Non Ti Lascerò

13. Una cosa...

"Come non puoi dirci niente?! Cosa non ci puoi dire?" Dico mentre mi abbasso alla sua altezza.

"Una cosa..." sussurra.

"Cosa? Piccolo, se non mi dici che cosa non posso aiutarti!" Dico seriamente preoccupato

"Non potresti aiutarmi comunque..." continua lui.

"Si che ti posso aiutare, ma tu devi dirmi cosa ti succede!"

Lui mi guarda senza rispondere.

"Dammi almeno qualche indizio..." provo.

"Mi considerano gay, a causa vostra..." dice.

"Tu lo sei?" Domando.

"No!" Dice facendo una faccia schifata, che ad esser sincero, mi ferisce.

"Beh, tu diglielo a queste persone"

"No papá...mi picchiano"

Sbarro gli occhi e stringo i pugni.

"Cosa cazzo fanno!? Chi sono questi?!"

"Vanno nella mia scuola...fanno terza superiore..."

"Domani ti accompagno io a scuola."

"No, peggiorersti la situazione"

"No, gli ammazzo di botte a quei pezzenti"

"No, mi prenderanno ancora più di mira."

"No, non lo faranno" dico mettendogli una mano sulla spalla.

Lui piano piano, appoggia la testa sul mio petto ed io gli accarezzo i capelli.

Guardo Simon, che si avvicina a noi.

"Vengo pure io domani, non si devono permettere a toccare mio figlio."

Christian si gira a guardare Simon stupito.

"Tu sei comunque in punizione" dice mio marito.

"Lo so...lo so..."

Ci sediamo tutti e tre sul divano, e Christian si avvina a Simon.

"Non sei arrabbiato per quello che ho detto prima?"

"Arrabbiato No, ma sono deluso, ultimamente stai esagerando"

"Scusa papi..."

"Su abbracciami, però non fare più come oggi intesi?"

"Intesi!" Dice abbracciandolo.

Giro la testa e mi ritrovo davanti una testolina rossa.

"Ciao Kevin" dico mettendomelo sulle gambe.

"Ciao papi!" Dice sorridendo.

"Che hai fatto Oggi?"

"Sono andato a scuola e..." Non riesce a finire di parlare che mio marito lo interrompe.

"Il signorino oggi ha preso una nota!"

Kevin sbarra gli occhi e tenta di scendere dalla mie gambe.