67 Capitolo

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Perché ha proposto una cosa simile?
Inizio a temere che faccia uso di qualche sostanza stupefacente.
Mi preoccupo ancora di più, non appena rammento che, da quando lo conosco, non gli ho mai visto fumare nemmeno una sigaretta.
Quindi è lucido, perfettamente lucido. Okay.

Non ho dimenticato quello che è successo, e sicuramente non lo ha scordato nemmeno lui.
Come riesce a comportarsi in maniera così disinvolta?
Ormai dovrei averci fatto l'abitudine, ma non riesco ad accettarlo.
Reagisce in questo modo ad ogni nostra discussione. È sempre così fastidiosamente calmo, inizio a pensare che niente e nessuno possa mai riuscire a scomporlo.
Anche se.... quando quel giorno se né andato da casa mia sbattendo la porta, mi era sembrato diverso... Era diverso.
I suoi occhi, avevano qualcosa di strano, tant'è che non sono riuscita a decifrare la sua espressione.
Comunque.... Arrivata a questo punto dovrei aver capito che la mia coerenza è andata a farsi benedire tanto tempo fa, vero?

Solo nel momento in cui viene riaperta, mi rendo conto di star fissando, da più di dieci minuti, la porta dalla quale Harry ora è uscito, ed era entrato poco prima.
Lo osservo, mentre cammina più lentamente del solito, con le mani infilate nelle tasche del giubbotto e lo sguardo rivolto verso il basso. Non ho nemmeno il tempo di accorgermene che il mio cuore inizia a battere con più rapidità e il respiro diventa fastidiosamente irregolare.
Basta.
Riprenditi Elizabeth.
Va tutto bene.
Sto per avere un attacco di panico forse?
Tutto questo non è normale, non lo è affatto.

Non appena rifocalizzo la mia attenzione sul ragazzo che si sta avvicinando all'auto, noto che il suo sguardo ora non è piu rivolto all'asfalto, ma è concentrato su di me, è come se stesse analizzando accuratamente ogni minimo particolare dell'espressione del mio viso.
Tutto ciò ovviamente non fa altro che contribuire ad alimentare questa strana agitazione che ha preso il sopravvento sia nella mia mente, che sul mio corpo.

"Quando ti trasferisci?" Domando, senza nemmeno aspettare che salga del tutto in auto. Le parole abbandonano con tale velocità le mia labbra che temo non sia riuscito a capire praticamente niente.
"Pensavo di andare oggi, tra poco dovrebbe passare il camion dei traslochi" Confessa, dopo aver inserito le chiavi nella macchina ed essere uscito con molta facilità dal parcheggio.
Io annuisco e torno guardare fuori da finestrino la città di Londra.

Non so più come sentirmi, cosa dovrei provare? Da un lato, sono sollevata proprio perché si sta comportando come se nulla fosse, però dall'altro... Questo suo silenzio nei confronti di ciò che ho detto, non fa altro che generare un inspiegabile malessere.
Per giorni, non ho fatto altro che chiedermi cosa in quel momento mi sia passato per la testa per dire tali parole, ovviamente senza riuscire a darmi una risposta.
Provo qualcosa per Harry?
Com'è possibile?
All'inzio non lo sopportavo, poi, c'è stato qualcosa che mi ha spinto a credere che in realtà non fosse semplicemente cattivo.
Così, non ricordo più come, la maggior parte delle volte senza nemmeno volerlo, ho incominciato a trascorrere del tempo con lui.
In fine, è accaduto ciò che forse mi sarei dovuta aspettare.
Ho scoperto quello che pensava realmente di me, e come se non bastasse, ho peggiorato la situazione, lasciandomi sfuggire quelle parole.
Eppure ora mi trovo in questa macchina.
Sono scappata da casa e mi sono buttata in lacrime fra le sue braccia.
Magari potrà sembrare stupido, ma anche se nella maggior parte dei casi abbiamo più che altro litigato, non cancellerei nemmeno uno di questi momenti, perché grazie ad essi ho potuto conoscere delle parte di Harry che prima ignoravo completamente.
È un ragazzo estremamente intelligente, fin troppo per i miei gusti. Riesce ad ottenere ottimi risultati praticamente in qualsiasi contesto.
È sincero, pregio importantissimo, malgrado spesso venga rovinato dal modo in cui decide di dire le cose, ovvero con arroganza, accompagnata da un pizzico di ghiaccio del centro polare artico.
... Non ammetterò mai davanti a lui ciò che sto per dire, ma si, per quanto delle volte possa essere stronzo, per quanto il suo ego possa essere smisuratamente grande, e per quanto spesso, con le altre persone possa prevalere il suo lato freddo e distaccato, Harry è buono.
Lo avevo capito dalla prima volta in qui i fili delle nostre vite hanno deciso di incrociarsi.
Nel giardino della scuola, quando i nostri sguardi si sono incontrati per la prima volta.
Quelli non erano gli occhi di una persona cattiva.

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