Dopo la chiacchierata con Yoongi, uscii per ritornare al locale dove avevo lasciato Jungkook in una squallida stanza, da solo, in preda alla confusione; mi sentivo tanto in colpa nei suoi confronti e non sapevo cosa avrei fatto in quel momento, visto che ero messo peggio di prima, ancora più instabile e barcollante.
Entrato nel locale, ormai da anni molto familiare per me, vidi Namjoon che veniva di fretta verso di me, ma non con il solito sorriso, tutt'altro, sembrava piuttosto furioso.
- Ma dico TI PARE IL CASO?!- mi urlò addosso.
Vidi che tutta la gente si girò verso di noi e mi sentì piuttosto a disagio.
-Che cazzo ti urli?- lo guardai ridendo ormai sbronzo.
Namjoon in risposta, vedendo quel sorrisetto irritante sul mio volto,mi tirò un forte schiaffo che mi fece rinsalire, almeno in parte.
Sentivo le persone bisbigliare qualcosa tra di loro, alcuni ridevano, altri aveveno degli sguardi leggermente sconcertati e altri ancora stavano a fissare l'accaduto senza proferire parola.
-Jungkook mi ha raccontato quello che hai fatto- mi guardava serio, come quello che un padre usa per sgridare il proprio figlio.
-Io ora mi chiedo..come pensi di farti perdonare da lui dopo quello che gli hai fatto? dopo che per poco non lo scopavi in quella cazzo di stanza, come se fossi uno stupratore qualsiasi?!-
Lo guardavo confuso, direi che la confusione era l'unica emozione che traspariva dal mio volto; solo un enorme e rumorosa confusione.
"Avevo stuprato Jungkook?"
"Era quello che stavo facendo?"
"Infondo lui aveva ricambiato.."
"Però era anche la sua prima volta e stava tremando sotto il mio tocco"
Da lì capì, Jungkook mi aveva visto come uno stupratore che imprigiona la sua preda solo per il proprio godimento.
Tante domande giravano, anzi no, vorticavano come un uragano che spazza via tutto ciò che trova sul suo cammino, nella mia testa. L'ansia continuava a crescere sempre di più e io non sapevo fare niente, non sapevo dare una risposta, non sapevo nemmeno guardare negli occhi quello che da anni era il mio migliore amico.
La gente non smetteva di fissarmi e il continuo parlottare alle mie spalle, stava trasformando quell'ansia in completa agitazione. Le mani iniziarono a sudare e il respiro si fece sempre più irregolare.
-Pensi di rimanere a fissare il pavimento ancora per molto o ti vuoi degnare di darmi una cazzo di risposta?!- il suo tono era irrequieto, arrabbiato e sotto certi aspetti deluso.
Quella sfumatura di delusione nella sua voce la potevo sentire solo io, perché io conoscevo Namjoon da così tanto tempo, che ormai riuscivo a riconoscerlo anche solo dal modo in cui respirava o dal suo profumo, quel profumo inconfondibile di menta mischiato all'amarezza dell'erba.
Deglutii molte volte, la gola era secca, tra tutte le cose che potevo dire riuscì a dire solo una cosa.
-Mi dispiace..-
Era l'unica cosa che ero riuscito a dire un semplice e banale "mi dispiace".
l'avevo quasi sussurrato, ma Namjoon l'aveva sentito benissimo e ora non era solo il suo tono di voce ad essere deluso,ma anche il suo viso mostrava una forte delusione, una delusione verso di me, verso il suo migliore amico, quel ragazzo che ai suoi occhi era sempre stato leale e gentile.
Immagino di averlo deluso davvero tanto, lui non conosceva neanche il mio piccolo segreto per le cose potremmo dire "violente" e sono sicuro che una cosa come un tentato stupro fosse qualcosa di troppo difficile da digerire per lui, ma infondo era anche il mio migliore amico, la persona che mi era sempre rimasta accanto nella buona e nella cattiva sorte.
Ero sicuro che avrebbe capito o che almeno ci avrebbe provato, ma proprio quando stavo iniziando a pensare positivo,lui ruppe tutto come un fulmine a ciel sereno.
-Vattene da questo locale e non tornare finché non sarai tornato la persona che ho sempre conosciuto, torna quando sarai di nuovo il mio migliore amico-
Quelle parole mi ferirono, mi ferirono nel profondo,quella sicurezza di pochi minuti fa,si trasformò in rassegnazione, giacché sentii una forte fitta al petto che mi fece stringere con la mano la maglietta,in quel punto preciso dove il dolore si stava propagando.
Riuscì a malapena a uscire dal locale, il dolore era sempre più insopportabile, era come se in quel momento si fosse rotto qualcosa dentro di me.
Ero diventato una delusione anche per il mio migliore amico.
Per un mio stupido errore avevo perso sia Jungkook, la persona che amavo di più al mondo, che Namjoon il mio migliore amico da sempre.
Camminai lentamente, stringendo sempre di più la mano al petto, ma ero troppo stanco anche solo di respirare.
Mi accasciai a terra distrutto e con gli occhi che ormai mi facevano vedere le luci della città sfocate a causa delle lacrime che rigavano il mio viso.
La testa incominciò a girare insieme a tutto quello che vedevo intorno a me.
"Forse è a causa della droga.." pensai, e di istinto chiusi gli occhi, ormai troppo stanco anche solo per tenerli aperti.
Ma prima di addormentarmi sentì una voce che, anche se ovattata, riuscì benissimo a riconoscere.
Vidi solo l'immagine sfocata di un coniglietto che si avvicinava verso di me con aria preoccupata e poi più niente, il buio prese il sopravvento e io mi lasciai cullare dalle tenebre.
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Dope 《Jikook》
Fanfiction~Attento Jimin, quel ragazzino sa essere sexy quanto pericoloso~ ~Mh come una droga quindi, perfetto, vorrà dire che diventerà la mia droga preferita~ Boy×Boy Don't like don't reed Storia ispirata ad una role con una mia amica.