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Nella cella fa molto freddo, come sempre sono da solo e sto disegnando con un sassolino sul muro qualcosa senza un senso o forse sì ,chi lo sa. Disegno i suoi lunghi capelli, il suo sorriso con le fossette e mi ritrovo di nuovo immerso in un mare di ricordi che mi fanno scappare qualche lacrima.
Ma me le asciugo subito vedendo che due guardie stanno portando un ragazzo verso la mia cella.
Aprono e lo buttano dentro.
-Nuovo arrivato Park contento?- ridono e se ne vanno.
Il ragazzo è steso sul pavimento, non emette nemmeno un suono, riesco a sentire a stento il suo respiro che, man mano mi avvicino diventa sempre più veloce e affannato.
- Non avvicinarti-
Il suo tono è duro ma ha anche una voce così bella.
Continuo ad avvicinarmi e lui mi mostra, finalmente, il suo viso guardandomi con degli occhi così profondi e ipnotici, che non mi accorgo nemmeno di starlo fissando troppo.
-hey, so che sono bello ma smettila di fissarmi in quel modo- ridacchia un pò e con quella risata, io ritorno alla realtà.
-Ah scusami signor Modestia- rido.
-Evita di fare il simpatico, con me non attacca-
-ho notato, comunque, visto che dovremo essere compagni di cella per un bel pò che ne dici di presentarci?
-Mh...-  mi guarda senza alcuna emozione.
-Sono Jungkook-
-Piacere invece io sono Jimin- cerco di sorridere ma il nuovo arrivato non ricambia.
-Ok... posso sapere perché ti trovi qui?Sembri piuttosto giovane-
cerco di rompere un pò il ghiaccio, anche se qui quello di ghiaccio è lui e non vuole proprio saperne.
-troppe domande ragazzino-
-ragazzino? Ma se sono più grande di te! Oh almeno credo-
Sbuffa un pò ma poi risponde.
-ho 18 anni-
-Oh allora io sono un tuo Hyung, ragazzino io ne ho 21-
-ok ok ma non aspettarti che io ti chiami Hyung-
- non mi aspetto niente appunto- rido un pò, almeno ha iniziato a parlare
-mentre tu? Che ci fa un tipo come te in prigione?-
-Storia lunga-
-Mh sai ho ben due anni di carcere per ascoltarti quindi parla-
-perché dovrei? Infondo neanche tu non mi hai detto niente-
-Ok sai che ti dico?! Non mi interessa.- si rigira offeso.
Io rido a quel gesto e lui, sentendomi, si rigira con uno sguardo incazzato.
-che cazzo hai da ridere?!
- Mi sembri un bambino- rido ancora.
Mai mi sarei aspettato una reazione del genere.
Jungkook si alza e si avvicina a me minacciosamente, per poi prendermi per il colletto della maglietta e sbattermi al muro.
-A chi cazzo hai dato del bambino?!-
Mi guarda con quei sui occhi profondi dove io in questo momento sto annegando ma non posso dargliela vinta così.
-Oh chi l'avrebbe mai immaginato,il cucciolo ha tirato fuori le unghie-
-Io ti ammazzo-
-Su provaci- lo guardo con fare di sfida.
- Ti consiglio di non sfidarmi Jimin- Stringe la presa.
- Solo con queste mani sono riuscito ad ammazzare molte persone-
Me lo aveva detto alla fine aveva ceduto.
-Allora è per questo che sei finito qui?- sorrido soddisfatto.
- Aspetta tu... Mi hai ingannato!-
- non te lo aspettavi vero?- rido
-Bastardo- tiene una mano alzata pronto per tirarmi un pugno, ma poi si ferma ritornando nel suo angolino.
-Che c'è? Non volevi  ammazzarmi?- lo guardo ritornando seduto.
- Sì ma se ti ammazzo poi mi aumentano la pena di altri due anni e io non ciò per niente voglia di stare in questo posto di merda per 4 anni- Sbuffa incrociando le braccia.
-Capisco... ti va di fare un gioco? Insomma staremo in questa cella insieme per molto tempo cerchiamo di non scannarci ogni volta-
-Mh...che gioco-
-Obbligo o verità?-
-Va bene-
Non so perché ma mi pare di averlo visto sorridere.
-Bene iniziamo!-
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Questo è il primo capitolo spero che vi piaccia e che supporterete questa storia ^^
Kristal.

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