Capitolo I

893 51 34
                                        

Rivolsi uno sguardo a Giorgia che,a sua volta mi guardò,  "Mi spiace" bisbigliò, Scossi la testa, ormai non importava più,e mi diressi verso l'ufficio del signor Grassi. "Mi dica direttore" dissi entrando per primo, Andrea si chiuse la porta alle spalle "Si sieda" disse mentre si toglieva la giacca per il troppo caldo. "Sono qui per parlare di lei, signorino Leveghi" mi salii un groppo alla gola "Che-che ho fatto?" "Mi faccia il piacere di tacere fino a quando non le darò il permesso di parlare. L'altro giorno parlavo con la sua collega, Giorgia mi pare si chiami e mi ha detto un paio di cose riguardo al suo conto" ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi "Mi ha detto del suo "problema", stia tranquillo,non sarà discriminato, ma ora veniamo al dunque" disse avvicinandosi a me "Cosa sta facendo?" Chiesi impietrito "Sbaglio o ti ho detto di stare zitto?" Mi lasciò un biglietto con scritto il suo numero di cellulare e l'indirizzo di una casa "Cosa dovrei farci?" Lui sorrise, o almeno, cercò di sorridere, e mi disse soltanto di andarmene, che nessuno avrebbe saputo nulla se io avessi fatto con cura tutto ciò che il direttore mi avrebbe chiesto, il problema è che non sapevo nulla di quello che mi sarebbe accaduto. Appena uscito aggiunsi il numero ai miei contatti e mi sedetti, Giorgia si avvicinò "Quindi? Te ne devi andare?" Scossi la testa senza smettere di guardare il biglietto, lo rigirai e lo rigirai tra le mani,ma nulla, solo quello c'era scritto. Scrissi un messaggio al numero
-Buongiorno Signor Grassi
-Mi chiami pure Andrea e mi dia del tu
-Non sono abituato a tale confidenza con un mio superiore
-Ricorda? Non deve parlare se non è stato interpellato, se segue le istruzioni fornitole da me medesimo tutto andrà per il meglio, se,al contrario, provasse a non seguire solo una di queste regole verrà punito in modo severo
-Quindi la devo chiamare Andrea e darle del tu?
-Esattamente, io farò lo stesso con te
-Quindi ti memorizzo come Andrea?
-Oh no, non farlo, memorizzati come: Amore🖤
Rimasi sbigottito nel leggere quelle parole, anche se dovevo ammetterlo, era un gran Figo
-Co-come hai detto?
-Sbaglio o avevo detto niente domande? Pagherei la tua punizione, vieni all'indirizzo, questa sera e farai un lavoretto per il sottoscritto, a dopo.
Visualizzai, ma non risposi, ero rimasto di sale dopo quelle parole, cosa voleva da me il direttore? Perché me? Perché non Giorgia? O Giulia? O a Claudia? Perché non a loro? Perché a me.
Rimasi con la testa a vagare per una buona mezz'ora, quando udii la porta dell'ufficio sbattere,e una donna scoppiare in lacrime, spostai la testa leggermente verso destra e vidi l'immagine di Erica, una collega molto affezionata al direttore, riempire uno scatolone pieno zeppo delle sue cose, quando mi passò vicino mi sussurrò "Sappi che ti tengo d'occhio,Leveghi, stai attento con Andrea, vuole solo usarti, lui ama me, tu sei solo un gioco, anzi, il suo gioco" "Che intendi?" Chiesi preoccupato "Intendo che stai giocando con il fuoco, non seguire i suoi ordini, lasciali a chi è veramente capace di eseguirli" disse sorridendo per poi allontanarsi, non so cosa intendesse, ma so solo una cosa, non avevo intenzione di andare in quella casa.


EHY! ADESSO ASCOLTA FAMMI PRESENTARE, CHE C'HO LA FOTTA ADESSO D'ARRIVARE,COL PARADENTI PRONTO A FARMI MALE
no okay sul serio, giuro che la smetto con i Måneskin... lo prometto...

COOOMUNQUO only_storiess  È la Claudia nominata, ci tenevo a farle avere un posto nella storia dato che mi ha fatto la copertina, può essere anche mimoroshikuu  però vabbè, dettagli.

Addio
-Gilberto

The Game//Camperkiller Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora