piega improvvisamente in avanti e Louis dimentica ogni cosa abbia mai imparato riguardo la respirazione.

Il suo respiro è caldo quando parla all'orecchio di Louis, "Mi piacciono i tuoi alberi."

Louis sgrana gli occhi.

"Grazie," risponde. "Grazie mille. Ci piace essere festivi qui."

"Immagino che Zayn non si sentisse inspirato quanto voi, vero?" Harry fa un cenno all'albero nell'angolo della cucina, appoggiato alla parete con un paio di palline appese ai rami e un cappellino di Niall appoggiato sulla punta.

Louis si rifiuta di abboccare all'amo. "La colpa è tutta dei continui messaggi di Liam che lo distraggono da ciò che è veramente importante."

Gli occhi di Harry scintillano. "Grazie per esser un buon amico e aver chiesto il numero a Liam."

Harry lo sta prendendo in giro. Lo sta fottutamente prendendo in giro e Louis vuole baciarlo. Dovrebbe.

"Sono un amico fottutamente fantastico," dice invece. "Se vuoi proprio saperlo."

Il sorriso di Harry si addolcisce e- aspettate. Non è così che deve andare. Non dovrebbero star parlando di amicizia.

Louis dovrebbe baciarlo. Dovrebbe davvero, davvero baciarlo.

"Hai bevuto qualcosa?" domanda invece. "Lascia che ti prenda da bere."

Afferrala mano di Harry, ed è calda e grande e gli piacerebbe stringerla per un tempo molto lungo, e lo tira tra la massa di persone fino alla cucina. Come se lo stesse aspettando, Niall gli mette un bicchiere in mano. Sembra qualcosa di vagamente fruttato. Louis lo passa a Harry.

"Grazie," dice.

Passano venti minuti e si ritrovano sul divano, e ci sono all'incirca altre quattro persone su di esso con loro ma a Louis non dispiace particolarmente, significa soltanto che deve sedersi più vicino a Harry, e gli piace sedere vicino a Harry. Gli piace davvero, davvero tanto. E Louis pensava, ne era così sicuro, che sarebbe stato più semplice provarci con Harry se fosse stato ubriaco.

Solo che non lo è, perché le sue guance con fossette sono più rosate e i suoi occhi verdi più luminosi e ogni cosa sta assolutamente brillando sotto la luce degli alberi, e lui sta guardando soltanto Louis. Lo osserva sempre e costantemente, e come può Louis chiedergli di uscire, o respirare per cinque secondi se Harry continua a guardarlo con quegli occhi meravigliosi e le labbra così rosse e baciabili e vicine da far arricciare i piedi di Louis nei calzini.

"Mi piaci, Louis," dice Harry, ed ha bevuto qualche bicchiere e le sue fossette sono molto profonde. Louis spinge il dito in una di esse.

"Anch'io mi sto decisamente affezionando a te, Harold," risponde Louis, sorridendogli. Harry continua semplicemente a guardarlo e il cuore gli batte forte nel petto da un po' oramai, e se questo non è abbastanza per chiedergli di uscire allora non sa cosa potrebbe esserlo.

Fallo Louis, si dice.

"E mi piacciono i tuoi alberi," dice Harry. "Specialmente il tuo Albero di Louis." si gira per guardarlo, e la luce si riflette nei suoi occhi.

Fallo, Louis!

"Brilla." Harry torna a guardarlo, un sorriso dolce, quasi timido sul suo volto. "È bello, come te. Sei molto bello, Louis. Molto, molto bello."

Fallo!!! Louis!!!!!

"Harry," dice Louis frettoloso. Se non lo fa adesso, potrebbe non farlo mai più. "Harry, io-"

Ha le parole sulla punta della lingua, sono proprio lì-

"TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI CARO LOOOOUIIIIIIIS-"

Punta lo sguardo sul coro di voci, trova la folla che lascia un varco aperto così che Niall e Zayn possano portare una torta, una torta enorme, verso di lui, ventitré candeline spuntano dalla glassa, e sembra un fottuto inferno.

"TANTI AUGURI AAAAA TEEEEEE!"

Esplodono tutti in degli applausi e Louis in genere se ne compiacerebbe, lo farebbe sul serio, ma non ha ancora chiesto ad Harry di uscire e Louis ha davvero bisogno di farlo e c'era così vicino-

"Spegni le candeline, Lou!" dice Niall, sorridendo come un pazzo. "Esprimi un desiderio! E fa che sia uno bello!"

Harry gli sorride, gli sorride sempre, e le parole muoiono sulla lingua di Louis mentre prende un respiro profondo per esprimere un desiderio. Le candeline si spengono con un gesto plateale.

Pining For You - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora