Dope 《Jikook》

•2•

-Allora.. Obbligo o verità?- lo guardo scrupolosamente.
Lui risponde con un semplice "verità"
-Mh bene...allora come mai sei finito qui?-
-Cazzo, sapevo avresti chiesto questo-
Sorrido e lo guardo con sguardo di intesa
-Allora?-
Lo vedo prendere un respiro profondo per poi iniziare a raccontare.
-Ho ucciso della gente, ma fidati non meritavano di vivere-
-Che avevano fatto?-
-Troppe domande Jimin-
-Mh ricordati che sono un tuo superiore-
Lui alza gli occhi per poi rispondere un "Jimin hyung" abbastanza sarcastico.
-Ok ora tocca a te-
- Obbligo o verità?- sbuffa, probabilmente sarà seccato, non mi sembra tipo da giochetti del genere.
- Verità-
-Perché sei finito qua dentro?-
-Beh...-
-Mh?-
-Storia lunga-
-Ho due anni di carcere per ascoltarla tranquillo-
Ridacchio un pò e poi prendendo dei respiri profondi do la mia risposta.
-Hanno ucciso la mia ragazza-
-E tu hai ucciso loro per vendicarti?-
-Esatto e non chiederò mai scusa per questo, amavo molto Wendy-
Abbasso lo sguardo, solo dire il suo nome mi fa tornare alla mente molti ricordi.
-Hey...- vedo Jungkook avvicinarsi a me in modo quasi dolce(?).
Lo vedo in difficoltà, si sta torturando le mani e apre la bocca a volte ma non facendo uscire nemmeno un suono da essa, la richiude.
Lo guardo intenerito e gli metto ina mano sulla spalla.
-Tranquillo ormai è acqua passata, non ci soffro nemmeno più così tanto, l'amore per lei è svanito dopo un anno di prigione- sorrido amaramente.
Accadde una cosa che mai mi sarei aspettato.
Un abbraccio.
Le sue braccia mi stanno stringendo in un abbraccio caldo e dolce.
-J Jungkook?-
-Jimin mia madre mi ha insegnato che in questi momenti è meglio agire che parlare e io ho agito, ti sto abbracciando perché si vede che ne hai bisogno-
A quelle parole io mi lascio completamente andare; in effetti ne ho proprio bisogno.
Da quanto tempo non ricevevo un abbraccio?
Non mi ricordo neanche più l'ultima volta che ho visto mia madre.
Sono stato cacciato di casa all'età di 16 anni quando i miei mi hanno scoperto a letto con un ragazzo.
Ma è stato un errore, io non sono Gay, quella notte ero ubriaco a causa di un altro litigio con Wendy, litigio che, a quanto pare,mi è costato molto caro.

Dopo un pò ci stacchiamo ma vedo che Jungkook non si allontana più, anzi mi rimane vicino e io gli sorrido.
-Continuamo?-
-certo- sorrido.
-A chi toccava?-
-A te-
-Mh allora.. obbligo o verità?-
-Facciamoo.. obbligo.-
-Ok allora Jungkook vai da una guardia e digli queste precise parole
"Sei solo una puttanella in calore"-
Ride
-Ma che mi fai fare Hyung-
-Shh ora vai-
-Ok ok-
Chiama la guardia e noto che sta trattendo delle risate perché sta diventando rosso come un peperone.
La guardia arriva.
-Che vuoi?-
-tu... sei- ride
-Cosa?-
-Tu sei una...-
-Che cosa vuoi da me ragazzino.-
-Tu sei solo una puttanella in calore-
Ride tenendosi la pancia con gli occhi lucidi a causa delle troppe risate.
La guardia non fa altro che sbuffare s tornare al suo posto con una faccia schifata.
Io sto un pò nella stessa situazione di Jungkook.
Sono sdraiato per terra, con le mani che stringono la pancia mentre rido come non mai.
-E Ehy- ride ancora ma dopo un pò di tentativi riesce a calmarsi.
-Smettila di ridere!-
-N non posso Hahaha è troppo divertente-
-Ok in effetti lo era molto- sorride trattenendo una risata.
-Sei divertente Jimin Hyung-
Dopo un pò smetto di ridere tornando serio ma comunque felice.
-Anche tu Kookie-
-Kookie?-
-Sì, ti piace?-
-No, è un nome da cretino-
-perfetto per te non trovi?-
-Heyy- mi da dei pugnetti amichevoli sulla spalla e io rido.
Mi sento felice, non dovrebbe essere così giusto? Infondo sono in una prigione, un posto triste e cupo dove le persone vanno quando hanno commesso qualcosa di grave.
Però io sono felice.
Sono felice grazie a lui.
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Scusate la lunga assenza, ma sono successe molte cose e per chi stesse leggendo l'altra mia storia "amore suicida" già a letto il mio avviso.
Ho deciso di concentrarmi su questa storia principalmente, anche perché ho già tutto impostato.
Cercherò di essere più presente e se non sarà così vi chiedo di farmi il grande piacere di aspettare.
Grazie ancora
Kristal.