"Oh cavolo!"
"Sono in ritardo!" Esclamo alzandomi frettolosamente dal letto.
"Non é possibile! Perché non ha suonato?" Continuo ad urlare più impanicata che mai e corro da un lato all'altro della stanza, mentre tento di raccogliere i capelli, oggi più indomabili del solito, in una coda disordinata. Credendo di guadagnare qualche secondo, provo ad infilarmi contemporaneamente la maglietta e un paio di jeans, accorgendomi solo dopo di aver indossato quest'ultimi al contrario.
"Perché?!" Mi lamento ancora, riferendomi alla dannata sveglia, che la sera prima ricordo con certezza di aver impostato. Cerco con lo sguardo l'aggeggio malefico che avrebbe dovuto destarmi dal un sogno che nemmeno ricordo, e nel frattempo infilo nuovamente i pantaloni, questa volta dal lato giusto.
Sbuffo contrariata quando, dopo aver controllato il telefono, mi accorgo di aver modificato l'orario, ma non la data, di fatto si attiverà fra tre giorni.
Potrei essere più distratta di così?
"Dove ho la testa" Continuo a parlare da sola, colpendomi la fronte con una mano, i miei neuroni si saranno presi una vacanza ultimamente, non c'è altra spiegazione.
"Prova a vedere se è ancora attaccata al collo" Sento una voce sarcastica provenire dal corridoio.
Dopo ver alzato gli occhi al cielo, assottiglio lo sguardo e mi precepito fuori dalla stanza per rispondergli, ma le parole sembrano venire meno quando la prima immagine che vedo è la schiena completamente scoperta di Harry. I muscoli si flettono ad ogni suo passo, indossa già i pantaloni, che aderiscono perfettamente al suo bacino.
I capelli in alcuni punti, sono leggermente umidi sulle punte e una o due goccie cadono sulla pelle della sua schiena, priva di tatuaggi.
Non so per quale motivo, ma le sue spalle, forti e ben definite, mi trasmettono sicurezza.
Scuoto la testa più volte appena mi accorgo di averlo fissato un po' troppo a lungo, che diamine mi è preso?
Zac e Niall girano sempre per casa solo in pantaloncici, dovrei esserci abituata. É più o meno lo steddo, no?
Ma le mie convinzioni vanno a farsi benedire quando concentro nuovamente lo sguardo su di lui.
Harry prende le scale che portano al piano inferiore e si infila la maglia che teneva tra le mani senza nemmeno poter guardare dove cammina, data la stoffa che per qualche istante ha coperto i suoi occhi.
Si ecco, conoscendomi, a differenza sua sarei senza alcun dubbio giá precipitata giù da quegli scalini atterrando di faccia, e con la fortuna che ho, spaccandomi anche qualche dente.
"Davvero divertente" Rispondo dopo aver recuperato la borsa e chiuso alle mie spalle la porta della stanza.La casa di Harry a livello di logistica è distante più o meno quanto la mia dalla scuola, ma in questo momento il tempo sembra trascorrere inesorabilmente rapido, di conseguenza, il tragitto pare di gran lunga più breve di quanto realmente non sia.
Più i secondi passano, maggiore è la consapevolezza che una volta arrivati, le possibilità di incontrare Liam o mio fratello aumentino e in questo momento non ho ne la voglia, ne le forze di affrontare nessuno dei due.
Cerco di distrarmi e inizio a fissare il ragazzo seduto accanto a me al posto del guidatore.
Ha i capelli ancora leggermente bagnati, ripeto nella mia testa, riducendo i miei occhi a due misere fessure.
Ha fatto in tempo a fare la doccia quindi, e questo vuol dire che si è alzato presto.
"Tu sapevi che la mia sveglia non aveva suonato?" Domando sospetta, alzando un sopracciglio con aria diffidente.
