Christian's pov.
Sento la porta della camera aprirsi e io mi giro di scatto.
Vedo entrare papá Matias, poi chiude la porta per non far entrare Kevin e si avvicina a noi velocemente.
Io stringo più forte l'altro mio padre, in un disperato tentativo di proteggerlo...o forse di proteggere me..
Papà Simon, ricambia il mio abbraccio e mi da un bacio tra i capelli.
"La colazione? Non é ancora sul tavolo! Simon che aspetti? Mh!?" Dice papá Matias.
"Te la potresti fare pure tu..." dico sottovoce.
"Come scusa? Non ti ho sentito."
"TE LA PUOI FARE DA SOLO LA TUA FOTTUTA COLAZIONE! PAPÀ SIMON NON É IL TUO SCHIAVO"
"Come prego?" Dice prendendomi dal colletto del pigiama, facendomi alzare.
"P..papá...nono...fermati..." dico portandomi le mani davanti alla faccia per non essere colpito.
"Che codardo che sei, prima mi urli contro e poi mi implori."
"Non si picchiano gli indifesi..." provo a dire.
"Se non sai difenderti é solo colpa tua." Dice buttandomi a terra.
"No Matias! Non lo toccare!" Dice papá Simon alzandosi per poi aiutarmi a mettermi in piedi.
"Forza andiamo giù...la preparo subito la colazione" continua papá Simon.
"Bene." Dice papá Matias per poi scendere giù.
"Non ti capisco...Lui ti picchia..."
"Christian stai tranquillo, é solo un periodo gli passerà. Noi siamo una famiglia felice, lo sai" dice papá correndo al piano di sotto.
Mamma mi diceva le stesse cose, poi quel mostro l'ha uccisa...
Scendo velocemente le scale, mi siedo in mezzo ai miei fratelli.
Papà Matias é seduto a capotavola, continua a fissarmi ed io da bravo cagnolino codardo abbasso la testa.
"Christian, poi io e te dobbiamo parlare, da soli" dice ed io guardo papá Simon.
"Fai come dice papá, tranquillo" mi rassicura lui.
"Va bene.."
Finiamo di mangiare, papá Simon come ogni domenica porta Stephan e Kevin in chiesa, perché loro al contrario mio sono credenti.
Mi vado a sedere sul divano, sperando che papà non sia troppo arrabbiato con me.
"Chri, vieni in cucina" sento la sua voce chiamarmi.
Così velocemente mi affetto ad andare da lui.
"Si?" Domando.
Si avvicina a me e mi sbatte al muro.
"Non azzardarti più ad avere un comportamento come quello di prima mattina! Perché giuro che di stacco la testa! Chiaro!?"
"Non devi toccare a..." Non finisco di parlare che mi arriva un ceffone.
Scoppio a piangere sentendomi impotente.
"Ora piangi? Dov'é finito il tuo coraggio?"
"E dov'é finito il mio papà? Quello che mi prometteva che non mi avrebbe mai fatto del male? Che mi abbracciava? Che mi chiamava con soprannomi affettuosi? Che non avrebbe mai sfiorato suo marito? Dov'é? Perché io ora vedo solo un mostro" dico piangendo ancora più forte.
*buon anno nuovo pandacorniii!!!*
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Non Ti Lascerò
Teen FictionChristian e Stephan due bambini di dieci e otto anni, dopo la morte della madre uccisa dal padre davanti ai loro occhi, vengono spediti in un orfanotrofio. Stephan dopo aver visto la madre morire si è chiuso in se stesso e ha smesso di parlare, Chri...