Sono uomini, sono donne,
sono famiglie.
Gente comune, che da sola si arrangia;
si costruisce una vita coi lego
mangiando un'arancia.
E il mondo girando,
ne disperde un pezzetto,
poi un altro
e poi ancora.
E lo stato ti ignora,
ti inventa una scusa
e si trova lo slogan perfetto,
giustifica il fine e sorvola sul mezzo.
E intanto aspettando risposte,
adattiamo un frammento di un altro colore,
di forma e segmento non certo migliore.
Costruiamo delle vite precarie,
sbilenche e stridenti.
In silenzio ne viviamo il pudore.
Non siamo contenti,
ma viviamo ostinati,
sui ricordi più ardenti.
Aspettiamo i Natali
e stringiamo le mani
dei figli e dei cari,
per sentirli vicini
anche in mezzo agli stenti.
Siamo eroi sorridenti,
e crediamo col cuore
che la vera mancanza,
sia solo l'assenza d'amore.Daniela Catania