"Lo immaginavo..." Risponde vago dopo qualche secondo, in seguito appoggia il gomito sulla sporgenza della portiera, appena sotto al finestrino e porta le dita accanto alla bocca, accarezzandone più volte il labbro inferiore.
Questa sua espressione gli conferisce un'aria piuttosto riflessiva, ma non penso che abbia prestato attenzione alle mie parole.
"Perché non mi hai chiamata!?" Chiedo contrariata guardandolo piuttosto male.
Inizio a pentirmi del tono che ho usato quando si volta nella mia direzione, se solo lo desiderasse, il suo sguardo sarebbe in grado di incenere qualcuno.
"Mi hai preso per la tua sveglia personale? La prossima volta che ti alzi tardi ti lascio a casa, impiastro" Sputa con tono acido per poi scuotere la testa e tornare a guardare la strada.
"Im- Impiastro?" Balbetto stupita, rimandendo a bocca aperta. Ma guarda se devo essere rimproverata sulla puntualità, io?
"Cane rognoso" Bisbiglio seccata e incrocio le braccia al petto voltandomi verso il finestrino.
"Come?" Chiede con una punta di sorpresa nel tono di voce.
Mi uccide, cavoli se mi uccide, ora ferma la macchina, mi soffoca e butta i miei resti in un cassonetto. Ma non gli chiederò scusa, mi ha dato dell'impiastro! É proprio un cane rognoso.
"Hai sentito ben-"
"Abbassati" Ad un tratto la voce del ragazzo al mio fianco diventa roca e decisa. Non comprendo però il motivo di tale cambiamento.
"Cosa?" Chiedo, un attimo prima che la grande mano di Harry si stacchi dal volante e si posi sui miei capelli, spingendomi velocemente la testa verso il basso.
"Perché diavolo-"
Prima di sparire del tutto, a pochi metri di distanza, riesco a intravedere con la coda dell'occhio il volto di Niall, che fortunatamente é troppo impegnato a parlare con una ragazza per accorgersi di me.
C'è mancato davvero poco...
Penso, tirando un sospiro di sollievo.
Tuttavia, non dovrei comportarmi così... È sbagliato.
Cercare delle scorciatoie per evitare i problemi anziché affrontarli non è sicuramente la soluzione migliore. Eppure, la fuga ultimamente sembra essere l'unica opzione che riesco effettivamente a scegliere.
Se la coerenza fosse una persona penso che a quest'ora mi avrebbe già schiaffeggiata tre o quattro volte.
"Puoi alzarti ora, a meno che tu non sia comoda in questa posizione" Mi schernisce il ragazzo dalla folta chioma riccia alzando le spalle, per poi sfilare le chiavi dalla macchina.
Scuoto la testa per il suo commento un po' ambiguo, rendendomi però effettivamente conto di essere ancora rannicchiata su me stessa. Resto in quella posizione ancora per qualche secondo e poi alzo lentamente il busto, liberandomi della cintura di sicurezza.
Ho la testa proprio da tutt'altra parte, non mi ero nemmeno accorta che avesse parcheggiato.
Devo assolutamente darmi una svegliata, altrimenti oggi la mattinata potrebbere andare peggio di quanto già mi aspettassi.Una volta scesa dall'auto mi incammino verso l'edificio scolastico, restando a qualche metro di distanza dal ragazzo davanti a me. Anche se in questo momento viviamo sotto lo stesso tetto, non sono sicura che i suoi amici siano stati messi al corrente della situazione.
Perciò per evitare fraintendimenti o eventuali seccature preferisco comportarmi come fino a una settimana prima e mantenere le solite distanze.
Prima di entrare, chiudo un attimo gli occhi sospirando e aggiusto la coda semisciolta per via dell'intervento di Harry nel nascondermi da mio fratello.
A proposito...
"Come hai-"
Come hai capito che il mio intento oggi era proprio quello di evitarlo, concludo nella mia testa, visto che appena riapro gli occhi, di Harry non c'é più traccia.
Avrei dovuto aspettarmelo, si.
Vorrei che non fosse così, ma sento che sará una lunga, lunghissima giornata.Alla prima ora dovrei avere fisica con la professoressa Jenkins e Liam...
Quando entro in classe di lui ancora non c'è traccia.
Magari oggi non verrà, ipotizzo, sistemando il mio quaderno e la matita sul banco, ma sono costretta a ricredermi quando la sedia di fianco alla mia viene rumorosamente strisciata lungo il pavimento.
Si siede accanto a me, però, a differenza di tutti gli altri giorni, non mi saluta pronunciando allegramente il mio nome, ma con un semplice e monotono 'ciao', guardandomi solo di sfuggita.
È la prima volta che mi sento leggermente a disagio in sua vicinanza, è come se fosse un terzo fratello maggiore, non sono abituata a questo tipo di tensione e freddezza tra di noi."Pranziamo insieme?" Chiedo speranzosa, facendo roteare la penna nera tra le dita, in paziente attesa di una risposta. Forse per paura di un rifiuto, evito il suo sguardo, mentenendo il mio su quello agghiacciante della Jenkins, che diventa sempre più gelido, man mano che i suoi richiami vengono puntualmente ignorati dai miei compagni.
"Se prometti di non rubare le patatine dal mio vassoio..." Borbotta mentre si aggiusta i capelli con una mano. Nell'udire la sua risposta, un'enorme sorriso a trentadue denti compare sul mio volto.
Sono così felice che abbia accettato!
Non contando la sua breve visita di ieri pomeriggio a casa di Harry, è da più di una settimana che non trascorro in tutta spensieratezza del tempo con Liam, prima eravamo abituati a vederci praticamente tutti i giorni.
È un po'superficiale da dirsi, ma è come se orami fossi abituata alla sua presenza. L'amicizia non é qualcosa che dovrebbe darsi per scontato, va coltivata tutti i giorni, ed è questo il vero motivo per il quale ci siamo allontanati, stiamo trascorrendo insieme sempre meno tempo.
"Lo prometto" Rispondo scacciando via i brutti pensieri, voltandomi entusiasta verso di lui. I suoi occhi però, da prima che me ne accorgessi, sembravano giá essersi posati sul mio viso.
"Prometta a me di non fiatare più durante l'ora li lezione signorina Horan!" Si lamenta la professoressa, che mantenendo lo sguardo fisso sul libro di testo, in preda alla rasseganazione totale, inzia a massaggiarsi la fronte con una mano.
"Mi scusi" Bisbiglio, sentendo le mie guance acquistare colorito e diventare sempre più calde.
Non mi ero accorta di aver parlato ad alta voce.Pochi attimi prima che finisca la lezione, il ragazzo al mio fianco smette di giocare con quello che doveva essere un foglio su cui prendere appunti e si sporge verso di me.
"Inizia ad andare, ti raggiungo subito" Sussurra Liam, avvicinandosi ulteriormente al mio orecchio.
Annuisco distrattamente, impegnata a trascrivere le ultime parole della professoressa Jenkins prima che suoni la campanella.
Non appena termina la lezione, Liam si alza ed esce dalla classe.
"Gli terrò il posto in fila..." Mormoro a bassa voce, mentre raccolgo i libri nella mia borsa, e poi, dopo essermi scusata di nuovo con la professoressa, esco anch'io dall'aula.Cammino per i corridoi della scuola sino ad arrivare di fronte all'entrata della mensa, spero ci sia qualcosa di commestibile oltre le patatine fritte, oggi per la fretta con ho fatto colazione e sono affammata.
Quando giro l'angolo del corridoio la mia attenzione viene catturata da una familiare chioma bionda.
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My only reason 2
FanfictionLei : Elizabeth Horan Lui : Harry Styles "Ho commesso l'errore di non essermi allontanata subito da te ma adesso che sono qui, penso che non avrei potuto fare cosa più giusta". Questo è il seguito di My only reaso...